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YouTube introduce Etichette anti-IA: ecco come funzionano

YouTube sta introducendo nuove etichette che indicano se i video caricati provengono da una vera fotocamera con riprese e audio non alterati: si chiama "captured with a camera" e funziona grazie a Trupic.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   16/10/2024
Il ogo di YouTube

YouTube ha iniziato ad affidarsi allo standard C2PA per rilevare l'autenticità dei video caricati. Questo significa che la funzione funzionerà solo con dispositivi di registrazione e strumenti che supportano i metadati. La pagina di aiuto del sito per la nuova funzione afferma che l'etichetta "indica che il creatore ha utilizzato una tecnologia specifica per verificare l'origine del proprio video e confermare che il suo audio e le sue immagini non sono stati alterati".

Inoltre, i creatori devono utilizzare specificamente strumenti con C2PA versione 2.1 o superiore affinché l'etichetta appaia, quindi probabilmente non vedrai questa etichetta regolarmente per molto tempo. Aziende come Leica hanno iniziato a implementare le credenziali di contenuto nell'hardware lo scorso anno; tuttavia, non è ancora chiaro se queste credenziali attiveranno le etichette di YouTube. Ma vediamo quello che sappiamo finora.

Dettaglio delle funzionalità di verifica

In un'email a The Verge, Google afferma di aver "esplorato" come trasmettere le informazioni C2PA ai visualizzatori di YouTube e ha indirizzato a una pagina del blog che spiega il suo obiettivo di aumentare la trasparenza sui contenuti generati dall'IA su YouTube.

Post di @sherifhanna
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I video non hanno necessariamente bisogno di essere non modificati per ottenere l'etichetta; basta che ogni passaggio del processo supporti C2PA ed eviti quanto segue:

  • modifiche che interrompono la catena di provenienza o rendono impossibile tracciare il video fino alla sua fonte originale. Ad esempio, se si cattura un'immagine con metadati C2PA e poi la si salva nell'album fotografico del telefono che non supporta C2PA v2.1 o superiore, ciò potrebbe interrompere la catena di provenienza;
  • alterazioni significative della natura o del contenuto principale del video, inclusi i suoi suoni o immagini;
  • modifiche che rendono il video incompatibile con gli standard C2PA (versione 2.1 e successive).

Google aveva comunque già lanciato un'etichetta "contenuto alterato o sintetico" all'inizio di quest'anno che richiede agli utenti di YouTube di identificarsi autonomamente con i contenuti generati dall'IA. Quindi la nuova procedura è un significativo passo avanti. E anche altre piattaforme si stanno muovendo per fare qualcosa a riguardo, con Instagram e Facebook che hanno già cambiato più volte le etichette per i contenuti creati con l'IA

Voi che cosa ne pensate? Sarà sufficiente a garantire l'autenticità di quanto vediamo sulla piattaforma? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.