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Windows 10: la recensione

Il nostro parere sull'ultima release di Windows

RECENSIONE di Luka Sanzin   —   12/08/2015

I grossi cambiamenti, com'è noto, rischiano sempre di creare un po' di scompiglio fra coloro che sono gli utilizzatori del prodotto oggetto di revisione e Microsoft deve aver imparato la lezione in questo caso, dopo il disastroso rollout di Windows 8 che è subito diventato bersaglio di critiche feroci più o meno giustificate. Nonostante la correzione in corsa con la patch 8.1, che ha migliorato sensibilmente il sistema sotto molteplici aspetti, la situazione è diventata irrecuperabile e ha inanellato una serie di eventi che sono culminati con il rilascio di Windows 10. Fra coloro che hanno il merito di aver dato una svolta concreta all'azienda, un riconoscimento speciale va al nuovo CEO, Satya Nadella, che in un solo anno e mezzo è riuscito a indirizzare il colosso verso lidi migliori, grazie ad una visione per il futuro sicuramente più concreta di quella immaginata da Ballmer. Molteplici le novità presentate ma quella che spicca è il rilascio dell'ultima versione del proprio sistema operativo, punto di partenza sul qualche costruire tutto quello che verrà successivamente creato dalla casa di Redmond.

Finalmente Microsoft mette tutti d'accordo con l'uscita di Windows 10

Start me up

Windows 10: la recensione

A grande richiesta ha fatto il suo ritorno il menu Start, presente come sempre nell'angolo inferiore dello schermo e pronto a compiacere tutti coloro che hanno protestato così ferocemente dopo il drastico mutamento subito col rilascio di Win 8. Non si tratta, comunque, di un elemento preso pari pari da Windows 7, bensì di un redesign che combina gli aspetti migliori delle precedenti versioni con applicazioni classiche e Metro, che si trovano ora fianco a fianco e non più separate. Sulla sinistra sono posizionate alcune delle app più usate, sotto le quali sono presenti i classici tasti per vedere tutto ciò che è stato installato, spegnere il PC o accedere a Esplora Risorse, mentre la parte destra è dedicata ai live tile ereditati da 8 e in generale a tutte quelle applicazioni che vengono utilizzate di più. Per i nostalgici vi è la possibilità di visualizzare il menu a tutto schermo o comunque viene offerta l'opzione di ridimensionarlo a piacimento. Tutto sommato l'approccio intrapreso ha dato i suoi frutti e per quanto riguarda questo aspetto non ci sono particolari lamentele, anche se crediamo si debba dare all'utente la possibilità di ridimensionare il menu ed eliminare del tutto la parte destra, mantenendo soltanto quella a sinistra.

Cortana

La seconda novità più in evidenza è l'introduzione dell'assistente personale Cortana, presente di default sulla barra delle applicazioni, subito sulla destra dell'icona Windows con una piccola barra che ci permette di effettuare ricerche locali sul PC, sul web o di utilizzare i comandi vocali per eseguire un bel po' di azioni. Le informazioni vengono presentate sotto forma di schede in modo del tutto simile a come funziona Google Now e le similitudini non si fermano soltanto sotto questo aspetto: allo stesso modo del competitor made in Mountain View, vi sono alcune informazioni che vengono visualizzate in base al luogo in cui ci troviamo, come ad esempio il meteo e il traffico, gli appuntamenti giornalieri e le notizie personalizzate in base agli interessi. Inoltre è possibile impostare dei promemoria semplicemente dettando a voce oppure utilizzando direttamente la tastiera. Sono tutte funzioni molto interessanti che però alla lunga non risultano incisive nell'utilizzo quotidiano, allo stesso modo di Siri e tutti gli altri assistenti vocali, che il più delle volte sono soltanto feature ancora troppo acerbe per poter definirsi realmente utili. Nonostante ciò i margini di miglioramento ci sono e se Microsoft riuscisse a perfezionare Cortana in modo da renderla più di una semplice casella per trovare velocemente i nostri file, potrebbe diventare una funzione indispensabile sotto molteplici punti di vista.

