The Outer Worlds è stato uno dei videogiochi annunciati a sorpresa durante i Game Awards 2018. Molti nutrono grandi aspettative per la nuova fatica di Obsidian Entertainment, ossia di trovarsi di fronte a una specie di seguito spirituale di Fallout: New Vegas. La svolta presa dalla serie Fallout con il quarto capitolo e lo stato di Fallout 76 al lancio, non hanno fatto che accrescere la speranza che ci pensi Obsidian a ridare lustro al genere con il suo gioco di ruolo fantascientifico ambientato in un mondo in cui le multinazionali hanno il potere assoluto.
Parlando con il direttore della comunicazione di Obsidian, Mikey Dowling, Jason Schereier di Kotaku ha avuto modo di saperne di più sul gioco e di vederlo in azione. Secondo lui potrebbe essere il gioco che i fan stanno aspettando, ma allo stesso tempo non bisogna credere che abbia la stessa portata di Fallout: New Vegas, almeno in termini produttivi. Il motivo è facile da spiegare: soldi. The Outer Worlds è pubblicato da Private Division, una sotto etichetta di Take-Two Interactive che si occupa di giochi AA, ossia di produzioni medio alte che non sono indie, ma non sono nemmeno tripla A, quindi è dovuto sottostare a certi compromessi.
Insomma, The Outer Worlds sarà un'esperienza molto diversa da quella che molti si aspettano guardando a Fallout: New Vegas. Il mondo di gioco sarà composto da due pianeti ognuno con molte aree esplorabili, ma non aperti. Il fatto che per fare un raffronto, Dowling abbia citato Star Wars: Knights of the Old Republic II fa ben sperare, visto che stiamo parlando di un capolavoro, ma dovrebbe anche far capire la diversa strutturazione del gioco.