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Uccelli di Rovio

Il blockbuster mobile per eccellenza torna con un sequel propriamente detto, in grado di alzare l'asticella

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   04/08/2015

Che Angry Birds 2 non sia effettivamente il secondo episodio della serie Rovio è chiaro ed evidente, data la quantità di titoli appartenenti al brand principale (per non parlare degli spin-off) usciti nel corso degli ultimi anni sui dispositivi mobile.

Uccelli di Rovio
Uccelli di Rovio

Tuttavia basta cimentarsi pochi minuti con il gioco per capire che la nomenclatura in questo caso è assolutamente corretta, e che ci troviamo a tutti gli effetti di fronte a ciò che dovrebbe essere davvero un sequel: un'evoluzione del concetto originale, un prodotto in grado di arricchire l'esperienza pur senza snaturarla né tanto meno rivoluzionarla, andando a migliorarne gli aspetti ma rimanendo nel solco tracciato all'esordio. Il know-how maturato da Rovio (e dai suoi ormai numerosi studi esterni) con altri progetti videoludici, con il merchandising e soprattutto con i cartoni animati, ha contribuito in modo sostanziale a portare il franchise a un livello qualitativo inedito, che probabilmente non ha concorrenti su App Store e Google Play per quella che è la bellezza e la quantità delle animazioni dei personaggi (incastonate nel quadro generale di una grafica eccellente), l'attenzione ai più piccoli dettagli, il rinnovato piglio strategico del gameplay e la struttura arricchita dei livelli. A ciò si aggiunge, però, un approccio freemium abbastanza limitante, fattore questo a cui i fan della serie non erano abituati. Le cinque vite a nostra disposizione si ricaricano infatti a un ritmo molto lento, una all'ora, e il costo esorbitante dei "continua" e degli incantesimi (ci arriviamo fra poco) rappresenta un evidente ostacolo alla progressione. Certo, è anche vero che questo tipo di soluzione premia in modo evidente la bravura del giocatore che riesce a piazzare gli "strike", vale a dire distruggere le strutture dei soliti maialini verdi con un singolo colpo, cogliendo l'utilità di elementi posti all'interno degli scenari che, una volta "stimolati", possono fare per noi il lavoro sporco e tirare giù la base di turno con un trionfo di tavole che volano, casse che esplodono e gli stessi nemici che finiscono per "spalmarsi" sullo schermo.

Angry Birds 2 è un sequel vero, un titolo di straordinario valore... peccato per l'approccio freemium

Trider G7! Uccello di fuoco!

I presupposti di Angry Birds 2, come sottolineato in apertura, sono quelli di sempre: i maialini hanno rubato delle uova e gli uccelli si sono lanciati ancora una volta all'inseguimento, arrabbiati come non mai. Ai ben noti Red, Chuck, i Blues, Matilda, Bomb e l'enorme Terence si aggiunge in questo capitolo Silver, un volatile in grado di cadere in picchiata a comando, tracciando una linea perpendicolare alla traiettoria per colpire obiettivi altrimenti fuori portata.

Uccelli di Rovio
Uccelli di Rovio

Il potere di Silver si colloca nell'ottica di un repertorio che viene valorizzato in modo particolare in questo sequel: il "soffio" di Red può spingere costruzioni molto alte per farle crollare su altre postazioni dei maiali, lo scatto di Chuck si rivela particolarmente efficace contro le pareti di legno, mentre lo "sdoppiamento" dei Blues si rivela devastante contro le superfici di ghiaccio, e così via. Si tratta di fattori che assumono un ruolo man mano più determinante all'interno della lunga campagna, composta al momento da nove zone, per un totale di ben duecentoquaranta livelli. Quanto al rinnovato piglio strategico del gameplay, a cui abbiamo accennato in precedenza, esso si manifesta appunto nell'obbligo di gestire al meglio il proprio roster di uccelli, sfruttandone le capacità per mettere a segno degli "strike" e conservando le unità che riteniamo necessarie per affrontare le fasi successive di ogni missione. Fra le novità di Angry Birds 2 spicca infatti la struttura "episodica" dei livelli, divisi in due, tre o più porzioni che però bisogna completare contando solo sulla dotazione iniziale di personaggi, anche se giocare bene le proprie carte e scatenare l'inferno consente di far salire l'indicatore del punteggio in alto a destra e ottenere importanti lanci extra. C'è stata inoltre l'adozione di un sistema che randomizza i componenti dello scenario, offrendo una sfida differente a ogni nuovo tentativo, a tutto vantaggio della varietà. Infine, oltre alla campagna trova posto nel pacchetto una modalità torneo in cui ci viene chiesto, nell'ottica di competizioni sempre più difficili, di arrivare il più lontano possibile in una sequenza di stage e confrontare il nostro punteggio con gli altri partecipanti per ottenere dei premi.

Bigger, badder, birdier

I boss fight (sì, ci sono anche quelli!) interpretano al meglio la filosofia "a sezioni" di cui abbiamo parlato, imponendoci di arrivare allo scontro con i comandanti con ancora qualche cartuccia da sparare, nel tentativo di arrecargli il danno necessario o farli cadere giù dalle piattaforme su cui si trovano.

Uccelli di Rovio

E quando non ci si riesce? Si incorre naturalmente nel game over, con la possibilità (temporizzata nell'arco della giornata) di guardare brevi trailer pubblicitari per poter continuare la partita, ottenere una vita o una semplice carta in più. Implicazioni freemium che, come detto in apertura, appaiono però molto più vincolanti del solito e si legano a doppio filo all'uso degli incantesimi, mosse speciali che possono con facilità cambiare le sorti di uno scontro. Essere costretti a fermarsi per il pur momentaneo esaurimento delle vite e la mancanza di smeraldi (la valuta pregiata del gioco) risulta inevitabilmente frustrante, dunque l'impostazione scelta da Rovio premia sì la bravura ma al contempo pone un vero e proprio argine ai nostri progressi. Probabilmente gli utenti meno esperti con la serie soffriranno in modo particolare tale scelta, che finisce per tarpare le ali (è proprio il caso di dirlo) a una produzione altrimenti irreprensibile, entusiasmante per cura nella realizzazione e attenzione ai dettagli, impegnativa e duratura. La speranza è che gli sviluppatori si rendano conto di aver puntato in modo un po' troppo spregiudicato sulla monetizzazione e decidano di alleggerire l'esperienza in tal senso con i prossimi, immancabili aggiornamenti.

Conclusioni

Versione testata iPhone (2.0.1)
Digital Delivery App Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.0
Lettori (20)
6.2
Il tuo voto

Angry Birds 2 è un vero e proprio sequel per il blockbuster Rovio, non una mera rivisitazione né uno spin-off. Si tratta di un titolo qualitativamente straordinario, curato in modo maniacale dal punto di vista tecnico ma capace anche di mettere sul tavolo uno spessore strategico inedito, che attinge alle peculiarità degli uccelli e dei materiali per spingerci a ragionare, trovare il "punto debole" di ogni scenario e risolverlo possibilmente con un sol colpo, per poi procedere alla fase successiva. Il risultato riesce nell'arduo compito di apparire fresco e coinvolgente anche per chi ha passato decine di ore con i vari episodi della serie, ma viene purtroppo appesantito da un approccio freemium limitante.

PRO

  • Straordinaria realizzazione tecnica
  • Gameplay arricchito e rinfrescato
  • Lungo, sfaccettato e impegnativo...

CONTRO

  • ...ma il modello freemium è piuttosto limitante