Windows 10: la recensione

Dimenticate, invece, gli "hot corner" adottati con Windows 8 per accedere alle impostazioni dato che sono stati rimossi del tutto e rimpiazzati da alcune scelte di design decisamente migliori. Innanzitutto sulla parte destra dello schermo è stato aggiunto un centro notifiche in cui vengono posizionate pure le scorciatoie per alcune funzioni come il wi-fi o il bluetooth, mentre con uno swipe dalla sinistra dello schermo - ovviamente su dispositivi dotati di touch screen - si può accedere alla nuova funzione denominata Task View che altro non è che la versione in salsa Windows di Mission Control sul Mac. La si può lanciare anche tramite un pulsante posto sulla taskbar e permette di vedere in una sola schermata tutte le applicazioni aperte, in modo da avere una vista d'insieme su quello che ci serve. Inoltre è stata aggiunta la possibilità di utilizzare desktop virtuali così da organizzare al meglio lo spazio d lavoro, con la possibilità di avere un desktop per le applicazioni lavorative e quelle dedicate al gaming. Il multitasking è stato un'area su cui gli sviluppatori hanno lavorato molto, affinando la funzione Snap che permette ora di porre fino a quattro finestre aperte sullo schermo, una per ogni angolo. Per coloro dotati di display dalle dimensioni generose, è un plus non da poco che semplifica di molto il lavoro, permettendo di gestire la posta elettronica e modificare un qualsiasi file Office da inviare via email con semplicità. L'interfaccia in generale è stata sensibilmente migliorata con elementi minimal che presentano sfocature, trasparenze e possono cambiare colore in base allo sfondo, optando per la tonalità dominante dell'immagine. Nonostante ciò il tema rimane sempre riconoscibile per chi ha usato un qualsiasi Windows dal 95 in poi e difficilmente ci si perde nei vari menu di impostazioni. Tutto ha un'aria vagamente familiare e nonostante tutte le nuove funzioni, il redesign è stato drastico ma in linea con i paradigmi del passato.

The Edge of glory

Addio Internet Explorer, dopo molti anni di giustificati insulti finalmente te ne sei andato in pensione con disonore e il tuo nome verrà ricordato per sempre con disprezzo; benvenuto Microsoft Edge. Finalmente in casa Redmond hanno creato un browser snello e performante che non crea dolorose ulcere soltanto a sentirne il nome, anche se purtroppo - va detto - non è oro tutto ciò che luccica. In primis si vede che il progetto, prima conosciuto col nome di project Spartan, è ancora acerbo sotto molteplici punti di vista, dato che Microsoft si è concentrata nel creare da zero un prodotto che sia innanzitutto utilizzabile.

Windows 10: la recensione

Mancano alcune funzioni che oramai sono presenti di default in ogni browser moderno: supporto per le estensioni, gestione avanzata dei preferiti e impossibilità di specificare la cartella di destinazione dei download, sono soltanto alcune delle lacune attualmente presenti, che si spera vengano indirizzate il prima possibile. Nonostante ciò l'aspetto più importante è il rendering delle pagine web e sotto questo profilo Edge si comporta egregiamente e risulta snello e veloce, anche se può capitare a volte di imbattersi in situazioni in cui elementi non sono caricati correttamente o perfino la pagina non viene visualizzata del tutto. A questo punto il panico prende il sopravvento quando, in alcuni casi limite, una piccola finestra di dialogo ci chiede di utilizzare Internet Explorer per visualizzare quei pochi siti che hanno ancora difficoltà ad essere caricati con Edge. Avete letto bene, l'odiato defunto si ripresenta come uno zombie di The Walking Dead. Scherzi a parte, è una situazione che capita molto raramente e si spera che prima o poi Internet Explorer venga finalmente eliminato dalla faccia della Terra. In ogni caso vi sono alcune novità interessanti, come la possibilità di disegnare o prendere appunti su una pagina web per poi condividere il tutto come semplice file immagine, oppure l'integrazione di Cortana nella barra di ricerca universale che funziona in modo analogo a quella presente sulla task bar. Purtroppo il tutto appare ancora un cantiere aperto e nonostante le buone impressioni iniziali, la sensazione è che Microsoft abbia ancora strada da fare prima di farlo diventare a tutti gli effetti un competitor di Chrome, che per onore di cronaca abbiamo rimpiazzato proprio con Edge dato l'esiguo consumo di RAM in confronto al browser Google, vero mostro succhia memoria.

