Oggi sono stati diramati i dati del mercato europeo dell'industria videoludica relativi a settembre, che mostrano un quadro a tinte fosche, con PlayStation 5 che ha fatto segnare un calo del 17% rispetto allo scorso anno, pur risultando la console più venduta, e Xbox Series X e S che ha perso ben il 58% su base annua di vendite immaginiamo già di loro non proprio stellari. L'unica a crescere è stata, rullo di tamburi, Nintendo Switch, il che è ben strano, se ci pensate bene, visto che si parla già da tempo di Nintendo Switch 2 e la console ha ormai otto anni sulle spalle.
Viene da chiedersi se l'imminente lancio di PlayStation 5 Pro riuscirà in qualche modo a risollevare il mercato console, che stando ai numeri sembra si stia avviando verso la fine della generazione, senza che quest'ultima abbia detto ancora molto.
Di nostro punteremmo di più su Nintendo Switch 2, o come si chiamerà (c'è chi dice Super Nintendo Switch), se la casa di Mario riuscirà a non perdersi per strada come fatto finora, anche se i passaggi generazionali sono sempre complicati e, come Wii U insegna, venire da un grande successo non significa necessariamente che si riuscirà a replicarlo.
Ode a Nintendo
Detto questo, è facile vedere in Nintendo l'unico dei grandi produttori hardware fedele alla linea, nel senso che non ha mai deviato dal suo mercato, che ha supportato al meglio che ha potuto, resistendo alle sirene che cantavano da ogni direzione. Niente rincorse al framerate, niente focus sui live service, niente abbonamenti salvifici (anche se un suo abbonamento ce l'ha), ma una line up enorme fatta di giochi grandi, medi e a volte piccoli, con un'offerta che va davvero a soddisfare tutti i palati, rimanendo però sempre focalizzata sui valori qualitativi della compagnia. Si è pure permessa il lusso di presentare prodotti strani, come Labo e Emio, per citarne un paio, senza mai dimenticarsi delle sue proprietà intellettuali di punta.
Il peculiare, ma nemmeno troppo, è che Nintendo è l'unica che, pur non essendo uscita dal suo solco, ha ampliato il suo pubblico, proponendo allos stesso tempo concetti di gioco più moderni, come la serie Splatoon o gli ultimi due Zelda maggiori, accanto a titoli più tradizionali. Ha realizzato dei live service di successo, senza mai averli presentati come tali e senza essersi fatta ossessionare da questo modello (pensate quante skin avrebbe potuto vendere con Animal Crossing: New Horizons... meglio non dirlo ad alta voce sennò qualche manager cocainomane di Wall Street finisce per andare in depressione). Ha innovato in ambito open world con un hardware che ha un'oncia della potenza della concorrenza.
Insomma, a settembre 2024 molti vedono ancora Nintendo Switch come un hardware valido, perché ha tanti giochi interessanti, perché le uscite continuano, perché sanno già che c'è Metroid Prime 4: Beyond all'orizzonte (da leggersi come: la console ha ancora un futuro, pure se sta per arrivare la sostituta) e perché probabilmente non si viene impauriti dalla console stessa: una simpatica vecchietta che continua a dare bastonate alle giovanotte che la circondano.