Dragon's Teeth, quarta espansione per Battlefield 4, ci porta questa volta in Asia, ovvero in Cina, in Corea del Nord e in Thailandia, per un DLC tutto improntato al combattimento ravvicinato, dove la fanteria è protagonista. Dagli oceani di Naval Strike si passa quindi alle città: un bel cambiamento per mettere in scena dinamiche molto diverse rispetto ai precedenti assalti anfibi. I contenuti sono come al solito discretamente ricchi: quattro mappe, una nuova modalità di gioco, undici nuovi "assignment", cinque armi e due gadget. Insomma, tanto da giocare. Chain Link, la nuova modalità di gioco, è senza dubbio azzeccata. L'idea alla base è piuttosto semplice ma efficace. Si tratta di conquistare dei punti di controllo in sequenza, creando quindi una "connessione" tra i vari "hot spot" che ha come risultato l'abbattimento dei ticket di rientro della squadra avversaria. Sembrerebbe nulla di particolarmente diverso da quanto giocato sinora, ma data la natura urbana e "intricata" delle mappe il tutto diventa ancor più frenetico e complicato, spesso in spazi stretti, con le due squadre che se le danno di santa ragione, tentando nel frattempo di muoversi ai lati per evitare strozzature in cui morire ogni tre per due. A livello di bocche da fuoco abbiamo tanto per iniziare due pistole dal basso rateo di fuoco ma dalla potenza devastante, perfette per un film action caciarone e pirotecnico. Stiamo parlando di un classico come la gigantesca Desert Eagle e la meno nota Mateba Model 6 Unica, revolver made in Italy. Abbiamo poi il McMillan CS5, fucile da cecchino colpo singolo, pensato proprio per il combattimento urbano; l'MPX, una piccola mitragliatrice compatta dall'alto volume di fuoco e il Bulldog, un fucile d'assalto bullpup, quindi relativamente compatto, pensato anche questo con il combattimento ravvicinato in testa. Niente nuovi mezzi purtroppo, ma due gadget decisamente interessanti. Il RAWR è un piccolo drone cingolato guidato in remoto, armato di mitragliatrice e lanciagranate. Non ha vita facile, non è un carro armato in versione bonsai; lo si disabilita piuttosto facilmente, ma se usato con grande cura, soprattutto nelle strozzature, può farci risparmiare numerosi ticket. Lo scudo invece è tanto utile da utilizzare insieme ad un compagno quanto totalmente inutile da soli, visto che non ci fa imbracciare nessuna arma. In pratica si diventa una sorta di copertura ambulante.
Dalle spiagge di Naval Strike si torna in città con Dragon's Teeth
Laghi e grattacieli
Ma come siamo messi a livello di campi di battaglia? Benché il combattimento urbano sia il fil rouge di questo pacchetto, il level design mette in piedi mappe senza dubbio non gigantesche, ma comunque molto varie, complesse tanto in senso orizzontale quanto in verticale, capaci quindi di esaltare tutte le tipologie di gioco, fatta eccezione per quelle che prevedono principalmente scontri tra corazzati e aerei. Qui i mezzi sono pochi. I soldati, la fanteria sul terreno sono i protagonisti di Dragon's Teeth. Pearl Market ci porta in Cina, per farci combattere in un vero e proprio inferno di viuzze, palazzi fatiscenti da esplorare fino ai tetti in un quartiere non proprio alla moda di Hong Kong. C'è un po' di tutto, compresi un paio di blindati: aperture da percorrere col cuore in gola visto che i palazzi intorno sono perfetti per i cecchini appostati ogni dove su più livelli, numerosi defilamenti per arrivare ai punti di controllo, a terra e sui tetti, e più in generale tantissimo spazio per muoversi, anche (e soprattutto al chiuso). Il sistema di Levolution è poco presente, ad eccezione di un interruttore che chiude un accesso e poco altro.
Con Lumphini Garden ci spostiamo a Bangkok, per una mappa che è totalmente l'opposto di Pearl Market. Siamo all'interno dell'enorme parco di Lumphini, idealmente diviso in due da una monorotaia fatta apposta per appostamenti e imboscate. Le distanze e le linee di tiro aumentano esponenzialmente, ma nello stesso tempo, terrapieni, collinette, casupole e muretti possono bloccarle con grande facilità. I ponticelli sul fiume diventano quindi degli snodi fondamentali per muoversi tra i vari punti di controllo, per una mappa che non manca anche di concedersi un po' di combattimento ravvicinato tra i palazzi visto che ad una estremità ci sono un paio di punti di controllo strategicamente piazzati. Interessante, e efficace il Levolution della mappa: basta sabotare una diga per far inondare buona parte della mappa con tonnellate di fango, mutando completamente la faccia del livello in quelle zone. Con Propaganda, invece, viaggiamo fino a Pyongyang, la capitale della Corea del Nord. Il layout è piuttosto basilare, ma le possibilità offerte dal level design, dal Levolution e dalla distruttibilità ambientale sono molto interessanti e danno il la ad interessanti situazioni tattiche. Una mappa per nulla banale, con una lunga ferrovia che la taglia integralmente (attenzione ai treni!), mentre ai lati, palazzoni e terrapieni e piccole gallerie, complicano le cose per la fanteria. Sono ora presenti i mezzi, come blindati e quad. Una mappa davvero azzeccata, che ricrea alla perfezione le miserie della capitale coreana con tanto di enorme statua dorata del padre della Patria, perfetto contraltare al grigiore dei palazzoni stile sovietico. Anche se non mancano strutture e casupole più piccole per mettere in scena scontri "close quarter".
L'ultima mappa è Sunken Dragon. Idealmente divisa in due da un laghetto nella cui parte centrale c'è un ristorante su tre piani, mentre intorno troviamo cavalcavia e grattacieli. In piccolo quindi un campo di battaglia perfetto per mettere in pratica tutte le tipologie di approccio, visto che c'è spazio per tutto e tutti, dai combattimenti ravvicinati alle lunghe linee di tiro dei cecchini appostati nei molti punti rialzati della mappa. Interessante e azzeccato l'evento Levolution, visto che c'è la possibilità di inondare proprio la parte centrale, quella dove c'è il ristorante, mutando di nuovo il layout del campo di battaglia. Dragon's Teeth ci è piaciuto. La sua impostazione dedicata alla fanteria non è estrema e lascia anche un pò di spazio ai veicoli, ma soprattutto offre su tutti i campi di battaglia un level design mai banale, ricco di possibilità "tattiche" e impreziosito anche da un discreto uso del Levolution. I contenuti oltre le mappe ci sono come al solito, una nuova ed efficace modalità di gioco, nuove armi, assegnazioni e gadget, mancano nuovi veicoli, ma non sembra essere un qualcosa per cui stracciarsi le vesti. Ci piace sottolineare anche come a livello artistico gli sviluppatori abbiano fatto un bel lavoro nel caratterizzare al meglio le mappe, soprattutto Propaganda, una realistica rappresentazione delle brutture della Corea del Nord.
Conclusioni
PRO
- Level e art design di gran classe
- Chain Link funziona
- Levolution interessante...
CONTRO
- Senza Premium il costo è salato come al solito
- Non ci sono nuovi mezzi
- ...ma non implementato estensivamente in tutte le mappe