Usiamo le dita

Usare il pc come tablet risulta essere ancora un compito abbastanza sgradevole, specie quando bisogna addentrarsi in impostazioni dense di voci selezionabili. Per fortuna Microsoft giunge in nostro soccorso con la modalità tablet, specifica per i convertibili dotati di touch screen, che ingrandisce ogni elemento dell'interfaccia in modo da rendere più agevole l'uso con le dita. Va specificato, però, che è una funzione che attualmente risulta limitata a quelle applicazione che supportano questa feature, quindi praticamente soltanto quelle presenti di default. Tutte le altre non subiscono alcuna modifica, quindi non pensate di utilizzare agevolmente un web browser che non sia Edge o qualsiasi altra applicazione a vostra scelta.

Modern App e considerazioni finali

A differenza di Windows 8 le nuove applicazioni "Metro-style" sono molto più utili che in precedenza e risultano perfino gradevoli da utilizzare, ora che possono essere ridimensionate a piacere e non vi è più la necessità di usarle a schermo intero. L'applicazione Calendario, ad esempio, è più completa che in passato e finalmente permette di aggiungere anche account di terze parti e non soltanto quelli collegati a Microsoft stessa. La vera magia accade nel momento in cui si ha la necessità di ridimensionare la finestra, con il layout che cambia a seconda della dimensione: man mano che si diminuisce la larghezza l'applicazione passa da desktop a versione mobile, del tutto uguale alla controparte presente su Windows Phone. Questo è possibile grazie ai nuovi tool di sviluppo che permettono di creare app che non necessitano di essere riscritte per ogni dispositivo, ma si adattano semplicemente alla dimensione del display, mossa astuta della casa di Redmond che spera così di attirare più sviluppatori verso il proprio store, che risulta ancora molto carente al confronto con Apple e Google.

Windows 10: la recensione

Tutto sommato si tratta di un sistema operativo molto ben congegnato e incredibilmente stabile già dalla sua prima ora, nonostante qualche bug qua e là che non intacca però un'esperienza altrimenti molto gratificante. Bisogna dare atto a Microsoft di aver svolto un lavoro di rifinitura e ottimizzazione veramente eccellente, come dimostrano i requisiti minimi di sistema e la fluidità generale con cui si muove il tutto anche su Surface Pro 3. Sono pochi i casi in cui risultano evidenti rallentamenti e comunque capita soltanto con molte applicazioni aperte contemporaneamente. Nonostante alcune scelte impopolari, come gli aggiornamenti che non possono essere rifiutati in caso di connessione a internet, si tratta di un eccellente sistema operativo che già nella sua prima incarnazione dimostra tutto il suo potenziale. Se Microsoft riuscisse a convincere gli sviluppatori ad abbracciare il proprio store, allora le cose potrebbero rendersi molto interessanti, sia per gli utenti PC che per quelli mobile. Per il momento ci troviamo di fronte a un ottimo prodotto che non può che migliorare col tempo. Chi ha seguito lo sviluppo del sistema operativo tramite l'Insider Program ha visto con che rapidità gli ingegneri hanno risposto ai feedback ricevuti e migliorato ogni minimo aspetto possibile: soltanto nelle tre settimane prima dell'uscita ufficiale, Windows 10 è passato da prodotto praticamente inutilizzabile a quello che ora ci si trova di fronte, e se il ritmo rimanesse tale non si potrebbe che consigliare di fare l'upgrade e godere di tutte le novità che aspettano coloro che non hanno ancora potuto mettere le mani su questo gioiello di sistema operativo.