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Amami, Lara

Tomb Raider approda anche su PC, forte di interessanti feature tecniche e del fascino della nuova Lara Croft

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   08/03/2013
Tomb Raider
Tomb Raider
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Dopo aver sdoganato un'interpretazione appassionante e convincente degli action game in terza persona durante il primo periodo PlayStation, e fattosi carico anche di un'immagine femminile forte ma al contempo piena di stereotipi, il franchise di Tomb Raider ha provato a fare il "salto" verso le generazioni successive, rimanendo però ancorato ad antichi limiti. Va dunque accolto con grande rispetto il tentativo di Crystal Dynamics di ripartire da zero, raccontandoci la storia di una nuova Lara Croft che non ha dei meloni al posto del seno né la tempra di un guerriero navigato, ma che bensì si presenta come una ragazza "normale", di una bellezza pulita e plausibile, nelle cui vene scorre il sangue di grandi esploratori ma che non è ancora consapevole delle sue potenzialità.

Amami, Lara

Nel corso di una spedizione diretta verso il cosiddetto "Triangolo del Drago", la nave su cui Lara e altri esploratori viaggiano finisce nel mezzo di una tempesta violenta quanto improvvisa, che spacca letteralmente in due lo scafo e trasforma la ragazza e i suoi compagni in naufraghi su di un'isola che pare disabitata. Come spesso accade, però, l'apparenza inganna: alle antiche rovine che costellano questo luogo selvaggio si alternano baraccopoli controllate da un gruppo di fanatici religiosi, armati fino ai denti e tutt'altro che ospitali verso chi invade il loro territorio. Il gameplay di Tomb Raider non si basa tuttavia sul mero confronto fra una Lara "in divenire" e questa banda di assassini, bensì sul rapporto con l'isola nel suo insieme, con le tantissime minacce che si nascondono dietro ogni albero, grotta o corso d'acqua. Non ultimo, con una vena esplorativa che certamente poteva essere sviluppata meglio ma che in ogni caso porta il giocatore, con curiosità, a entrare nella grotta a destra anziché quella a sinistra, che invece lo porterebbe verso il suo obiettivo; a saltare sul tetto di un tempio perché da lontano sembra ci sia qualcosa che luccica; a cimentarsi con tante simpatiche sfide che implicano l'interazione con lo scenario.

Piccole donne crescono

Il collante di tutte le esperienze proposte da Tomb Raider è comunque la narrazione, che si ispira palesemente allo stile cinematografico di Uncharted per quanto concerne la presenza di cutscene innestate nel bel mezzo dell'azione, in modo dinamico e convincente, e che sacrifica la caratterizzazione dei comprimari in favore della protagonista. Lara, che trova in sé una forza che non sapeva di avere e riesce a caricarsi sulle spalle il peso di una missione tutt'altro che facile, viste le forze in campo; che si riempie le braccia di tagli, prende delle botte paurose ma riesce sempre a rialzarsi.

Amami, Lara

Gli sviluppatori hanno messo in campo soluzioni solidissime per quanto concerne il controllo del personaggio, le fasi esplorative, l'arrampicata sulle pareti rocciose e, non ultimo, il sistema di combattimento. In un primo momento potremo contare solo su di un arco grezzo, accennando a meccaniche di caccia che, come evidenziato nella recensione dell'edizione console, sembrano non aver trovato posto nella versione finale del gioco. Il feedback di questo strumento è comunque buono, bisogna tendere la corda al massimo per poter scoccare una freccia in grado di uccidere un bersaglio con un sol colpo, specie se ne centriamo la testa, ma l'arsenale si espande in fretta e ci permette di impugnare una pistola, un fucile a pompa e un mitra, tutti potenziabili in vari modi utilizzando i materiali che Lara può trovare in giro e che stimolano l'osservazione delle location. Si può scegliere di eliminare i nemici in modo silenzioso, ad esempio con una freccia nella nuca quando sono da soli o a distanza dai compagni oppure prendendoli alle spalle e soffocandoli con l'arco. L'implementazione di questa situazioni appare validissima, anche e soprattutto in presenza di barili esplosivi che possono aiutarci a fare piazza pulita in un sol colpo, o a interessanti espedienti (ad esempio colpire un muro nelle vicinanze) che ci permettano di separare gruppi di guardie così da occuparci di loro singolarmente. È però negli scontri a fuoco a viso aperto che tornano le similitudini con Uncharted, e diciamo pure che non è un male per nulla. Il gunplay di Tomb Raider si rivela infatti all'altezza delle aspettative, con qualche incertezza solo nelle brevissime distanze (ma bisogna capire bene come funzionano la schivata e l'attacco fisico, spesso determinato da un quick time event "al volo") e un'intelligenza artificiale degli avversari al di sopra della media, assimilabile anch'essa a quella vista nel titolo di Naughty Dog. I nostri avversari sono talvolta così sciocchi da lasciare la testa scoperta, è vero, ma allo stesso tempo evitano gli appostamenti statici, si muovono da una parte all'altra, avanzano e rendono inutilizzabili le nostre coperture lanciando delle molotov. Insomma, la loro offensiva è plausibile e alla fine le mancanze in termini di routine appaiono globalmente di poco conto.

