Chris Terrio, uno degli sceneggiatori di Star Wars: L'ascesa di Skywalker, l'ultimo capitolo della saga principale di Star Wars attualmente al cinema, ha spiegato chi è stato a volere il ritorno di Palpatine: la presidentessa di Lucasfilm Kathleen Kennedy.
La presenza di Palpatine come antagonista principale di Star Wars: L'ascesa di Skywalker è stata una delle scelte narrative più discusse dell'intero film. Il suo ritorno era stato suggerito in qualche modo già ad aprile, ma è solo dopo aver visto la pellicola che si è capito quanto fosse importante il suo ruolo. Ora sappiamo anche chi lo ha voluto.
Terrio non ha comunque specificato se quello della Kennedy sia stato soltanto un suggerimento, oppure sia stata un'imposizione vera e propria. Del resto le sue parole fanno ben intuire la verità: "Kathy Kennedy e Michelle Rejwan avevano pianificato in modo chiaro quella che doveva essere la fine di tutto. Avevano dei piani su certi elementi narrativi che volevano che noi includessimo."
Sostanzialmente la Kennedy riteneva che nel film ci fosse bisogno di un'antagonista forte e da lì si è cominciato a ragionare sulla possibilità di inserire Palpatine come simbolo di un grande male che non vuole scomparire. Del resto perché inserire un nuovo personaggio quando ce n'era uno così carismatico già disponibile?