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Due al prezzo di uno

La celebre serie FPS di Activision torna su iOS con un titolo dalla doppia personalità...

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   10/09/2013

Data anche la sua giovane età, il mercato del mobile gaming non è ancora avvezzo ad ospitare una grande quantità di titoli tripla A davvero originali, con molti sviluppatori che si limitano spesso a copiare imperfettamente i blockbuster per console oppure a proporne delle versioni alternative che poco o nulla c'entrano con il gameplay sorgente. Di diverso avviso è evidentemente Activision, che ha infatti fondato il team di The Blast Furnace al solo ed unico scopo di produrre prodotti mobile legati sì ad i propri franchise di successo ma che siano in grado di mettere in mostra qualità più strettamente personali. Il qui presente Call of Duty: Strike Team è un esponente lampante di tale strategia: vediamo dunque se si tratta di un esempio da seguire o da evitare...

A vela e a motore

Simile per il setting futuribile a Black Ops 2, Call of Duty: Strike Team racconta le vicende di un manipolo di soldati impegnati a combattere l'organizzazione terroristica Cordis Die, una sceneggiatura che mantiene quell'equilibrio fra la spettacolarizzazione degli eventi ed un fondo di vaga plausibilità che è sempre stato tipico della serie da quando ha abbandonato gli scenari della seconda guerra mondiale.

Due al prezzo di uno

Pur nella sua fondamentale banalità, la trama è comunque meglio narrata rispetto alla stragrande maggioranza dei titoli mobile, rivelandosi un piacevole collante fra una missione e l'altra. Queste si svolgono nel contesto di tre differenti ambientazioni, e vedono l'utente prendere il comando di un team composto da due membri, alternandosi nei panni dell'uno o dell'altro a seconda delle necessità. Il manuale su come sviluppare correttamente un FPS su un dispositivo touchscreen è stato evidentemente imparato a dovere da The Blast Furnace, che mette in campo un sistema di controllo decisamente valido (per i bassi standard del genere, beninteso) e foriero persino di qualche aspetto innovativo. Il movimento e lo sguardo si gestiscono al solito agendo sulle due metà dello schermo, mentre una manciata di tasti virtuali assolvono alle funzioni base quali aprire il fuoco, accucciarsi o lanciare una granata: gli esperimenti più interessanti riguardano il sistema di puntamento, con un doppio tap che consente di attivare il mirino dell'arma e due tasti posti ai bordi del display che permettono di posizionare automaticamente il reticolo contro il nemico più vicino, dando una mano nelle fasi in cui bisogna affrontare più di un avversario per volta.

Call of Duty: Strike Team è un riuscito connubio fra un FPS ed uno strategico in tempo reale

Insomma, Call of Duty: Strike Team se la cava meglio di molti altri colleghi - pur senza raggiungere vette di assoluta eccellenza - ma la sorpresa arriva quando si scopre dell'esistenza di un drone volante, attivabile in qualsiasi momento tramite un tasto posto nell'angolo in alto a sinistra dello schermo, che trasforma il gioco in uno strategico in tempo reale. In questo frangente la visuale passa infatti ad una telecamera a volo d'uccello, con zoom e rotazione gestibili a piacimento, tramite la quale analizzare lo scenario circostante ed impartire ordini ai due soldati con dei semplici tap per indicare loro la posizione da raggiungere o l'azione da compiere nei confronti di un nemico o un oggetto.

Due al prezzo di uno

Sebbene il gioco sia tranquillamente fruibile nella sua interezza sia in veste di FPS sia in quella di strategico, prese singolarmente entrambe modalità mettono in mostra diversi limiti strutturali (sistema di controllo ed intelligenza artificiale, in primis) ponendo in evidenza il fatto che il meglio da Call of Duty: Strike Team lo si ottiene proprio alternando costantemente le due fasi: ecco dunque che i momenti stealth sono particolarmente adatti all'approccio più ragionato consentito dalla visuale del drone, mentre quando si tratta di accumulare cadaveri è consigliabile farlo in prima persona. Oltre ad essere valido dal punto di vista del gameplay, tale dualismo aumenta la rigiocabilità della campagna, già garantita da un buon numero di missioni, da due livelli di difficoltà e da tutta una serie di sfide da completare per confrontare poi i propri risultati con quelli degli amici. Va precisato che Call of Duty: Strike Team è stato concepito come un'esperienza esclusivamente single player: e se l'assenza di una componente multigiocatore è destinata a far storcere il naso a molti, dall'altra parte i contenuti offerti sono davvero notevoli. Ci sono dunque mappe destinate ad un'intensa modalità sopravvivenza e punti d'esperienza elargiti alla fine di ogni sessione grazie ai quali sbloccare nuovi equipaggiamenti ed abilità per i propri soldati, accompagnati dagli inevitabili acquisti in-app che però qui sono tutt'altro che invasivi od indispensabili per proseguire. Non guasta infine che dal punto di vista tecnico, Call of Duty: Strike Team faccia la sua bella figura, con una veste grafica che appare curata in entrambe le visuali ed un sonoro convincente specialmente per ciò che concerne gli effetti ed il parlato in inglese (opportunamente sottotitolato in italiano). Da segnalare in senso negativo una certa instabilità dell'applicazione, che tuttavia confidiamo verrà risolta a breve con un aggiornamento.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0.0)
Terminali utilizzati: iPhone 4S, iPad 3
Prezzo: 5,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (11)
3.2
Il tuo voto

Gli FPS continuano ad apparire come un corpo estraneo nel panorama ludico dei dispositivi touchscreen, e Call of Duty: Strike Team - pur adottando qualche soluzione convincente - non è il titolo destinato a ribaltare tale assunto. L'idea di affiancare alla canonica azione in prima persona una modalità strategica attivabile in qualsiasi momento è però una soluzione brillante che rende il prodotto Activision davvero godibile, per quanto non del tutto esente da difetti. Compensando in qualche modo l'assenza del multiplayer con una campagna corposa e dotata di un notevole fattore di rigiocabilità, Call of Duty: Strike Team si rivela dunque un buon primo passo in quella che è una direzione decisamente più interessante dello scimmiottare pedissequamente le esperienze ludiche per console.

PRO

  • FPS e strategico in un solo gioco
  • Tecnicamente valido
  • Buona quantità di contenuti

CONTRO

  • Non c'è multiplayer
  • Elementi rivedibili in entrambe le modalità
  • Qualche crash di troppo