Ti mette le aaali

Ah, le corse con visuale dall'alto! Esiste un sottogenere più antico? Probabilmente no: i giochi di guida sono partiti proprio così, con improbabili vetture a forma di pixel inquadrate da sopra. Negli anni abbiamo avuto fulgidi esempi di come dovessero essere i titoli appartenenti a questo filone, e anche fulgidi esempi di come proprio non dovessero essere,

ma oggi è sabato e non ci siamo dimenticati dell'appuntamento settimanale con "il gioco gratis". E sì, stavolta vi parliamo di Red Bull Kart Fighter 3 - Piste Selvagge, il nuovo racer freemium realizzato da Red Bull Media House e ambientato nel meraviglioso mondo dei kart. Un gioco di guida arcade con visuale dall'alto, per l'appunto, che ha dalla sua numeri di tutto rispetto, nella fattispecie la bellezza di venticinque tracciati differenti, che compongono cinque tornei e possono essere affrontati a bordo di cinque classi di veicoli. Prima che tutti questi "cinque" vi mettano in confusione, facciamo un passo indietro, tornando per l'esattezza alla schermata principale. Oltre ad accedere ai tornei, infatti, Red Bull Kart Fighter 3 ci permette di cimentarci con una partita veloce a valori random, sfidare un amico a chi fa il miglior tempo sul giro, controllare le classifiche e i trofei, oppure infine personalizzare il kart cambiandone il colore. Questa parte dell'esperienza risalta in modo deciso grazie a una grafica in stile cartoon, davvero ben fatta, e a scorrimenti veloci dello schermo che conferiscono dinamicità all'interfaccia. Muoversi fra i menu, insomma, è un vero piacere e ci prepara all'azione vera e propria. Avete bevuto la vostra bibita?

Red Bull Kart Fighter 3 - Piste Selvagge è un racer arcade molto corposo, con tre diversi stili di guida

Kart canta

Una delle peculiarità di Red Bull Kart Fighter 3 - Piste Selvagge, oltre alla struttura particolarmente corposa, sta nella presenza di tre differenti layout per i controlli, pensati per i principianti, gli intermedi e gli esperti. La prima configurazione vede infatti il kart muoversi automaticamente all'interno delle piste, consentendoci di accelerare e frenare, ma anche di cambiare direzione tramite accelerometro qualora l'intelligenza artificiale dovesse incartarsi, continuando ad esempio a tamponare un avversario piuttosto che sorpassarlo.

La seconda configurazione, probabilmente la migliore del lotto, utilizza l'accelerazione automatica e ci permette di sterzare tramite due frecce poste ai lati del touch screen, ma eventualmente anche di frenare. Questo tipo di approccio unisce sfida e coinvolgimento, e ci è piaciuto fin da subito, mentre la terza configurazione è completamente manuale e necessita di un bel po' di pratica perché si riesca a padroneggiarla, visto che acceleratore, freno e sterzo risponderanno direttamente ai nostri input. Torniamo però alla prima peculiarità del gioco, la struttura, perché il sistema adottato dagli sviluppatori è molto interessante e implica una dura gavetta per poter sbloccare tutti i tracciati e tutte le categorie di kart disponibili. Ogni volta che terminiamo una gara al primo posto ci vengono assegnate tre stelle (quattro se utilizziamo una delle wildcard disponibili, acquistabili usando il denaro virtuale), e la quantità di stelle è determinante per poter proseguire nell'esperienza, il che significa che dovremo seguire una certa trafila, familiarizzare con il gameplay e raggiungere le fasi più complesse solo quando saremo effettivamente in grado di confrontarci con esse. Tutto molto bello, vero? Sì e no: la velocità aumenta un po' troppo rapidamente fra una categoria e l'altra, nell'ambito del medesimo torneo, e un gioco di guida con visuale dall'alto troppo veloce sullo schermo di uno smartphone è francamente caotico. Un problema a cui si può porre rimedio con la pratica, ma che prende un po' alla sprovvista e si traduce in un calo dell'interesse.