Sta' a guarda' er capello

Il detto romano di cui sopra riassume molto bene la più chiacchierata feature tecnica della versione PC di Tomb Raider, ovvero la tecnologia TressFX. Si tratta di un sistema che gestisce i capelli del nostro personaggio in modo verosimile, donando alle singole ciocche una propria consistenza, evitando le compenetrazioni e lasciando dunque la chioma di Lara libera di svolazzare nel vento.

Amami, Lara

Come avrete letto, vari utenti possessori di schede video GeForce hanno avuto dei problemi proprio con l'attivazione di questa feature, che provoca di fatto un crollo nel frame rate per una ragione molto semplice: il TressFX è stato realizzato da AMD e ottimizzato per le sue schede. Crystal Dynamics si è comunque messa a disposizione per risolvere il problema con NVIDIA e attendiamo fiduciosi un aggiornamento che sistemi tutto. Il punto è però un altro e ci va di sollevarlo proprio in questa sede: siamo sicuri che una visualizzazione realistica dei capelli sia ciò che desideriamo in un videogame? L'azione che vediamo sullo schermo, sempre più definita e ricca di particolari con il passare del tempo e delle configurazioni, è infatti più vicina per estetica a un cartone animato in CG piuttosto che a un film, e persino in quest'ultimi il make-up fa in modo che gli attori con i capelli lunghi non passino due terzi del tempo a toglierseli dagli occhi.

Amami, Lara

Quello che vogliamo dire è che il TressFX, quantomeno per come appare al momento, ci sembra una feature tutt'altro che essenziale. Per fortuna c'è ben altro di cui essere contenti: con tutte le impostazioni al livello ultra, vsync disattivato e FXAA, Tomb Raider si rivela piuttosto leggero e fa segnare dai 30 ai 60 FPS (a seconda che lo scenario sia aperto o chiuso) sulla configurazione di prova, non proprio un PC ninja. I miglioramenti rispetto a quanto visto su Xbox 360 e PlayStation 3 sono notevoli in termini di profondità di campo, qualità delle superfici (viene supportata la Tessellation, fra le altre cose), definizione delle texture e gestione delle fonti di luce, con il fuoco grande protagonista di molte fasi esplorative. Al di là della controversa questione del TressFX, insomma, possiamo parlare di un'ottima conversione e senza dubbio della migliore versione del gioco attualmente disponibile.

Conclusioni

Versione testata: PC
Multiplayer.it
8.5
Lettori (601)
8.9
Il tuo voto

Crystal Dynamics ha centrato l'obiettivo, regalandoci un Tomb Raider fortemente rinnovato, dal taglio cinematografico, appassionante e divertente. Il paragone con la serie di Uncharted ricorre, ma possiamo dire che in alcuni punti è stato fatto anche di meglio, grazie a un'impostazione sandbox su cui certamente si sarebbe potuto puntare con maggiore convinzione, ma che pur con i suoi limiti regala il piacere dell'esplorazione alla ricerca di materiali, oggetti e sfide da completare. Il controllo del personaggio perde gli spigoli del passato in favore di un approccio spesso assistito, con qualche richiamo al trial & error ma alla fine dei conti molto solido e convincente. Al di là del discorso sulla tecnologia TressFX, infine, la versione PC si pone come la migliore del lotto per risoluzione, fluidità e impatto visivo generale.

PRO

  • Impianto di gioco solido e convincente
  • Ottimo level design, con poche eccezioni
  • Tecnicamente eccellente e ben ottimizzato...

CONTRO

  • ...a parte il discorso del TressFX
  • Alcuni elementi andavano sviluppati di più

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom II X4 955
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 8

Requisiti minimi

  • Processore AMD Athlon 64 X2 4050+, Intel Core 2 Duo E6300
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video AMD Radeon HD 2600XT, NVIDIA GeForce 8600
  • 12 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP SP3, Windows Vista, Windows 7, Windows 8

Requisiti consigliati

  • Processore AMD Phenom II X2 565, Intel Core i5-750
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video AMD Radeon HD 4870, NVIDIA GeForce GTX 480
  • 12 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP SP3, Windows Vista, Windows 7, Windows 8