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Scegliere non è mai facile

Stufi delle avventure dove la possibilità di scelta è solo apparente? Arriva Dyscourse!

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   09/04/2015

Immaginate di avere un'ambientazione alla Lost, unita a quella che almeno all'apparenza è un'impostazione di gioco simile a quella di The Walking Dead e delle altre avventure targate Telltale Games. A questo mix unite una possibilità realmente tangibile di influenzare gli eventi con le vostre azioni e riuscirete ad andare vicini a ottenere quella che è l'essenza di Dyscourse, avventura realizzata da Owlchemy Labs disponibile da qualche giorno su Steam. Finanziata a fine 2013 tramite Kickstarter con 44.000 dollari e rotti a fronte dei 40.000 richiesti, l'avventura mette il giocatore al centro di una vicenda legata in modo indissolubile all'aspetto più emotivo dell'esperienza videoludica, attraverso la caratteristica principale rappresentata da un rapporto tra causa ed effetto meno artificioso rispetto alla produzione Telltale, che si traduce prima di tutto in una possibilità di arrivare a finali diversi, ma anche di vivere e rivivere una storia che è in buona parte differente in occasione di ogni nuova partita. Delle premesse sicuramente intriganti, accompagnate da uno stile tecnico particolare ma interessante, che ha contribuito a spingerci ad andare sull'isola di Dyscourse per scoprire che cosa ci riserva questa nuova produzione indipendente.

Fino a che punto siete pronti a spingervi pur di salvarvi? Dyscourse vi mette alla prova!

Piacere, mi chiamo Rita

Scegliere non è mai facile

In Dyscourse siamo chiamati a vestire i panni di Rita, una barista con un ottimo curriculum di studi che si ritrova coinvolta in un incidente aereo, in seguito al quale finisce naufraga su un'isola deserta. Aggirandosi tra le macerie del velivolo, la protagonista viene immediatamente in contatto con gli altri passeggeri rimasti illesi, insieme ai quali dovrà naturalmente garantirsi la sopravvivenza, provando contemporaneamente a fare in modo che eventuali soccorsi nei paraggi possano accorgersi della presenza di chi è scampato allo schianto. I personaggi che andremo a conoscere comprendono una coppia sul punto del divorzio, un videogiocatore con evidenti problemi di distacco dalla realtà, uno stacanovista piuttosto depresso e un complottista schizofrenico: tutti tipi abbastanza particolari dobbiamo dire, nei cui confronti si finisce comunque per provare empatia in una situazione estrema come quella proposta da Dyscourse. Dal punto di vista della caratterizzazione non c'è granché da obiettare, anche se in alcuni frangenti certi personaggi in particolare finiscono per diventare un po' troppo delle caricature di loro stessi, deviando dalla solennità di alcuni attimi. Si tratta però di una scelta che sembra sposarsi con la filosofia che sta dietro all'intera storia, all'interno della quale si vivono attimi anche drammatici dove può addirittura scapparci il morto, preceduti e seguiti da situazioni in cui invece si finisce per ridere in modo convinto.

Riavvolgimento rapido

La trama di Dyscourse, come avete già letto, non brilla in partenza per la sua originalità, ma riesce comunque a farsi seguire grazie ai numerosi dettagli che la compongono, attraverso i circa dieci giorni che i naufraghi passano sull'isola: tradotti in tempo reale, stiamo parlando di poco più di un'ora di gioco.

Scegliere non è mai facile

Se il tempo per la singola partita vi sembra breve, e senza dubbio lo è, va fatta una precisazione: da un lato l'avventura va a chiudersi in modo decisamente affrettato, dall'altro c'è da considerare che Dyscourse rappresenta un caso piuttosto unico, in cui le azioni e le decisioni del giocatore finiscono per influenzare pesantemente l'evolversi della faccenda. Probabile quindi che coi mezzi a disposizione di Owlchemy Labs questo è quanto sia stato possibile realizzare per evitare d'ingarbugliarsi troppo tra le diramazioni offerte, puntando in modo deciso sulla rigiocabilità. I finali esplorabili sono essenzialmente tre, ma i vari dettagli modificabili rendono sicuramente appetibile l'idea di ricominciare tutto daccapo, fosse anche solo per vedere come può diramarsi la storia in un punto in cui la nostra scelta è stata più combattuta che altrove. Tra attacchi di animali selvatici, morsi della fame, cannibalismo e classiche situazioni in cui è possibile salvare una persona in meno di quante ce ne sono con noi, vi assicuriamo che attimi del genere non mancheranno, spingendovi quindi a tornare indietro almeno una volta, se non di più.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 8.1
  • CPU: Intel i7 920 2,66GHz @ 3,60 GHz
  • RAM: 8GB
  • Scheda video: GeForce GTX 970

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP
  • CPU: Non specificato
  • RAM: 2GB
  • Scheda video: Non specificato
  • Hard disk: 600 GB liberi

Avventura con stile

Per quanto riguarda le meccaniche nude e crude, Dyscourse può essere classificato come un'avventura punta e clicca, anche se in realtà gli enigmi che un tempo contraddistinguevano queste ultime sono praticamente ridotti all'osso.

Scegliere non è mai facile

Per quanto riguarda le scelte effettuabili dal giocatore, a seconda della gravità della situazione viene proposto un conto alla rovescia entro il quale prendere la propria decisione, come già visto in altri lidi. Dal punto di vista tecnico, invece, salta immediatamente all'occhio il tipo di disegno che Owlchemy Labs ha voluto dare alla propria creatura, vicino a quello dei cartoni animati ma con qualche "spigolosità" che rende nel complesso lo stile davvero unico. Per quanto ci riguarda quello che possiamo dire è che nell'economia del gioco anche l'aspetto grafico fa pienamente il suo lavoro. Ottimo anche l'accompagnamento sonoro, dove troviamo una specie di parlato che è in realtà un bisbigliare cose senza senso tra i personaggi. Inutile dire che salvo traduzioni amatoriali l'italiano non è contemplato, per cui per godere a pieno dei dialoghi e delle descrizioni bisogna avere a che fare con l'inglese.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Dyscourse è un gioco interessante, che coi suoi pregi e i suoi difetti dimostra di meritare comunque un'ampia sufficienza. Gli amanti dei punta e clicca, ma soprattutto del'autentico rapporto causa-effetto che questo gioco propone, saranno maggiormente disposti a perdonare la breve durata della singola partita, lasciandosi coinvolgere in altre sessioni per scoprire nuovi elementi persi in precedenza nelle biforcazioni della trama. Se invece l'idea di "ritornare sull'isola" (Jack di Lost docet) non vi entusiasma particolarmente, troverete comunque un'avventura interessante nel brevissimo periodo, ma col pericolo di rimanere inesorabilmente a bocca asciutta una volta passata l'ora necessaria per portarla a termine.

PRO

  • Ottimo design artistico
  • Causa ed effetto mai così autentici
  • Cupo e divertente allo stesso tempo

CONTRO

  • Singola partita molto breve
  • "Enigmi" davvero semplici
  • Può mettere a disagio