La Computer Entertainment Supplier's Association (CESA), ossia l'organizzazione di categoria dell'industria videoludica giapponese, nonché l'organizzatrice del Tokyo Game Show, ha pubblicato il 25 settembre un'anteprima del "2025 CESA Video Game Industry Report", in cui si parla del tasso di utilizzo dell'intelligenza artificiale generativa negli studi giapponesi.
In base alle risposte raccolte tra giugno e luglio 2025 da 54 aziende giapponesi del settore videoludico, circa il 51% utilizza l'IA generativa nello sviluppo di videogiochi. L'uso più citato riguarda la generazione di asset visivi e immagini (come i personaggi), seguito dalla generazione di storie e testi, e infine dal supporto alla programmazione. Inoltre, il 32% delle aziende dichiara di avvalersi dell'IA per sviluppare motori grafici interni. Il campione comprende membri della CESA che spaziano dai grandi nomi come Capcom e Sega fino a sviluppatori di medie dimensioni e team indie.
Grande apertura
Diversi sviluppatori giapponesi si sono dimostrati aperti riguardo all'uso (o ai piani di utilizzo) dell'IA generativa. Level-5, la casa di sviluppo di Professor Layton e Yo-Kai Watch, già nel 2023 aveva spiegato di usare Stable Diffusion per migliorare la risoluzione degli asset, generare immagini di riferimento per gli artisti e creare parti degli sfondi dei giochi; oltre a utilizzare GitHub Copilot come assistente alla programmazione.
Anche il reparto tecnico di Capcom ha sperimentato modelli di IA generativa come Gemini Pro, Gemini Flash e Imagen, soprattutto per attività di brainstorming e prototipazione di asset scenografici utili a riempire gli ambienti di gioco (come televisori e oggetti simili).
Il direttore tecnico dell'azienda ritiene che questo approccio possa far risparmiare tempo e risorse agli sviluppatori, favorendo così la realizzazione di giochi di qualità superiore.
Sul fronte opposto, ci sono sviluppatori restii ad adottare l'IA. Interrogato lo scorso anno sulla posizione di Nintendo riguardo all'uso dell'IA nello sviluppo dei titoli first-party, il presidente Shuntaro Furukawa ha espresso un atteggiamento attendista, sottolineando come la questione sia "problematica in termini di diritti di proprietà intellettuale."