Ah, cosa non si farebbe per una bella vacanza! È questo ormai il pensiero fisso di Annie, Bob, Max e Ziggy, quattro pinguini assolutamente decisi a realizzare il proprio sogno, ovvero raggiungere le Hawaii. Il viaggio è però molto lungo e irto di insidie, visto che, a quanto pare, questo gruppetto ha la capacità di trovarsi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. E così bisogna correre, cercando di raggiungere ogni volta la fine dello stage all'interno di tre differenti scenari: Antarctica, Jungle e Desert (il primo giocabile gratuitamente, gli altri due da sbloccare spendendo 1,79 euro), composti ognuno da cinque sfide principali e da altrettante secondarie, che si sbloccano solo quando otteniamo le canoniche tre stelle.
In questo caso specifico, però, non si tratta di una semplice valutazione della nostra performance, bensì proprio di tre stelle che dobbiamo riuscire a raccogliere durante la corsa, ripetendo il livello se necessario. A metà fra il tipico running game a un platform, Aloha from Hawaii introduce man mano nuovi elementi con cui avere a che fare, trappole e oggetti da raccogliere, ma soprattutto ci consente di passare da un pinguino all'altro a seconda delle necessità, sfruttando le loro abilità peculiari: Annie è molto piccola e dunque riesce a passare attraverso spazi ristretti; Bob è basso e grasso, ma pieno di soldi per corrompere eventuali guardie lungo in cammino; Max è alto, snello e atletico, e riesce a spiccare balzi straordinari; Ziggy, infine, ha qualche rotella fuori posto e ciò gli consente di fare cose che agli altri non riescono, tipo sfondare i muri con la testa.
I fantastici quattro
Giocare con Aloha from Hawaii è molto semplice: all'inizio di ogni stage il nostro personaggio comincia a correre e acquista velocità dopo qualche secondo, e noi dobbiamo agire sul touch screen per fagli spiccare un salto (eventualmente doppio) quando necessario, per superare baratri, salire sulle piattaforme, evitare trappole e così via. La presenza di tre cuoricini a costituire la barra della salute implica che a ogni impatto non si incorre sistematicamente nel game over, bensì è possibile rimettersi in moto, pur dovendo prendere di nuovo la rincorsa e rischiare, dunque, che i nostri molteplici inseguitori ci raggiungano.
Quando uno dei quattro pinguini si trova a passare sopra a un fascio di luce, possiamo premere il pulsante sullo schermo che ci permette di cambiare personaggio al volo e proseguire grazie alle sue abilità. Questa peculiarità sulla carta poteva tradursi in un'esperienza di maggior spessore, ma non in un contesto running come questo, e dunque alla fine dei conti cambiare pinguino diventa una manovra come le altre, da eseguire al momento giusto ma solo perché lo scenario ci costringe a farlo. O almeno è quasi sempre così che vanno le cose. L'idea di inserire delle missioni bonus ogni volta che otteniamo le tre stelle è carina, ma anche qui si poteva fare qualcosa di più per rendere questi momenti più significativi, magari operando una variazione sul tema anziché insistere sulla medesima idea. Quando però si arriva ad analizzare il comparto tecnico di questa produzione tutta italiana, si rimane basiti dalla qualità delle cutscene, che riescono a trasmettere l'idea di personaggi simpatici e di una storia irresistibile, per quanto non originalissima. Molto carina anche la grafica in-game, accompagnata una volta tanto da musiche non molto varie ma divertenti.
Conclusioni
Aloha from Hawaii introduce una serie di elementi originali in un contesto running solido e ben fatto, mettendoci al comando di quattro personaggi davvero simpatici e caratterizzati da abilità peculiari che gli consentono di superare determinate situazioni. Il grado di sfida offerto dai tre scenari è più che discreto e allo story mode, con le sue divertenti cutscene, si aggiunge poi una modalità endless in grado di tirare fuori tutta la nostra prontezza di riflessi. È un peccato che l'idea del "cambio" non sia stata sfruttata in modo più significativo, o che le missioni extra non includano qualche novità sostanziale rispetto a quelle standard, ma in linea di massima ci troviamo di fronte a una produzione molto valida e ispirata, capace di garantire un bel po' di divertimento.
PRO
- Personaggi e storia molto simpatici
- Gameplay solido e ben bilanciato
- Bella grafica, sonoro gradevole
CONTRO
- L'idea del cambio poteva dar vita a situazioni differenti
- Le missioni extra si discostano poco da quelle standard