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Resident Evil: Project Resistance, c'è ancora speranza per un buon capitolo multiplayer?

Alla luce del teaser trailer mostrato oggi e quanto successo in passato, cerchiamo di valutare la nuova idea di Capcom con Resident Evil: Project Resistance.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   09/09/2019
Resident Evil: Resistance
Resident Evil: Resistance
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Il rapporto tra Resident Evil e il multiplayer è sempre stato piuttosto conflittuale, per usare un eufemismo: gli esperimenti puramente votati al multiplayer provati da Capcom negli anni passati sono generalmente falliti piuttosto miseramente e il fatto di aver presentato un nuovo progetto su questo filone, almeno da quanto è possibile intuire dal teaser trailer pubblicato oggi per Resident Evil: Project Resistance, non manca di sollevare diversi interrogativi sulla validità della soluzione. Pensiamo soprattutto a Residend Evil: Outbreak e a Umbrella Corps, considerati entrambi progetti fallimentari sul fronte del mercato, anche se con risultati nettamente diversi in termini di critica ed effettiva proposta ludica. È anche vero che i tempi sono cambiati e Capcom potrebbe aver fatto tesoro degli errori passati, accogliendo tali suggerimenti insieme alle varie soluzioni emerse col tempo in ambito multiplayer, portando dunque a un progetto molto più evoluto di quanto visto in passato.

A dire il vero, spazio di manovra ce ne sarebbe e il multiplayer ha dimostrato di funzionare perfettamente anche all'interno delle meccaniche standard dei Resident Evil classici, come visto in Resident Evil 5. Tuttavia, se si parla di meccaniche alternative, lo stesso Resident Evil: Outbreak presentava elementi molto interessanti, anzi si potrebbe dire che il suo essere addirittura troppo in anticipo con i tempi abbia rappresentato probabilmente il suo difetto maggiore. La sopravvivenza cooperativa nel mondo di Resident Evil ha insomma molto senso e può costituire un concept funzionale a un videogioco ben costruito, anzi il rischio maggiore potrebbe essere a questo punto di sembrare quasi un cliché trito, considerando quanto si è evoluto il panorama dei giochi multiplayer online. Sta dunque a Capcom il trovare delle soluzioni che siano in grado di far distinguere Project Resistance dalla massa di giochi che utilizzano l'ambientazione horror, gli zombie e creature mutanti varie per mettere in scena un'apocalisse da affrontare in compagnia e questo è decisamente un altro paio di maniche.

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La soluzione più originale potrebbe essere proprio il recupero delle caratteristiche di Outbreak, ma ripulite da tutti i problemi che all'epoca derivavano anche dall'arretratezza tecnologica dell'online su console, ovvero l'eccessiva semplicità del level design, l'impossibilità di comunicare con i compagni (al di là di poche espressioni predefinite), il ritmo lento e macchinoso e i problemi di stabilità. Gli appassionati di vecchia data probabilmente sperano in un recupero di quella particolare atmosfera inquietante e di quel misto di azione e puzzle, con la possibilità però questa volta, grazie alle novità tecnologiche, di riuscire veramente a far combaciare la meccanica più classica dei Resident Evil in un contesto multiplayer online. Purtroppo, quanto visto nel teaser trailer di oggi non sembra però andare in questa direzione, a dire il vero. Nonostante sia presto per trarre qualsiasi conclusione, l'idea è che Capcom abbia optato per una soluzione diversa sia da Outbreak che da Umbrella Corps e in qualche modo anche più semplice, nel senso di un'idea già ben rodata.

L'idea che emerge dal teaser trailer di Project Resistance è che si tratti di un multiplayer asimmetrico, nel quale un gruppo di giocatori interpreta i sopravvissuti, forse caratterizzati da abilità diverse, e uno gestisca il Tyrant o forse anche le orde degli zombie in qualche modo. Si va per supposizioni, ma il trailer lascia capire uno scontro diretto tra i sopravvissuti e Mr X, con gli zombie a fare da corredo, cosa che potrebbe calzare perfettamente con una struttura di gioco in stile Evolve, o ancora di più Dead by Daylight, con cui condividerebbe anche l'atmosfera tipicamente horror. Il gioco di Behaviour Interactive si è rivelato un successo colossale, dimostrando come questa struttura possa funzionare in maniera ottimale grazie a un ottimo design e bilanciamento (oltre a un supporto continuativo di ottimo livello), dunque la strada sarebbe già piuttosto tracciata per una buona proposta anche da parte di Capcom. Certo, non si tratta probabilmente dell'ipotesi più affascinante o originale, ma attendiamo comunque la presentazione estesa al Tokyo Game Show 2019 per saperne di più.