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Xbox One, Phil Spencer ammette i problemi iniziali: un nuovo passo in avanti per Microsoft?

Confermando la percezione generale, Phil Spencer ha rivelato alcuni retroscena sulla presentazione di Xbox One, ammettendo i problemi iniziali e tracciando una strada differente per il futuro.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   13/08/2019

Xbox One è stato vittima di un marketing confusionario e spesso controproducente, all'inizio, e Phil Spencer non ha avuto problemi ad ammettere la cosa, rivelando alcuni interessanti retroscena della presentazione della console.

"Abbiamo lavorato duramente per due anni per completare il prodotto, voi siete saliti sul palco in questo evento e avete buttato via tutto il lavoro fatto, parlando della console in un modo che non corrisponde veramente a quella che dovrebbe essere l'anima di una Xbox e a quello che i nostri utenti vogliono da noi": era questo il sentimento che girava fra i dipendenti di Microsoft che avevano appunto realizzato la piattaforma e si erano improvvisamente trovati a dover gestire una situazione non proprio idilliaca.

Xbox One, Phil Spencer ammette i problemi iniziali: un nuovo passo in avanti per Microsoft?

Dalle parole di Phil Spencer traspare la piena consapevolezza di cosa sia andato storto e di come Sony abbia saputo sfruttare tutte quelle debacle a proprio vantaggio, puntando anche sulla differenza di prezzo, determinata dall'ossessione per Kinect, per costruirsi un vantaggio che è stato poi impossibile recuperare.

Come mostra la simpatica sintesi video qui sotto, il caro vecchio Don Mattrick ha portato sul palco di quella prima presentazione una visione distorta di ciò che gli utenti si aspettavano da Xbox One, immaginata dall'ex dirigente della casa di Redmond più come un hub televisivo dotato di DVR che non come un sistema da gioco di nuova generazione, capace di offrire esperienze interattive coinvolgenti e spettacolari.

È stata probabilmente proprio questa scommessa sbagliata, questo clamoroso equivoco, a determinare un altro dei motivi per cui l'attuale generazione è stata dominata da PlayStation 4, ovverosia il mancato investimento su nuovi team di sviluppo first party e dunque su nuove proprietà intellettuali a partire dalle fasi finali del ciclo vitale di Xbox 360.

Spencer ha ammesso questi errori e ciò non fa che confermare il nuovo corso di Xbox, che dall'attenzione per i core gamer con il lancio di Xbox One X all'acquisizione di nuovi studi punta per il futuro a fare ciò che tutti si aspettano da una console: proporre degli ottimi videogame ai propri utenti.

Un assaggio di questo futuro lo vedremo in azione alla Gamescom 2019, fra pochi giorni, ed è lecito attendersi qualche sorpresa da Microsoft al di là delle già annunciate presentazioni legate alla campagna e alla modalità Orda di Gears 5. Chissà, magari ci sarà spazio per un nuovo trailer di Halo Infinite e qualcosa che abbia a che fare con Forza Motorsport?

Quel che è certo è che Xbox vuole puntare in maniera convinta sui contenuti, chiudere nel miglior modo possibile il ciclo vitale di Xbox One e portare sul mercato una nuova console, Xbox Scarlett, che faccia tesoro delle decisioni sbagliate prese in passato e ci fornisca degli ottimi motivi per acquistarla non appena farà il proprio debutto nei negozi.