"La grafica costituisce il 60% del fascino di un gioco", ha detto l'anno scorso il CEO di Crytek, Cevat Yerli, parlando di Crysis 3. Che si tratti o meno di un'affermazione condivisibile, non c'è dubbio che il team tedesco sia sempre stato in prima linea per offrire agli utenti delle esperienze visivamente impressionanti, a partire proprio dall'originale Crysis per arrivare infine al recente Ryse: Son of Rome per Xbox One.
L'uscita su App Store di The Collectables può dunque essere vista un po' come la chiusura di un cerchio multipiattaforma, chiamiamolo così, considerato l'eccellente colpo d'occhio che gli sviluppatori sono riusciti a ottenere anche sui dispositivi iOS. È infatti raro apprezzare in ambito mobile un'erba poligonale tanto dettagliata, che si muove seguendo il vento, esplosioni così convincenti e un sistema di illuminazione che valorizza sia i raggi del sole, che disegnano ombre sull'asfalto, sia i fuochi accesi nel mezzo di un accampamento. Per il 60%, per dirla con Yerli, ci siamo; vediamo dunque di capire com'è il resto del gioco. Scaricabile gratuitamente secondo il tradizionale modello freemium, The Collectables è uno strategico in tempo reale che fa il verso al film "The Expendables" e ci mette al comando di una squadra composta da quattro mercenari armati fino ai denti, che si trovano a dover affrontare un intero esercito di spietati guerriglieri all'interno di una campagna in single player composta da oltre quaranta missioni, ognuna rigiocabile più volte per ottenere denaro, punti esperienza e "gasolio" extra.
Il gasolio rappresenta la valuta virtuale del titolo Crytek, e spendendolo fra uno stage e l'altro potremo potenziare i personaggi del team e il loro equipaggiamento speciale, che va dagli esplosivi ai kit di pronto soccorso, dai boost momentanei ai dispositivi di occultamento. Questa parte dell'esperienza viene gestita attraverso un sistema basato sulle carte collezionabili, anche se mancano alcune delle feature che si vedono spesso negli strategici del genere (la fusione di due o più card uguali, ad esempio). Per ottenere ulteriori carte e aumentare dunque le nostre possibilità di successo nelle missioni più avanzate serve una seconda valuta, i lingotti d'oro, che però è possibile procurarsi quasi esclusivamente mettendo mano al portafogli. L'immancabile "paywall", tipico delle produzioni freemium, fa capolino dopo aver completato un paio di scenari, con i nemici che diventano improvvisamente più resistenti ai nostri colpi, ma con un po' di "grinding" e di strategia si può passare tranquillamente sopra a queste difficoltà e portare a termine la campagna. Gli ormai immancabili punti energia, infatti, consentono di cimentarsi con un bel po' di livelli prima di obbligarci a una pausa per il loro ripristino.
Falco a metà
Il sistema di controllo adottato da Crytek per The Collectables sfrutta ovviamente il touch screen e risulta molto semplice da padroneggiare.
Toccando un qualsiasi punto della mappa ordineremo alla squadra di muoversi in tale direzione, attaccando automaticamente tutti i nemici a portata di fucile, mentre trascinando uno solo dei personaggi del gruppo potremo impartirgli mansioni specifiche e ordinargli, ad esempio, di appostarsi dietro un riparo per poter essere più efficace in uno scontro a fuoco senza perdere troppa energia. Purtroppo proprio questo meccanismo, che avrebbe dovuto conferire all'esperienza quel qualcosa in più, si rivela scomodo da attuare e malamente supportato dall'interfaccia. Ciò porta praticamente sempre ad avanzare alla cieca, cercando di colpire gli avversari da vicino, aggirandone i ripari. Si perde così un elemento tattico in grado di diversificare e valorizzare il gameplay, che senza di esso rimane piatto e privo di particolari acuti. È un peccato perché, come detto, a The Collectables non mancava praticamente nulla per imporsi: ha un comparto tecnico di grande valore, un mucchio di missioni con un ottimo incentivo alla rigiocabilità (e quest aggiuntive di settimana in settimana), una relativa elasticità per quanto concerne i paletti del modello freemium, un'intelligenza artificiale dignitosa e una buona varietà in termini di personaggi e abilità speciali.
The Collectables vanta una grafica impressionante e una campagna corposa, ma il gameplay non decolla
Conclusioni
La forma convince, la sostanza non del tutto, e così The Collectables si rivela un esperimento riuscito a metà, incapace di imporsi nel suo genere di appartenenza a causa di mancanze in termini di controlli e interfaccia che rendono l'azione di gioco più semplicistica e sterile rispetto a quelle che erano le intenzioni degli sviluppatori. Nonostante la gestione problematica e macchinosa dei singoli membri della squadra, il titolo realizzato da Crytek può contare su di una serie di elementi di oggettivo valore, come l'eccellente comparto tecnico, la varietà in termini di personaggi e carte, e soprattutto l'abbondanza di una campagna in single player che non solo vanta un gran numero di missioni ma che pone al primo posto la rigiocabilità delle stesse grazie allo sblocco di oggetti ed extra.
PRO
- Grafica molto curata
- Campagna corposa, che premia la rigiocabilità
- Scenari discretamente vari e dal buon design
CONTRO
- Il controllo problematico dei singoli personaggi...
- ...limita la varietà del gameplay
- I paletti del freemium, pur non vincolanti, ci sono