Tuplar è un brand che ai più potrebbe non dire molto, dato che parliamo di un piccolissimo produttore inglese di accessori per gaming e notebook, ma che è riuscito negli ultimi giorni a guadagnare una certa fama online per aver presentato durante gli Intel Extreme Master a Katowice in Polonia un PC handheld basato su architettura Intel.
Di per sé presentare un PC handheld oggi non fa certamente gridare al miracolo, abbiamo già avuto modo di scriverne a riguardo e l'ingresso in questo mondo è un fatto che ormai non stupisce più nessuno, anche se un paio di dettagli di questa storia meritano invece un'analisi un poco più attenta.
Questo nuovo PC handheld va a rimpolpare le schiere di soluzioni Intel per il gioco in mobilità, che oggi godevano praticamente solo della presenza di MSI con il suo Claw tra i player di riferimento, ed è sicuramente un dettaglio molto positivo che conferma l'interesse per questa tipologia di computer da gaming, ma non è tutto qui.
Dove ci eravamo già visti?
Un dettaglio forse più di fino che può essere sfuggito ai più riguarda invece la piattaforma vera e propria che chi ha provato questo nuovo handheld si è trovato tra le mani.
Il nuovo PC di Tuplar è davvero molto simile (per non dire uguale) ad una "vecchia" conoscenza del mercato handheld: l'Emdoor EM-GP080MTL.
Quando un'azienda si trova a dover produrre un nuovo prodotto per la vendita, solo raramente questa produzione avviene internamente. Molto più spesso ci si rivolge ad un fornitore esterno (che verrà chiamato OEM, Original Equipment Manufacturer) che è in grado di fornirci il know-how, la base produttiva e una certa serie di personalizzazioni che danno poi il via al prodotto che noi utenti finali ci troviamo tra le mani.
Questo accade molto più spesso di quanto non si voglia credere e capita (nemmeno troppo raramente) che molti prodotti in competizione siano letteralmente usciti dalla stessa fabbrica e abbiano solo poche differenze estetiche decise dai diversi clienti.
L'arrivo di una soluzione di questo tipo anche per piccoli produttori basata su Intel non deve infatti stupire, proprio Intel è piuttosto famosa per aver fatto un'azione di questo tipo sui kit per produrre i NUC.
Non ci resta che attendere e vedere se il mercato reagirà a questa soluzione: se dovesse svilupparsi allora vedremo arrivare nei prossimi mesi sempre più soluzioni che seppur simili per forma e sostanza sosterranno e daranno possibilità di scelta in questo nuovo e frizzante mercato.