Meta ha annunciato un nuovo aggiornamento alle sue politiche di etichettatura dei contenuti generati o modificati con l'intelligenza artificiale (AI) sulle piattaforme Instagram, Facebook e Threads. In precedenza, l'etichetta "AI Info" veniva applicata direttamente sotto il nome dell'utente per tutti i contenuti correlati all'IA. Tuttavia, questo approccio ha suscitato critiche da parte di creatori e fotografi che lamentavano l'errato tagging di foto reali.
Per risolvere - si fa per dire - questo problema, Meta ha deciso di modificare l'etichetta "AI Info". D'ora in poi, l'etichetta sarà visibile all'interno di un menu nell'angolo superiore destro delle immagini e dei video modificati con l'IA. Gli utenti potranno cliccare sul menu per verificare se sono disponibili informazioni sull'IA e leggere cosa potrebbe essere stato modificato.
Questa modifica mira a riflettere più accuratamente l'estensione dell'utilizzo dell'IA nei contenuti condivisi sulle piattaforme. Meta ha dichiarato che continuerà a mostrare l'etichetta "AI Info" per i contenuti che ritiene siano stati generati da uno strumento IA, indicando se l'etichetta è stata applicata sulla base di segnali condivisi dal settore o se è stata autodichiarata dall'utente.
I "segnali condivisi dal settore" a cui Meta si riferisce includono sistemi come i Content Credentials metadata supportati da C2PA di Adobe, che possono essere applicati a qualsiasi contenuto realizzato o modificato utilizzando gli strumenti di intelligenza artificiale generativa Firefly. Esistono altri sistemi simili, come i watermark digitali SynthID utilizzati da Google per i contenuti generati dai suoi strumenti IA.
Tuttavia, la rimozione completa delle etichette sulle immagini reali che sono state manipolate potrebbe rendere più difficile per gli utenti evitare di essere ingannati, soprattutto considerando che gli strumenti di editing IA disponibili sui nuovi smartphone stanno diventando sempre più convincenti. È un sistema che continua a suscitare dubbi insomma, perché non solo è tutt'altro che infallibile, ma in questo nuova formulazione sembra persino relagato alla stessa visibilità delle clausole in piccolo di quei contratti di Termini e condizioni da 200 pagine che nessuno legge.
E voi che ne pensate? Trovate utili queste etichette oppure la loro presenza vi sembra inefficace? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.