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Alienware Steam Machine

Abbiamo finalmente recensito la prima Steam Machine di Alienware

RECENSIONE di Mattia Comba   —   27/11/2015

Dopo tante chiacchiere e speculazioni sono finalmente arrivate sul mercato le Steam Machine, piccoli PC sorretti dalla filosofia di portare il gigantesco negozio virtuale di Valve e i suoi migliaia di titoli direttamente sul televisore. È passato più di un anno dall'annuncio di quelle che fin dall'inizio sono state considerate una valida alternativa per insidiare l'egemonia di Sony e Microsoft nel salotto di casa, e con lo scorrere dei mesi sempre più informazioni sono arrivate agli occhi dei videogiocatori che hanno iniziato a farsi un'idea di costi, prestazioni e disponibilità di titoli su un sistema operativo, Steam OS, basato su Linux e quindi non completamente compatibile con la totalità dei giochi PC. All'emergere delle prime specifiche tecniche gli animi hanno incominciato a raffreddarsi, ribadendo che per incastonare componentistica di alto livello all'interno di uno chassis minimale e dal design accattivante sia comunque necessaria una spesa non indifferente, con in più la consapevolezza che alcuni lussi tipicamente ad appannaggio dei PCisti come l'aggiornamento dell'hardware non sarebbero stati possibili visto l'utilizzo di alcuni componenti destinati al mercato notebook per limitarne al massimo le dimensioni. Insomma, l'entusiasmo è scemato, le console intanto si sono abbassate di prezzo e proprio mentre la competizione si fa sempre più serrata Alienware è sbarcata sul mercato con la sua Steam Machine disponibile presso il sito ufficiale in quattro varianti differenti, per un prezzo che parte da 599€ e si alza fino a toccare i 939€. Il marchio appartenente a Dell ha un'ottimo background per quanto riguarda i sistemi pre assemblati, ma uno dei suoi tratti distintivi è sempre stato quello di puntare al top delle prestazioni senza compromessi. Tuttavia in questo caso è stata obbligata inevitabilmente a scendere a patti, proponendo una soluzione esteticamente molto gradevole, che però sotto il cofano ci ha lasciato con l'amaro in bocca.

Arriva la prima Steam Machine di Alienware: piccola e silenziosa, ma penalizzata dalla GPU e da SteamOS

Un OS semplice e immediato

La determinante che differenzia una Steam Machine da una macchina basata su una scheda madre mini-ITX è il già citato Steam OS, il sistema operativo sviluppato da Valve basato su Linux. In pratica, soddisfacendo certi requisiti imposti da Valve, i produttori interessati possono commercializzare il loro prodotto marchiandolo con il logo di Steam e godendo di un posto all'interno della sezione hardware di Steam. Questo permette da una parte ai piccoli produttori di ottenere maggiore visibilità, e ai più grandi di espandersi ulteriormente con sistemi assemblati che vengono percepiti come completamente orientati al gaming e da preferire rispetto alle home console per le prestazioni migliori.

Alienware Steam Machine
Alienware Steam Machine

Accendendo la Steam Machine Alienware ci siamo ritrovati immersi in un'esperienza costruita completamente attorno ai videogiochi, con la schermata di home molto semplice e pulita suddivisa nelle tre tab principali di Negozio, Libreria e Comunità, affiancate da Web accedere al browser integrato e Chat per iniziare subito una conversazione con una o più persone presenti nella nostra lista amici. Il Negozio dà accesso a tutto il catalogo in modalità Big Picture, ben suddiviso e facilmente navigabile con il pad tra le varie raccolte e classifiche. Si parte con i titoli in evidenza per poi passare a quelli usciti recentemente e all'elenco di quelli più venduti, seguiti dalla Lista dei Desideri da modificare a piacimento per aggiungere i prodotti per noi più interessanti. Cliccando su un titolo di interesse viene aperta la pagina relativa, con in evidenza l'ultimo video caricato che si avvia in automatico e può essere messo a schermo interno, ed eventualmente cambiarne la risoluzione a seconda della banda disponibile. Allo stesso modo si possono scorrere gli screenshot, vedere le opzioni si acquisto, verificare la compatibilità o meno con Steam OS, che analizzeremo più nel dettaglio nel prossimo paragrafo. Dalla Libreria si vedono i titoli acquistati tra i quali vengono evidenziati quelli che si possono installare sull'hard disk, che con pochi click possono essere messi in download. Le impostazioni danno accesso a tutta una serie di personalizzazioni riguardanti il controller, la risoluzione dello schermo, l'audio e di una serie di feature per configurare la condivisione della libreria con altri membri della famiglia, il filtro per i contenuti ritenuti inadeguati e la rete di streaming casalinga. Nelle opzioni di Sistema curiosamente non vengono riportati esplicitamente il nome e modello di processore e scheda video, con quest'ultima che è un modello custom di NVIDIA con 2 GB di memoria molto simile alla 860M per notebook leggermente overclockata. Il modello arrivatoci in redazione rappresenta il top di gamma proposto da Alienware e oltre alla misteriosa GPU troviamo un processore Intel Core i7-4785T a 3,20 GHz quad core con hyper threading per arrivare a 8, 8GB di RAM montati su una scheda madre Intel H81 con socket LGA 1150. A completare il quadro ci sono un hard disk da 1TB a 7200 RPM e l'alimentatore da 130W.

