Un nuovo studio, realizzato dall'Oxford Internet Institute, ha analizzato la possibilità che i videogiochi siano in grado di generare dipendenza nei loro fruitori. I test, svolti su un campione di circa mille adolescenti con la partecipazione dei rispettivi genitori, ha rilevato che l'ossessività dei comportamenti tenuti dai ragazzi non aveva a che fare con l'attività ludica in sé considerata ma aveva a monte problemi di carattere sociale e psicologico.
"È molto più probabile che le variazioni dell'esperienza di gioco siano correlate al fatto che le esigenze psicologiche di base degli adolescenti vengano soddisfatte in termini di competenza, autonomia e appartenenza sociale, oltre al fatto che stiano già riscontrando problemi di portata più ampia", scrivono i ricercatori.
"La nostra ricerca non fornisce prove convincenti del fatto che i giochi, di per sé, siano responsabili dei problemi che devono fronteggiare i giocatori. Abbiamo bisogno di dati migliori e della cooperazione delle società del settore se vogliamo fare chiarezza in questa materia".
Come probabilmente ricorderete, nello scorso mese di maggio la dipendenza da videogiochi è stata ufficialmente riconosciuta come malattia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Per approfondire questa tematica così complessa vi rimandiamo all'intervista che avevamo realizzato a inizio anno con la Dott.ssa Viola Nicolucci, psicologa e psicoterapeuta che da anni studia questo e altri temi legati al rapporto tra psicologia e videogiochi.