Geralt di Rivia, il protagonista di The Witcher 3: Wild Hunt, non è mai nudo perché CD Projekt RED ha voluto evitare problemi con i sistemi di rating di alcuni paesi. L'USK, per esempio, ritiene che controllare un personaggio nudo sia "un pericolo per i giovani".
La scure della censura influenza lo sviluppo dei videogiochi più di quanto ci è dato sapere. The Witcher 3: Wild Hunt, nonostante la mole di nudi e di violenza contenuti nella versione finale, che gli hanno fatto "meritare" un rating da 18+, non ha mostrato tutto quello che aveva da mostrare. C'è sempre stata, infatti, una cosa che CDPR ha evitato: mostrare Geralt di Rivia completamente nudo. Lo si è visto di spalle, dentro una tinozza o con un micro asciugamano a coprire le parti basse. E c'è un motivo ben preciso.
In una recente intervista con Gamestar, CD Projekt RED ha detto di non averlo mai mostrato nudo per evitare rogne coi vari sistemi di classificazione dei videogiochi. Il sistema tedesco, infatti, non vede molto di buon occhio la possibilità di avere un personaggio maschile completamente nudo sullo schermo.
Ancora peggio se si lasciasse ai giocatori la possibilità di controllare un personaggio nudo. Il sistema di classificazione USK, infatti, considera questa eventualità come qualcosa che potrebbe "compromettere lo sviluppo" ed essere un "pericolo per i giovani".
Quindi, per evitare rogne in uno o più paesi, uno sviluppatore è portato a evitare certe cose sin dalla radice, così da non dover lavorare a più versioni del gioco. Questo nonostante prodotti come The Witcher 3: Wild Hunt non siano comunque adatti ai giovani. Ma come si dice in questo caso: mal comune, mezzo gaudio.