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PS5 DualSense e rilevazione dei dati biometrici, le ipotesi del CEO di Tequila Works

Il CEO di Tequila Works pensa alle possibilità offerte dal DualSense e in particolare a quello che si potrebbe fare se il controller di PS5 rilevasse i dati biometrici dei giocatori.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   22/04/2020

Il DualSense di PS5 potrebbe nascondere altri segreti, e particolarmente affascinante è la visione di Raúl Rubio, il CEO del team Tequila Works, che pensa alla possibilità di rilevazione dei dati biometrici dal giocatore attraverso il controller della console.

L'affermazione aveva causato un po' di confusione inizialmente, perché sembrava una conferma dell'inserimento di tale caratteristica nel controller PS5, ma in verità quella di Rubio sembra semplicemente un'ipotesi lanciata come idea interessante.

Parlando del feedback aptico, Rubio ha infatti affermato: "Il feedback aptico è qualcosa che consente di avere un feeling non solo passivo. Cosa succederebbe se iniziassimo a poter rilevare dati biometrici del giocatore e potessimo sapere come si sente?", ha affermato il capo di Tequila Works, autori di Rime e Gylt.

Sembra trattarsi dunque di una semplice suggestione, ma la questione è curiosa perché, in effetti, proprio su una caratteristica del genere si basata un brevetto per un presunto accessorio da applicare al controller di PS5 emerso un po' di tempo fa.

Non solo, anche vari anni fa, all'epoca del lancio di PS4, era emerso che Sony aveva sperimentato sensori biometrici nello sviluppo di DualShock 4, a dimostrazione di come la compagnia nipponica abbia comunque più volte preso in considerazione un'opportunità del genere per i propri controller.

Nel frattempo, il DualSense continua a far parlare di sé vari addetti ai lavori, con lo studio di Until Dawn che sta già pensando a come usarlo e anche apprezzamenti e qualche interrogativo da parte di Albert Penello, ex-director di Microsoft Xbox.