Pare che il social network X, al secolo Twitter, abbia attraversato momenti di particolare difficoltà questa mattina: i server della piattaforma sono rimasti inattivi per oltre un'ora, un fatto insolito che non si era mai verificato prima.
Fin dalle prime prime luci dell'alba, un fiume di notifiche ha travolto le pagine di Downdetector.
Come mostrato dal sito, migliaia di persone hanno avuto difficoltà con la piattaforma di microblogging, superando quota 4000 segnalazioni in poche decine di minuti.
I problemi al server hanno portato diverse anomalie: ad alcuni utenti veniva richiesta nuovamente la conferma dell'email, sebbene, ad esempio, le raccomandazioni degli account da seguire fossero ancora visibili.
Nonostante le difficoltà relative alla visione e alla pubblicazione dei contenuti, curiosamente, i post con l'hashtag #twitterdown sono finiti in testa alla classifica.
Benvenuti su X
Downdetector ha segnalato i problemi che sono iniziati poco prima delle 7 del mattino.
In quel momento, diversi utenti si sono trovati davanti a una timeline vuota, accolti solo da un messaggio di benvenuto.
Senza dubbio, per chi cercava di leggere post o rimanere aggiornato sugli altri, sarà stato un momento frustrante.
Coloro che tentavano l'accesso alla piattaforma si imbattevano nella frase di benvenuto senza poter consultare i tweet delle persone seguite.
Difficoltà anche per pubblicare nuovi contenuti, dato che i post scritti venivano registrati ma diventavano subito inaccessibili.
Strano che, nonostante tutto, gli utenti siano riusciti a twittare e rendere l'hashtag 'TwitterDown" di tendenza poco dopo l'inizio dei problemi.
Fortunatamente, il down si è risolto verso le 7:45.
#Xdown
Non è sicuramente un buon periodo per X che, oltre a questo disservizio momentaneo, deve anche fronteggiare la fuga di utenti che si stanno dirigendo verso la piattaforma Threads di Meta, resa disponibile anche in Europa dalla scorsa settimana.
Nei giorni scorsi, inoltre, la Commissione Europea ha avviato una procedura formale di infrazione contro X per presunta violazione del Digital Services Act (DSA).
La decisione è stata presa sulla base dei risultati delle indagini preliminari appena concluse e delle documentazioni fornite in questi ultimi mesi dal social di Elon Musk, nonché dalle vicende riguardanti la diffusione di contenuti illegali nel contesto degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele.