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Eroi dei due mondi

La serie Activision cambia genere in questa ultima uscita mobile

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   29/11/2014
Call of Duty: Heroes
Call of Duty: Heroes
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Nonostante l'esperimento decisamente riuscito di commistione tra azione in prima persona e pianificazione tattica di Call of Duty: Strike Team dello scorso anno, Activision ha deciso di cambiare le carte in tavola per l'ultimo titolo mobile dedicato al suo franchise di punta. Togliendo definitivamente le armi dalle mani del giocatore, infatti, il qui presente Call of Duty: Heroes si dedica alla pura strategia, offrendo un gameplay senz'altro inedito per la serie.

Ripartire dalle basi

Anziché tentare soluzioni innovative, Call of Duty: Heroes segue la facile strada dell'emulazione, prendendo come esempio quel Clash of Clans che da mesi sta facendo veri e propri sfaceli sul mercato mobile. L'idea, seppur discutibile dal punto di vista strettamente creativo, è tutt'altro che sbagliata a livello concettuale: unire uno dei marchi più conosciuti del mondo videoludico con il sistema di gioco di maggior successo del momento su smartphone e tablet è una mossa che qualunque software house assennata tenterebbe di effettuare.

Eroi dei due mondi

Activision ha affrontato l'impegno con serietà, tentando di veicolare in Call of Duty: Heroes tutti quegli elementi che hanno fatto il successo del blockbuster sviluppato da Supercell. Il titolo si configura dunque come uno strategico che pone grande enfasi nei processi di costruzione e amministrazione della propria base: sfruttando le due risorse principali (oro e petrolio) l'utente è continuamente spronato a espandere il suo quartier generale con nuovi edifici e fortificazioni o a potenziare le strutture già esistenti per renderle più efficienti. C'è poi un'immancabile fase di combattimento nella quale si schierano sul campo le unità debitamente addestrate per tentare di distruggere una base nemica, operazione che si può compiere sia nella modalità campagna sia cercando online l'avamposto di un altro giocatore umano. In un'architettura ludica fondamentalmente indistinguibile da quella di Clash of Clans, Call of Duty: Heroes aggiunge il suo tocco personale in quello che è il ruolo degli eroi: si tratta di personaggi celebri della saga (Price, Soap, Harper e altri ancora) che è possibile arruolare nel corso del gioco e schierare in battaglia per godere delle loro abilità speciali.

Call of Duty: Heroes evita qualunque rischio e si limita a essere un buon clone di Clash of Clans

Come spesso accade nelle operazioni di copia e incolla, Call of Duty: Heroes è molto abile nel replicare i pregi della sua fonte di ispirazione ma altrettanto solerte nel riprodurne gli stessi identici difetti. Le maggiori criticità di Clash of Clans sono dunque presenti anche nel prodotto Activision, a cominciare dalla fondamentale debolezza delle fasi di combattimento, dato che le truppe non possono essere indirizzate verso un obiettivo specifico ma attaccano semplicemente il primo bersaglio che incontrano sul loro cammino. Anche Call of Duty: Heroes soffre poi di un'incidenza molto pesante dei conti alla rovescia che scandiscono l'esecuzione di determinate azioni: basta poco perché si arrivi al punto in cui praticamente ogni cosa richieda all'utente l'attesa di parecchi minuti (se non addirittura ore) per essere completata, spalancando la strada agli immancabili acquisti in-app.

Eroi dei due mondi

Oltre a pacchetti di valuta virtuale e e scudi per proteggersi dagli attacchi di altri utenti, il negozio del gioco offre anche dosi di Celerium, risorsa indispensabile per acquistare certi elementi e soprattutto per completare immediatamente i processi. Per tutti questi motivi, proseguire senza spendere nulla diventa un'impresa piuttosto ardua - e di sicuro ben poco divertente - che solo i giocatori con una pazienza superiore alla media potrebbero sostenere. Un altro aspetto che non convince del tutto è la sovrabbondanza di informazioni, menu, punti, statistiche e parametri vari di cui l'utente deve tener conto, cosa che rende il gameplay un po' meno immediato e fluido di quanto dovrebbe essere. Perlomeno, Call of Duty: Heroes si difende bene sotto il profilo tecnico, aspetto nel quale effettivamente Activision si è dimostrata sempre all'altezza anche in ambito mobile: la grafica interamente poligonale del prodotto brilla in special modo per la cura nei dettagli di strutture, unità ed elementi di contorno, ma qualche bella chicca visiva arriva anche durante l'esecuzione delle mosse speciali degli eroi, spesso genuinamente spettacolari.

Conclusioni

Versione testata iPhone 5S (1.1.1)
Digital Delivery App Store, Google Play, Windows Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (15)
1.8
Il tuo voto

Call of Duty: Heroes non ha certo l'ambizione di rivoluzionare il genere degli strategici su dispositivi mobile, e partendo da questi presupposti il prodotto Activision difficilmente può essere disprezzato: tecnicamente valido e dotato di tutti elementi ludici del caso, il gioco si ispira chiaramente a Clash of Clans, riproponendo pregi e difetti della formula portata al successo dal titolo Supercell. Un clone ben fatto insomma - con qualche piccola chicca dedicata ai fan della saga militaresca - che però non fa compiere nemmeno un passo in avanti ad una formula di certo non impeccabile.

PRO

  • Formula super collaudata
  • Tecnicamente valido
  • Sa essere anche piuttosto profondo

CONTRO

  • È "solo" un clone di Clash of Clans
  • Confusionario sotto certi aspetti
  • Difficile andare avanti senza spendere