TSMC sta aumentando i suoi sforzi negli Stati Uniti. Con la crescita della domanda di approvvigionamento di semiconduttori a livello nazionale, sotto la narrazione "Made in USA" dell'ex Presidente Trump, l'azienda ha potenziato notevolmente il suo stabilimento in Arizona, con un massiccio investimento di 165 miliardi di dollari in America e il trasferimento di nuove strutture e centri di ricerca e sviluppo.
Ora secondo un rapporto di Ctee, TSMC starebbe accelerando anche la preparazione delle linee di produzione a 3nm proprio in Arizona.
I progressi dello stabilimento TSMC in Arizona
Stando all'ultimo rapporto, il gigante taiwanese porterà le attrezzature per la produzione a 3nm in Arizona già a settembre, con la produzione che dovrebbe iniziare entro il 2027. Ciò significa che gli Stati Uniti sono ora indietro di solo due anni rispetto a ciò che viene prodotto a Taiwan. Si tratta di un enorme risultato, considerando che solo un anno fa non c'erano segnali che TSMC producesse nodi all'avanguardia negli USA.
TSMC sta insomma facendo degli Stati Uniti la sua seconda casa e pare pronta ad espandere la sua produzione in America introducendo nodi fino a A16 (1.6nm). L'azienda avrebbe anche piani per aprire nuove fabbriche di chip avanzati e persino strutture di packaging, di cui sembra avere disperatamente bisogno.
Le mosse di TSMC seguono però anche il mutato clima politico di questi ultimi mesi e aggravano ancor di più la posizione di Taiwan: con la crescita delle fonderie statunitensi e la spinta di quelle cinesi verso l'autonomia produttiva, lo scudo a protezione del paese asiatico potrebbe presto cadere del tutto, lasciando mano libera alla Cina per un'occupazione indisturbata. Voi che cosa ne pensate di questo scenario? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.