La vicenda che ha coinvolto Ubisoft e Vivendi è stata piuttosto appassionante, anche per chi normalmente non si occupa di questioni azionarie, visto che riguardava da vicino un gigante della produzione videoludica come il publisher francese, ma tutto è terminato probabilmente nel migliore dei modi per quanto riguarda la libertà di organizzazione per Ubisoft, con Vivendi che sta vendendo le sue ultime quote per uscire completamente dalla compagnia.
L'idea di Vivendi era di acquistare abbastanza quote di Ubisoft da consentire una scalata alla compagnia, per poterla controllare completamente. Una prospettiva che ha messo subito in allarme i vertici e i dipendenti del publisher francese a vari livelli, portando lo stesso Yves Guillemot a muoversi in prima linea per evitare un'acquisizione che poteva "distruggere la libertà creativa" di Ubisoft e spingendo quest'ultima a contrastare il tentativo in maniera attiva, acquisendo a sua volta milioni di azioni.
Alla fine la scalata non è riuscita anche per il forte ostruzionismo dei rappresentanti di Ubisoft e Vivendi ha deciso di abbandonare l'idea cedendo tutte le quote rimanenti. Come da previsioni, tale operazione si concluderà entro la fine di marzo 2019 per un totale di 2 miliardi di euro di azioni cedute. Nel frattempo, Ubisoft ha visto l'ingresso di due azionisti di lungo termine con Tencent e il Canada's Ontario Teachers' Pension Plan, rispettivamente con il 5% e 3,4% di azioni controllate.