Alienware Steam Machine

Solo per videogiochi

Estratta dalla scatola, la Steam Machine Alienware ci ha stupito per le sue dimensioni ridottissime. Confrontata con una home console è più piccola sia di Xbox One che di PlayStation 4: è un parallelepipedo di 20cm per lato e alto poco più di cinque. Esteticamente il produttore di Miami ha puntato sulla semplicità assoluta scegliendo uno chassis completamente nero, opaco sulla parte superiore e traslucido ai lati. Sul lato frontale trovano posto il tasto di accensione, il logo delle Steam Machine e due porte USB per attaccare i ricevitori dei controller wireless o all'occorrenza mouse e tastiera, mentre sul retro abbiamo un'interfaccia I/O piuttosto standard con altre due porte USB, la porta ethernet, una presa HDMI 1.4 e una HDMI-input, e un'entrate per l'audio ottico.

Alienware Steam Machine
Alienware Steam Machine

La presenza di una porta HDMI per l'input di dati potrebbe sembrare bizzarra, ma in realtà è l'unica contromisura presa da Alienware per arginare uno dei grandi problemi dello Steam OS, ovvero non essere ancora adatto per offrire un'esperienza di intrattenimento multimediale a tutto tondo, concentrandosi solamente attorno ai videogiochi. Questo è uno dei più grossi punti a sfavore delle Steam Machine che nel salotto di casa non sono in grado di rivaleggiare con i vari Apple TV, Chromecast o altri set-top box per potersi guardare un film prendendosi una pausa dei titoli della nostra libreria. La cosa migliore sarebbe avere applicazioni dedicate per Netflix, You Tube e compagnia visto che anche il browser non supporta Flash e quindi taglia fuori siti come Twitch, che farà il passaggio ad HTML5 solamente nel corso del 2016. Sul fronte dei film invece il catalogo proposto da Steam è pressoché evanescente, ed ecco quindi che diventa fondamentale avere una porta di input per poter almeno collegare un lettore Blu-Ray esterno. Discorso analogo anche per la musica: è presente il player, ma non vi è uno store per accedervi. Nella confezione erano altresì presenti lo Steam Controller, di cui potete leggere tutte le nostre impressione nella recensione dedicata, un cavo HDMI e il cavo di alimentazione provvisto di trasformatore esterno. A proposito del pad, oltre a quello ufficiale Valve sono compatibili anche numerosi modelli commercializzati da altri produttori, tra cui quello per Xbox che abbiamo provato in occasione del nostro test: una volta connesso il ricevitore alla porta USB ci sono voluti solo una manciata di secondi prima di poter utilizzare il pad nel pieno delle sua funzionalità. Peccato però che non sia possibile con nessuna periferica accendere la Steam Machine, costringendoci sempre a premere il pulsante dedicato prima di metterci a giocare. Sul fronte della personalizzazione si possono scegliere la colorazione dei led posti sulla parte frontale in corrispondenza del pulsante di accensione e del logo Steam Machine, scegliendo tra una varietà di venti colori. Internamente si può mettere mano solo a parte della componentistica sostituendo l'hard disk da 2,5 pollici con uno della capienza desiderata, la RAM e il processore a patto che sia un modello desktop con suffisso T basato su architettura Haswell. Rimane escluso il componente più importante in ambito videoludico, la scheda video, che non sarà aggiornabile in alcun modo.

Un catalogo che fa acqua

Attualmente Steam conta più di 1500 titoli compatibili con Steam OS, e il numero è in costante crescita. Se da una parte è vero che il catalogo è piuttosto vasto, va altresì sottolineato come la stragrande maggioranza delle produzioni rientri tra gli Indie, con i tripla A che latitano per la quasi totalità del catalogo. Tra i giochi top di Steam nei pre-saldi ce ne sono ben pochi da giocare sulla Steam Machine perché non supportati dal sistema operativo o per il semplice fatto che la loro fruizione va contro la filosofia dell'accoppiata pad e divano dietro al prodotto, richiedendo sempre e comunque l'accoppiata mouse e tastiera. Tra questo rientrano soprattutto Counter Strike: Global Offense e DOTA2, entrambi con milioni di giocatori ma altamente competitivi e non certo agevoli da giocare con lo Steam Controller. Oltre ai vari Hotline Miami, The Legend of Grimrock, Bastion, Mark of the Ninja, Broforce, The Binding of Isaac, l'horror capolavoro Soma, ci sono ovviamente tutte le grandi produzioni Valve capeggiate dalle serie Portal, Team Fortress e Half-Life, a cui fanno seguito Football Manager, Wastland 2, Civilization, Dying Light, Cities Skyline, Pilllars of Eternity, Alien Isolation e Shadow of Mordor.

