La pandemia globale di COVID-19 ha impattato sullo sviluppo di molti giochi e componenti hardware. Il distanziamento sociale, i problemi di spostamento (molti sviluppatori cambiano nazione per lavorare, ricordiamolo) e la distribuzione hanno tutte subito le conseguenze della pandemia e hanno quindi condizionato lo sviluppo dei videogiochi. Ora, però, sorge un altro problema: il nome "Rainbow Six Quarantine" non è appropriato dopo un anno di vere quarantene. Ubisoft pensa quindi al cambio?
Secondo quanto rivelato da una sessione Q&A con gli investitori, pare proprio di sì. Il CEO Yves Guillemot ha affermato che Ubisoft sta valutando la situazione ma attualmente non ha nulla di nuovo da annunciare. Si tratta comunque di un segnale positivo: dopotutto, molti giocatori potrebbero non sentirsi a proprio agio di fronte a un gioco con un nome così "reale", che richiama una delle conseguenze della pandemia di COVID-19.
Rainbow Six Quarantine, vi ricordiamo, era previsto per l'autunno 2020, ma è stato rimandato al 2021. Al momento non è stata indicata una data di uscita ufficiale, ma secondo un recente leak potrebbe essere disponibile a partire da maggio 2021. Si tratta di uno sparatutto in prima persona, uno spin-off della serie Rainbow Six dal taglio sci-fi. Proporrà una modalità PvE cooperativa che farà scontrare un gruppo di tre giocatori contro creature aliene ancora non ben definite.
Vi ricordiamo infine che Rainbow Six: Siege è a quota 70 milioni di giocatori, lo sparatutto tattico è uno dei grandi successi di Ubisoft, insieme ad Assassin's Creed Valhalla che vanta incassi record, miglior lancio di sempre per la serie.