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Resident Evil 2: il Remake è più "drammatico" dell'originale

Qualche dettaglio sulle nuove caratteristiche di Resident Evil 2 sul fronte narrativo

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   24/08/2018

Uno dei grandi protagonisti della Gamescom 2018 è sicuramente Resident Evil 2, che è tornato a mostrarsi con una nuova demo convincendo ulteriormente con questa prova.

In una recente intervista pubblicata da Dengeki Online, il Producer Tsuyoshi Kanda e il Director Kazunori Kadoi hanno parlato di vari aspetti del gioco, illustrandone soprattutto le differenze rispetto all'originale. Dal punto di vista narrativo e registico, il team ha lavorato a fondo per cercare di rendere il nuovo Resident Evil 2 più "drammatico" rispetto all'originale. Bisogna qui considerare che l'aggettivo ha delle tonalità diverse nella lingua nipponica, per cui assume più che altro l'idea di una maggiore enfasi su aspetti emotivi, che possono andare dal dramma alla paura, con uno spettro più ampio di emozioni. In ogni caso, il Remake punta a smuovere il giocatore in maniera maggiore rispetto all'originale secondo capitolo sul fronte emotivo e questo deriva da alcune variazioni applicate alla storia e alla disposizione degli eventi.

La storia è sostanzialmente la stessa, ma alcuni episodi sono stati spostati e rimontati in modo da ottenere un effetto più incisivo, come l'incontro con Chief Irons, il rimodellamento di Sherry Birkin in modo da renderla più affine a una bambina sia come aspetto che come comportamenti e una maggiore enfasi nel voler mostrare gli effetti devastanti del G-Virus, sia per quanto riguarda la potenza che è in grado di donare all'infetto sia nel mostrare quanto questo corrompe l'essere umano e lo rende un mostro. Un grande lavoro è stato effettuato da Capcom anche sugli zombie di Resident Evil 2, cercando di farli tornare ad essere creature quanto più possibili inquietanti e in grado di infondere terrore.