Recentemente uno sviluppatore polacco è finito sotto accusa per una strana richiesta fatta ai propri dipendenti. Secondo quanto indicato tramite LinkedIn, il creative director Jacek Piórkowski di Spectrum Studio pretendeva che i dipendenti prendessero parte a sessioni in sauna, ovviamente nudi.
Il tutto è emerso grazi a una narrative designer e sceneggiatrice - Aleksandra Wolna - che ha svelato la cosa online.
La spiegazione completa delle saune obbligatorie
Wolna spiega che, mentre era in cerca di lavoro, è stata approcciata da Piórkowski. La donna ha fatto delle ricerche e ha scoperto la richiesta legata alla sauna e ha quindi preferito rifiutare "gentilmente". Il Creative Director ha però tentato un nuovo approccio in un secondo momento: a quel punto la donna gli ha detto il motivo del primo rifiuto.
Piórkowski ha quindi iniziato a spiegare che la richiesta è perfettamente legittima e che non vi è nulla di male che sia richiesto ai dipendenti. A suo dire, il punto non è tanto spogliare i dipendenti, ma permettergli di sperimentare vari tipi di sauna. La nudità è una necessità perché in alcuni casi l'umidità è talmente elevata, a suo dire, che si rischia una infezione da funghi in caso si sia coperti da un panno. In alcuni casi quindi ai partecipanti è richiesto di essere nudi.
Tutto questo discorso è legato al fatto che Spectrum Studio è al lavoro su un videogioco legato alle saune (con varie fonti di ispirazione, da Life is Strange a Heart of Darkness), quindi chiede ai propri dipendenti di sperimentare varie tipi di saune sulla propria pelle. Secondo Wolna, però, è ben diverso aspettarsi che un candidato abbia le conoscenze adeguate e che sia nudo in attività obbligatorie per lavoro.
Piórkowski ha poi affermato: "Le mie ragazze della divisione Narrativa sono dovute venire in sauna con me per elaborare una sceneggiatura fantastica da usare come base... Tecnicamente, è possibile farlo anche senza, ma io adoro il fatto che abbiano potuto usare la loro esperienza in sauna per scrivere scene fantastiche".
Alla fine, però, Piórkowski si è scusato per l'accaduto, affermando che il punto non era "imbarazzare, ferire, offendere o mostrare mancanza di rispetto a Wolna." Ha anche affermato di aver scelto le parole sbagliate e che la frase "le mie ragazze della divisione Narrativa" servivano solo per sottolineare che in quel momento il team era composto solo da donne.
Il Creative Director ha spiegato di essere molto appassionato di saune e che è in cerca di persone che condividano il sentimento riguardo a tutto quello che è legato alle saune. Ritiene anche avere esperienza con la materia in esame sia d'aiuto per comprendere la cultura della sauna e quindi realizzare un gioco migliore.
Afferma poi che si è reso conto che il modo in cui ha spiegato la cosa inizialmente sembrava implicare che pretendeva che i candidati facessero una sauna nudi con il proprio capo. Precisa quindi che non è questo il punto e che i dipendenti possono fare saune solo con le persone del proprio genere se preferiscono, fintanto che l'esperienza finale sia genuina.
Ora, Piórkowski si sta consultando con un HR Specialist riguardo alla questione per essere in grado di spiegare il tutto correttamente. Wolna ha affermato infine di aver accettato le scuse.