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Starfield non sarà giocabile alla Gamescom, ma non serve cedere al panico

Come saprete, Starfield non sarà giocabile durante la Gamescom 2023 ma questo non significa nulla: non è una premessa per il disastro.

Starfield non sarà giocabile alla Gamescom, ma non serve cedere al panico
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   04/08/2023

La Gamescom 2023 alle porte e per molti giocatori europei che migreranno a Colonia a fine agosto si tratta del luogo perfetto per provare in anteprima alcuni dei giochi in arrivo. La speranza di alcuni era di poter mettere mano a Starfield, che sarà disponibile un paio di settimane dopo, ovvero dal 6 settembre 2023. Purtroppo, sebbene il gioco sia nell'elenco dei giochi che Microsoft ripresenterà durante il proprio show, non sarà uno di quelli presenti sullo showfloor.

La cosa ha destato preoccupazioni e in rete già spuntano molti dubbi su cosa voglia dire tutto questo. In breve, secondo molti Microsoft non sta proponendo un marketing sufficientemente grande per questo tipo di prodotto e soprattutto non ha mostrato in modo chiaro le prestazioni del gioco su Xbox Series S, che ovviamente non è in grado di raggiungere gli stessi risultati di un hardware PC di fascia alta o anche solo di Xbox Series X.

Il dubbio generale è che questo approccio di Microsoft serva per nascondere dei problemi, visto che in precedenti presentazioni il gioco faticava a mantenere i 30 FPS (calando anche sotto i 20 FPS) con una risoluzione 4K non nativa (1296p nativa, 66% del 4K).

La mente corre quindi veloce a Redfall e Cyberpunk 2077, due progetti che hanno nascosto i propri problemi prima del lancio, causando chiaramente grande delusione.

Il problema di Starfield esiste veramente?

La verità è che l'intera struttura di speculazioni e dubbi si basa su un unico vero grande fattore: Starfield non sarà giocabile alla Gamescom 2023. Ciò che dobbiamo quindi comprendere è quanto reale sia questo "problema".

La verità però è che non vi è nulla di particolarmente strano nel fatto che Starfield non sia disponibile per il largo pubblico. Persino per la stampa sarebbe molto complesso provare un gioco di questo tipo durante un evento. Starfield è un gioco di ruolo a mondo aperto e forse dovremmo dire universo aperto. Una rapida prova non permetterebbe al giocatore medio -che si imbatte in uno stand nel caos dell'evento di Colonia - di comprendere cosa si deve fare, come funziona la personalizzazione del nostro personaggio o qualsiasi altra componente di gioco.

Starfield potrebbe essere un gioco terribile, oppure il più grande capolavoro di Bethesda o della storia dei videogiochi, per ora non possiamo saperlo, ma la sua magnitudine - sia in termini di puro contenuto che di meccaniche - è innegabile già ora, anche senza aver accesso alla versione completa, possiamo star tranquilli del fatto che in mezz'ora (ma anche un'ora o due) sarebbe impossibile comprenderne la qualità e anzi potrebbero nascere più dubbi che altro se non lo sia approccia con l'occhio allenato di un esperto del settore.

Inoltre, Starfield non ha bisogno di vendersi al largo pubblico con una demo pubblica. Il successo del gioco è una certezza, considerando che è dal 2011 che Bethesda non pubblica un'opera di questo tipo (Fallout non è nella stessa categoria, pur essendo un GDR).

Ricordiamo anche che realizzare una demo per un evento significa un'enorme quantità di lavoro aggiuntivo: Bethesda ora è impegnata sul completamento della versione finale di Starfield, in tempo per la pubblicazione del 6 settembre. Spendere risorse per una demo che non serve e che non sarebbe utilizzata correttamente dal pubblico non è certamente una priorità.

E se proprio non vi fidate della versione di lancio di Starfield, basta non preordinare il gioco e attendere le recensioni della stampa.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.