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Xbox Game Studios: un team sta sperimentando una tecnologia di upscale delle texture attraverso il machine learning

Un team presso Xbox Game Studios sta sperimentando una nuova tecnologia sviluppata da Playfab che effettua un upscale automatico in machine learning su texture in bassa definizione.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   05/02/2020

Un team all'interno di Xbox Game Studios sta attualmente sperimentando una nuova tecnologia che consente l'upscale di texture in bassa risoluzione attraverso intelligenza artificiale e machine learning, da sfruttare anche nell'ambito del cloud gaming su server Azure.

Alla base di questa tecnologia c'è il lavoro di Playfab, una compagnia specializzata in soluzioni per lo sviluppo che è stata acquisita nel 2018 da Microsoft e sta collaborando attivamente con Xbox Game Studios, fornendo strumenti e nuove tecnologie per la creazione di videogiochi. Il responsabile di Playfab, James Gwertzman, ha raccontato qualcosa di quello che stanno facendo in un'intervista pubblicata da GamesBeat, parlando appunto di un misterioso team first party Microsoft che sta utilizzando una loro tecnologia molto interessante.

Questa soluzione consente di utilizzare il machine learning per rielaborare in tempo reale delle texture in bassa risoluzione e farle apparire in alta definizione, con un risultato perfettamente paragonabile alla texture in alta risoluzione vera e propria. Questo comporta ovviamente dei grossi vantaggi tecnici nella gestione dei dati, visto che le texture in bassa risoluzione possono essere caricate, gestite o utilizzate in streaming con enorme semplicità rispetto agli sforzi richiesti per gestire la grafica in 4K.

Trattandosi di un sistema che svolge questa sorta di "decompressione" in maniera automatica, attraverso intelligenza artificiale e machine learning, richiede lo studio di algoritmi molto complessi e può portare a risultati differenti a seconda della sua applicazione. Al momento, sostiene Gwertzman, funziona incredibilmente bene su ambientazione fotorealistiche perché sono più facilmente interpretabili dalla tecnologia, mentre può avere difficoltà su stili grafici più astratti o artistici perché seguono schemi diversi e meno prevedibili.

In ogni caso, si tratta di una soluzione molto interessante che può avere applicazioni importanti anche nell'ambito del cloud gaming. Qualcosa del genere è già visibile peraltro con il sistema di Deep Learning Super-Sampling (DLSS) sviluppato da Nvidia, in grado di sfruttare le capacità dei Tensor Core presenti nelle GPU Turing.

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