Resident Evil 3 ha deluso le aspettative, tanto che tutti si chiedono cosa sia andato storto durante lo sviluppo del remake. Non parliamo di un brutto gioco, per carità, ma di una produzione sostanzialmente inferiore rispetto a ciò che avevamo visto con il precedente episodio. Quante possibilità c'erano che andasse a finire così?
Quando ha fatto il proprio debutto, poco più di un anno fa, Resident Evil 2 ha sorpreso tutti per la straordinaria qualità del rifacimento, che nel pieno rispetto delle atmosfere originali rielaborava completamente la grafica e la direzione artistica al fine di confezionare un'esperienza coinvolgente e spettacolare, di stampo cinematografico, arricchita da numerose idee e da importanti cambiamenti nell'ambito del gameplay.
Messi da parte i controlli in stile "carro armato" degli esordi, infatti, gli sviluppatori Capcom avevano trovato un modo perfetto per mantenere intatta la tensione, proiettando queste meccaniche nel sistema di mira e nel comportamento degli zombie, il cui incedere incerto e imprevedibile li rendeva bersagli ostici da centrare, specie con un headshot, mentre la visuale ravvicinata ingannava l'occhio riducendo le distanze e rendendoci particolarmente vulnerabili.
Il set di enigmi donava carattere ed enfasi agli scenari storici del gioco, coadiuvato da importanti variazioni e approfondimenti nella trama, nonché dalla presenza di una doppia campagna che andava peraltro portata a termine due volte, con entrambe le combinazioni di personaggi, per vedere tutto, ma proprio tutto ciò che il titolo aveva da offrire, arrivando a una durata totale vicina alle 30 ore.
Banalmente, sarebbe bastato riproporre la stessa identica formula, anche e soprattutto sul piano strutturale, per fare di Resident Evil 3 un nuovo, straordinario successo. Sarebbe bastato avere il coraggio di inserire sequenze di grandissimo impatto come quelle dei primi venti minuti anche nel resto della storia, almeno in un paio di occasioni, ed evitare di effettuare tagli rispetto agli scenari.
Anziché togliere qualcosa, considerata anche la presenza di una singola campagna, gli sviluppatori avrebbero dovuto aggiungere elementi. Valorizzare molto di più le location già viste nel secondo episodio, approfittando appunto del fatto che fossero già belle e pronte. Introdurne un paio fatte bene, anche inedite, che potessero conferire legittimità al lavoro di rifacimento. E, soprattutto, fare lo stesso con gli enigmi, che latitano inspiegabilmente.
Il risultato finale è difficile da spiegare, specie se pensiamo che si tratta di un prodotto che proviene dalla stessa compagnia che ci ha regalato il già citato remake di Resident Evil 2. Sarebbe bastato davvero fare un rapido confronto per capire che c'era qualcosa di chiaramente sbagliato in questo nuovo progetto e correre ai ripari, fosse anche con un rinvio. E invece siamo qui a discutere del primo, vero passo falso di Capcom da diversi anni a questa parte.
Vi aspettavate una situazione del genere? Chiuderete un occhio rispetto ai pur notevoli difetti di Resident Evil 3? Quanto accaduto vi fa ragionare su quello che sarà l'effettivo futuro della serie, che ad oggi immaginavamo assolutamente radioso? Parliamone.