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Guns, Gore & Cannoli, recensione

Dolci, zombie e topi mannari nel nuovo sparatutto indie di Crazy Monkey

RECENSIONE di Marco Perri   —   06/05/2015

Viva l'onestà: Crazy Monkey Studios non si nasconde dietro un velo d'ipocrisia e parte delle tre righe che compongono la loro presentazione è dedicata proprio all'ammissione sincera di utilizzo di idee e concetti di game design del passato, già esistenti e consolidati. Non che avessimo bisogno di un promemoria, ma il segno del tempo che passa è anche il notare come dal primo Metal Slug siano passati quasi venti anni e la freschezza del genere a due dimensioni - lo ribadiamo - non scema mai. È proprio al mostro sacro di SNK che i belgi si ispirano, pescando in un calderone mediatico che spazia dal videogioco al cinema alla musica jazz, con un tratto da comic novel che pennella un quadro piuttosto bizzarro. Guns, Gore & Cannoli è uno sparatutto bidimensionale nella più pura accezione del termine e come tale non si vergogna di inviare continuamente sullo schermo nemici e pericoli che ostacolino il passaggio: boss e piccole leve da azionare stemperano un'azione spesso frenetica, tentando di chiudere con il gameplay i compartimenti stagni cui si affida la narrazione del prodotto.

Sana azione 2D e tanta devastazione splatter per un shooter vecchio stampo, che però dura troppo poco!

Cannoli?

Guarda caso, Vinnie arriva in città proprio nel bel mezzo di un'apocalisse zombie, con a supporto una pistola e un lavoro da portare a termine per un boss mafioso. Il ritmo che alterna eventi a fasi ludiche è intelligente, riuscendo a trasportare di zona in zona divertendo e spruzzando la giusta strategia nello spingere il giocatore a gestire l'armamentario nella maniera più adatta alla situazione. Sono molti gli attrezzi bellici che troverete nel vostro avanzare ma difficilmente ne userete qualcuno prima della seconda metà.

Guns, Gore & Cannoli, recensione

Stiamo per forza parlando del livello di difficoltà standard, il quale ci mette del suo per impegnare in determinati frangenti nel finale ma le situazioni in cui dovrete sfruttare realmente l'arsenale sono piuttosto sporadiche. Considerando una longevità decisamente bassa - il nostro primo playthrough è durato poco più di tre ore - è un peccato notare come la cura riposta nel fornire armi sia vana per una bella parte dell'avventura. Ma i belgi uno shooter leggero volevano fare e ci sono riusciti con estrema dignità: la struttura di gameplay si fonda sulla corretta gestione dei proiettili a disposizione e relativi tempi di ricarica, con buona parte del peso ludico affidato alla bravura nell'impiegare il minor numero di bozzoli possibile mirando alla testa invece che al corpo dei nemici. In questo caso, però, l'impossibilità di comandare l'angolazione dello sparo rende spesso molto legnoso colpire i punti nevralgici, con un conseguente - ma molto limitato - senso di frustrazione derivante dal mancato incrocio balistico tra salto e colpo in linea retta. Niente di deprimente, magari lo inseriranno con calma in fase post-vendita.

Spara e impara

Crazy Monkey rende fede al proprio nome consegnando un titolo che inserisce nel marasma a schermo un manipolo di trame, personaggi, comprimari e ambienti leggero ma stimolante, con bozzetti che sembrano uscire da una fusione demenziale tra Il Padrino e The Walking Dead, il tutto accompagnato da un piano jazz in sottofondo che si sposa alla perfezione con l'azione splatter in campo. Guns, Gore & Cannoli non inserisce nulla di nuovo: l'insieme degli elementi convince nella sua totalità, evitando di addossare a qualche guizzo di game design la riuscita del progetto.

Guns, Gore & Cannoli, recensione

Certo, i boss non sono epici come il capolavoro SNK cui il gioco si ispira e qualche banalità di platforming porta in basso l'asticella della soddisfazione "trial & error", ma tutto sommato il character design stempera bene una riproposizione dei nemici che alla lunga può risultare non tanto noiosa quanto già acquisita nei pattern e quindi più facilmente digeribile, risultando in un avanzamento che trova nell'effettivo numero di nemici in contemporanea l'unico vero ostacolo. Considerando una mancanza di rigiocabilità a meno di non volersi cimentare con difficoltà crescenti e la presenza di un multiplayer in locale fino a quattro giocatori, possiamo confermarvi a cuor leggero quanto l'avventura di Vinnie Cannoli sia studiata per un'utenza console e dunque da giocare con il pad. Ah, non aspettate magari di trovare collezionabili che vi costringano a tornare sui vostri passi, non ve ne sono: l'avanzamento taglia fuori intere sezioni non più esplorabili nella sessione vigente, quindi se per qualche motivo vi siete affezionati a un determinato schema potrete rigiocarvelo quanto vorrete solo tornando al menù e selezionandolo dall'elenco.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 9.90 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (11)
7.1
Il tuo voto

Breve, fresco e divertente, Guns Gore & Cannoli colpisce il centro della propria ambizione proponendo un'avventura piacevole da giocare a mente sgombra, impegnata solo a devastare quanto presente a schermo. Il problema è che il titolo è praticamente solo questo: non c'è nulla di più dell'azione shooting né contenuti extra ad arricchirne il pacchetto. Completandosi in circa tre ore, ogni giocatore sarà sicuramente portato a rivivere l'esperienza a difficoltà crescenti, ben consapevole però che ormai la salsa quella è e tale rimane. Se avete dieci euro da spendere, la fatica di Crazy Monkey saprà farvi tornare per qualche ora ai fasti degli sparatutto degli anni '90. Semplicemente, non aspettatevi nulla di più, ecco.

PRO

  • Tanta azione
  • Comparto artistico riuscito
  • Divertente e veloce...

CONTRO

  • ...ma molto corto
  • Salto e sparo in linea retta
  • No extra nè collezionabili