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Unity: i dirigenti hanno venduto le loro azioni prima di annunciare la tassa sulle installazioni

Stando a quanto scoperto, i dirigenti di Unity hanno venduto le loro azioni pochi giorni prima di annunciare la tassa sulle installazioni per gli sviluppatori.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/09/2023
Unity: i dirigenti hanno venduto le loro azioni prima di annunciare la tassa sulle installazioni

Alcuni utenti hanno fatto una scoperta sconcertante: alcuni dei massimi dirigenti di Unity hanno venduto le azioni della compagnia in loro possesso pochi giorni prima di annunciare la tassa sulle installazioni per gli sviluppatori che usano il motore, che sta sollevando un vero e proprio vespaio.

Insider trading?

La pagina insider di NASDAQ mostra che la vicepresidente Sisco Robynne, il CEO John Riccitiello e il direttore David Helgason, hanno venduto le azioni il 6 settembre 2023, ossia solo sei giorni prima del ferale annuncio, arrivato ieri.

Helgason ha venduto 12.500 azioni, Riccitiello 2.000 e la Sisco 25.768. Lo stesso ha fatto il presidente della compagnia, Bar-Zeev, che ha venduto 37.500 azioni.

Anche se non c'è alcuna conferma in merito, consideando le tempistiche di certe decisioni, è chiaro che la probabilità che i quattro già sapessero dell'arrivo della tassa sulle installazioni al momento della vendita delle azioni è altissima.

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Insomma, pare che abbiano venduto le azioni proprio al momento giusto per non perdere milioni di dollari. C'è da capire se si tratti di un comportamento sanzionabile in qualche modo, ossia se per loro si configuri il reato di insider trading. Probabilmente sarà la magistratura USA a deciderlo.


Volendo, questo è anche un altro segnale della grossa crisi di Unity, un tempo il motore preferito dalla scena indie e non solo, oggi una terza scelta a causa delle scellerate politiche adottate negli anni proprio dalla sua dirigenza.