PS5 monta un dissipatore più piccolo sul nuovo modello, quello attualmente in vendita in Giappone e Australia, ma che verrà con ogni probabilità distribuito anche negli USA e in Europa non appena saranno disponibili ulteriori scorte per la console Sony.
Ebbene, cosa cambierà in conseguenza di questa modifica? Le teorie sono molteplici e tutte, bisogna dirlo, hanno un fondamento di plausibilità. Per capire meglio la questione bisogna però fare un passo indietro e riguardare il teardown di Austin Evans in cui lo youtuber ha scoperto che il nuovo modello di PS5 monta un dissipatore più piccolo.
Partiamo dalle considerazioni più evidenti: titolare il video "La nuova PS5 è peggiore" rappresenta un evidente tentativo di provocare i fan della piattaforma Sony, che non hanno mancato di far notare come anche nel precedente teardown di Evans le critiche nei confronti di PlayStation 5 e del suo design interno fossero tutt'altro che velate, specie in confronto al trattamento riservato a Xbox Series X.
Detto questo, Evans può legittimamente ritenere che i progettisti Microsoft abbiano compiuto un lavoro di ingegnerizzazione migliore per la loro nuova console e che invece le soluzioni adottate da Sony siano più tradizionali, con un evidente costo da pagare in termini di dimensioni ed estetica. Che PS5 sia una console enorme è letteralmente sotto gli occhi di tutti, del resto.
Come si vede nella foto qui sopra, i fatti ci dicono che il nuovo heatsink è più piccolo del precedente, contiene una quantità sostanzialmente inferiore di rame, la superficie dissipante è per forza di cose ridotta e quindi non c'è alcun dubbio che la sua efficacia non possa essere la stessa del dissipatore originale.
Contemporaneamente, però, Sony ha montato una ventola più performante, che soffia una maggiore quantità di aria sul radiatore e dovrebbe dunque ovviare a tali mancanze. Generando una rumorosità superiore? Il dubbio ci era venuto subito, ma i primi test sembrano dire il contrario: l'effetto reattore che i possessori di PS4 ben conoscono dovrebbe essere scongiurato.
Insomma, ci troviamo in una bizzarra situazione in cui potrebbe corrispondere a verità tutto e il contrario di tutto. Sony ha ridotto il dissipatore per risparmiare sui costi produttivi di PS5? Assolutamente sì. Lo ha fatto sulla base di un anno di esperienza in cui ha potuto monitorare il comportamento della console e l'efficacia del suo sistema di dissipazione? Anche questo corrisponde a verità, e potrebbe spiegare come mai si è proceduto tranquillamente in tale direzione.
Il nuovo heatsink determina temperature d'esercizio superiori? Qui le ipotesi sono contrastanti, perché la misurazione effettuata da Evans sull'aria calda espulsa dalle feritoie della console, in effetti, lascia il tempo che trova. Bisognerebbe più che altro capire cosa succede al SoC e, in generale, ai componenti interni, sebbene lo youtuber su di una cosa abbia sicuramente ragione: se togli superficie dissipante, ottieni per forza di cose un raffreddamento meno efficace.
In questo momento formulare teorie su eventuali problematiche con le frequenze variabili di PS5, sul funzionamento della console sul lungo periodo, o ancora sul surriscaldamento degli eventuali SSD aggiuntivi è prematuro, su questo non ci piove. Tuttavia si tratta di discorsi che hanno dietro una logica, e che i possessori di PC abituati a montarsi le proprie configurazioni conoscono piuttosto bene.
Quello che è accaduto, alla fine dei conti, è semplice: Sony ha optato per una soluzione differente rispetto a quella del lancio, magari perché con quell'enorme heatsink voleva andare sul sicuro e garantirsi un margine sulla dissipazione del calore che poi, alla prova dei fatti, è risultato essere fin troppo generoso. Da qui la decisione di cambiare.
Parliamo tuttavia di un'azienda che ha ormai un'enorme esperienza in questo campo, che potrebbe aver approfittato della situazione per diminuire il rame (un altro componente sempre più raro) e aumentare così il potenziale produttivo in futuro, abbassando contestualmente i costi ma senza rinunciare ai margini di sicurezza per quanto concerne la gestione delle temperature.
Insomma, secondo voi Sony ha fatto bene a compiere questa operazione? Oppure l'eventuale margine sul raffreddamento dei componenti andava conservato? Nel caso riusciste a trovare una PlayStation 5, vi farete problemi circa il model number per questo motivo? Parliamone.