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Super Mario Bros. su Commodore 64: la dura risposta di Nintendo non si fa attendere

Nintendo si è già accorta della conversione di Super Mario Bros. per Commodore 64 e si sta muovendo per eliminarla.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   23/04/2019

L'impressionante conversione artigianale di Super Mario Bros. per Commodore 64 da parte dello sviluppatore ZeroPaige ha ovviamente attirato subito l'attenzione di Nintendo, che a quanto pare si sta muovendo con la consueta velocità nel rimuovere qualsiasi traccia del progetto da internet.

Abbiamo parlato solo ieri del progetto Super Mario Bros. 64, ovvero un port praticamente perfetto dell'originale Super Mario Bros. del NES funzionante su Commodore 64. Si è trattato di un lungo lavoro da parte di un singolo sviluppatore homebrew, ZeroPaige, che ha dedicato a quest'opera circa sette anni di lavoro. Il risultato è stato apprezzato un po' da tutti perché si tratta di una conversione praticamente perfetta, indistinguibile dall'originale ma funzionante su un hardware completamente diverso, e richiedente un codice compilato in maniera fortemente differente, come il Commodore 64.

Andando a toccare una sua proprietà intellettuale, per giunta la sua icona principale, la questione non è passata inosservata anche dalle parti di Nintendo. Se in un primo momento la misteriosa sparizione di screenshot e riferimento al progetto su vari siti internet poteva essere un semplice sospetto, la conferma che la casa di Kyoto abbia già messo in moto la sua macchina legale è arrivata quando Commodore Computer Club ha ricevuto un avviso di infrazione di copyright. Tutto questo rientra perfettamente nella politica standard della compagnia per quanto riguarda la gestione delle proprietà intellettuali: sebbene possa sembrare alquanto ridicolo pensare che una conversione non ufficiale di Super Mario Bros. per Commodore 64 al giorno d'oggi possa rappresentare una minaccia o un danno all'economia di Nintendo, l'estrema attenzione nel controllo dei propri copyright è da sempre un segno distintivo della compagnia, che ha mostrato una totale inflessibilità anche in altri casi, come quello diventato celebre della causa contro ad alcuni siti di ROM classiche.