Gli indie si possono permettere di esplorare realtà spesso precluse ai titoli più commerciali, dovendo puntare su giochi rodati che riscontrano il favore del pubblico. Per questo molti di loro si assumono il ruolo di apripista per i fratelli maggiori, con idee che magari in futuro potrebbero essere sviluppate in maniera differente. Ed Heavy Bullets è un prodotto che sa certamente come assumersi certi rischi...
Heavy Bullets è un titolo rischioso, sì, ma anche molto interessante
Mondi bidimensionali... in 3D
Assumere droghe è una pratica dannosa per il nostro corpo (e il nostro cervello), ma non lo è di meno correre a duecento chilometri orari su strade montane o tuffarsi da una torre alta un centinaio di metri per atterrare su un carro di fieno.
Il bello dei videogiochi è proprio la possibilità di simulare, o almeno restituire parte delle potenziali emozioni, che la stessa esperienza potrebbe darvi se la viveste nel mondo reale. Heavy Bullets, per sua natura o per derivazione indiretta dall'aver passato del tempo in sua compagnia, si propone il difficile compito di dare al giocatore le stesse allucinazioni di un trip di LSD. Il risultato è lo stesso che osservare un videogame a sedici colori su un 286, ovvero vedere colori primari al neon che ammantano le scarne texture delle pareti di gioco, calpestare un terreno spigoloso, irto di figure geometriche improbabili, affrontare letali pericoli ed avanzare su un sentiero incerto. Restando sul tema della grafica, stupisce come l'impostazione dei dettagli al massimo livello crei talvolta leggeri cali di frame rate o saltuari freeze dell'immagine della durata di pochissimi istanti.
Il sogno distopico di Callaghan
Quando inizierete una partita vi ritroverete, armati di un revolver, in un labirinto cosparso di fiori pseudo tropicali e circondati da alte pareti che impediscono di vedere oltre. Lo scopo è semplice: esplorare la zona, eliminare le minacce ostili, raccogliere le monete e trovare le porte scorrevoli che consentono di passare da un'area all'altra, fino a quando non scoverete una botola che vi permetterà di raggiungere il livello successivo. Detto così sembra fin troppo banale, ma vi possiamo garantire che la morte vi assalirà quasi più rapidamente di una partita a Ghouls' n Ghosts, in quanto un singolo attacco nemico può segnare un repentino, e prematuro per la nostra abitudine videoludica, Game Over. Una volta abituati a lasciarci le penne, imparerete che muoversi in questo ambiente di nonsense botanico, può anche essere fatto, benché con le dovute attenzioni. Dalla seconda partita scoprirete che il titolo in questione genera livelli proceduralmente, così che non possiate nemmeno permettervi di far tesoro dei precedenti passi falsi, come siete abituati a fare nella serie Demon's/Dark Souls.
Le minacce, a cui accennavo, sono costituite generalmente da letali serpenti nascosti tra la vegetazione, canidi affamati che ricordano i Categnacci di Super Mario e i robot che sparano raggi laser fastidiosamente infidi nell'accelerare la vostra dipartita. Ciascuno di loro sarà offensivo nei vostri confronti in modo diverso: i serpenti attenderanno che vi avviciniate per morsicarvi, finendo anche per avvelenarvi, gli affamati addentatori correranno verso di voi molto rapidamente, mentre i robot saranno immobili, ma colpiranno da lunghe distanze. Tutti questi avversari possono essere abbattuti con un singolo colpo di pistola, ma nel caso dei robot si deve cercare una specie di centralina posta nei paraggi, il che comporta di esporsi al potenziale fuoco nemico per terminare il deprecabile avversario. Ogni attacco subito ridurrà interamente o parzialmente uno dei vostri tre cuori a disposizione. Nel caso dei serpenti potreste anche essere avvelenati, e subire una perdita di vita progressiva. In vostro soccorso potrete sfruttare l' equipaggiamento a disposizione che vi renderà, più o meno, in grado di resistere il più possibile, o almeno tentare di raggiungere il passaggio successivo. Ciascuno dei nemici potrà essere eliminato da un colpo preciso sparato dal fido revolver. I suoi proiettili magnetici, dopo aver colpito un bersaglio, rimbalzano nella zona circostante, fino a quando non sarete sufficientemente vicini da poterli fisicamente risucchiare nella vostra arma. Qualora il "piombo" finisse, per avere avuto il grilletto troppo facile, si avrà come conseguenza quella di essere in balia delle fauna, biologico o robotica che sia. In extremis potreste sfruttare altri elementi, come mine o bombe da piazzare, ricordandovi però che, senza la vostra arma primaria, sarete comunque "nudi". Le pozioni potranno curare l'avvelenamento, ma nel vostro inventario potrete portare o bombe o pozioni, per questo dovrete fare una scelta precisa e, se vogliamo, leggermente tattica. Sia calpestando l'erba che eliminando i nemici potrete guadagnare preziose monete, da spendere nei distributori automatici posti lungo il percorso. Questi ultimi rilasceranno a caro prezzo tutti gli elementi di cura ed equipaggiamento che sarete costretti ad investire nel corso della missione principale. A corollario di quanto scritto sopra, ricordiamo che il titolo in questione, lungo gli otto livelli a disposizione, vi regalerà le Steam Cards come premio per la pazienza che avrete dimostrato.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore Intel Core i7 3770K
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 680
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore 2.0 GHz Intel Core 2 Duo
- 2 GB RAM
- 300 MB di spazio su disco
Conclusioni
Di certo non piacerà ai deboli di cuore o a chi si aspetta un gioco tradizionale, perchè Heavy Bullets esce letteralmente dagli schemi. Il suo concept da "morte immediata" ricalca da vicino quello dei cabinati anni '90, mentre lo stile grafico essenziale risulta piacevolmente fuori dagli standard; il mix di questi aspetti si concretizza in un prodotto non privo di difetti, ma abbastanza intelligente ed impegnativo da regalare qualche ora in sua compagnia, giusto per prendersi una pausa da altri titoli più seriosi.
PRO
- Idea originale
- Se saprete resistere, la longevità è garantita
- Gira addirittura su Windows XP
- Impegnativo trial and error...
CONTRO
- ...sebbene il rischio frustrazione sia dietro l'angolo
- Peccato per i cali di frame rate con impostazioni grafiche al massimo
- Prezzo eccessivo