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Twitch accusata di ipocrisia per aver bannato a vita uno streamer minorenne

Twitch è stata accusata di ipocrisia per aver bannato a vita uno streamer minorenne, proprio per l'età anagrafica che aveva quando creò l'account.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   23/01/2021

Twitch di nuovo sotto accusa, questa volta di ipocrisia, per aver bannato a vita l'account del giovane streamer AverageHarry a causa della sua età anagrafica quando lo aveva creato. Molti hanno fatto notare che la piattaforma non si è comportata allo stesso modo con altri streamer, colpevoli della stessa violazione.

Attualmente AverageHarry ha quindici anni, ma ha creato il suo account quando ne aveva 13. Recentemente era assurto agli onori delle cronache per aver dovuto attendere 72 giorni prima di ricevere una risposta da Twitch sulla sua richiesta di affiliazione, rifiutata proprio per la data di creazione dell'account.

Dopo il rifiuto, il 23 gennaio è arrivato il ban a vita del suo canale, che nasce proprio da questo problema burocratico, visto che Twitch gli ha comunicato che può comunque crearne un altro. Peccato che il primo avesse già 90.000 seguaci.

Il problema in questo caso è che la durezza dimostrata contro AverageHarry non c'è stata in altri casi simili, anche più famosi. Ad esempio lo streamer TommyInnit, ormai sedicenne e partner di Twitch, creò il suo account quando aveva 11 anni. Alcuni commentatori hanno poi fanno notare che molti streamer di Fortnite sono nella stessa posizione di Harry, ossia hanno iniziato la loro carriera quando avevano meno di tredici anni. Cosa farà ora Twitch? Bannerà tutti? O farà finta di niente per non autodanneggiarsi?