Alienware Steam Machine

Tra i titoli recenti che ci hanno accompagnato in questi ultimi mesi videoludici, dobbiamo segnalare la mancanza di veri e propri pilastri come Fallout 4, The Witcher 3: Wild Hunt, Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, Call of Duty: Black Ops III e Assassin's Creed: Syndicate insieme a tutti gli altri titoli della serie. Niente da fare anche per GTA V, Mad Max, tutto il franchise di Far Cry e l'accoppiata Rainbow Six Siege e Just Cause 3 in arrivo nei prossimi giorni. Mancano Rocket League così come PES 2016 (la controparte FIFA 16 non è proprio disponibile su Steam), ma anche titoli come Divinity: Original Sin fresco di un'ottima conversione su console con il sistema di comandi completamente ridisegnato per adattarsi al pad che avrebbe sicuramente fatto bella mostra di sé anche sulle Steam Machine. Stessa sorte per i due Dark Souls, Dishonored, Batman, The Elder Scrolls V: Skyrim, Ryse: Son of Rome e la serie BioShock della quale si salva solo Infinite. Purtroppo per gli amanti dei corsistici la situazione è molto critica, ed è un vero peccato visto che in assenza di volante anche con un PC fisso li si gioca comodamente con un controller: niente Assetto Corsa quindi, ma anche Project CARS, WRC5, The Crew, F1 2015, Ride e MotoGP di Milestone. Valve ha cercato in qualche modo di correre ai ripari ottimizzando moltissimi titoli per lo stream play, una soluzione che però ha davvero poco senso con le Steam Machine. Praticamente si tratta di avviare i giochi su PC Windows o notebook per poi fare lo stream direttamente al televisore del salotto attraverso la Steam Machine in modo del tutto analogo allo Steam Link (di cui vi consigliamo di leggere la nostra recensione). Di fatto però quest'ultimo costa solamente 54,99€ e risulterebbe quindi una soluzione assai più gradita rispetto ai 599€ minimi richiesi per potersi a casa il modello base Alienware. Il supporto al sistema operativo di Valve è annunciato in espansione nel corso dei mesi, auspicabilmente spinto dalla crescente base installata che secondo i piani della software house di Gabe Newell dovrebbe spingere grandi publisher come Activision, Ubisoft e Bethesda a lavorare in questa direzione portando i loro titoli anche su Steam OS.

Compromessi inevitabili

Una volta messa alla prova, senza troppo scalpore le prestazioni della Steam Machine Alienware a livello di frame rate e qualità dell'immagine risentono pesantemente dell'influsso della scheda video, con i 2GB di memoria GDDR5 che in alcune occasioni si rivelano proprio pochi evidenziando problemi che il processore riesce a malapena ad arginare. Abbiamo provato a fondo BioShock Infinite, titolo già con qualche anno sulle spalle e noto per il suo motore grafico particolarmente ben ottimizzato, ma non siamo riusciti a giocarlo fluido solamente a preset Alto.

Alienware Steam Machine
Alienware Steam Machine

Ogni qualvolta abbiamo provato ad alzare i parametri abbiamo riscontrato bruschi cali di frame rate al di sotto dei canonici 30 frame al secondo che andavano pesantemente a minare la fluidità dell'azione. Anche Borderlands: The Pre-Sequel su preset molto alto oscillava in base alle situazioni, ma non scendeva mai sotto i trenta fotogrammi al secondo. Discorso opposto per L'Ombra di Mordor che invece ha fatto fatica a rimanere giocabile anche con le impostazioni più basse per demeriti che potrebbero essere tranquillamente imputabili a una scarsa ottimizzazione relativamente al sistema operativo. Il titolo di Monolith mette in luce tutti i limiti di un mini PC che deve fare i conti sia con una componentistica non molto prestazionale che con un sistema operativo ancora acerbo e poco ottimizzato che va inevitabilmente a incidere sull'esperienza di gioco. Le prestazioni medie rimangono comunque una spanna sopra a quelle delle console casalinghe Sony e Microsoft, anche se i compromessi a cui si è costretti sono molteplici e parecchio stingenti. Anzitutto con la Steam Machine Alienware tutti i titoli erano a 1080p mentre le console sono scese a 900p o addirittura 792p, e la qualità dell'immagine e comunque più pulita e morbida per la maggior parte dei titoli. Purtroppo però questi titoli si riferiscono a un elenco davvero molto scarno flagellato da assenze eccellenti che non mancheranno di condizionare i giocatori in fase di acquisto. Secondariamente il prezzo non è neanche più così tanto concorrenziale come ce lo eravamo immaginati, con PlayStation 4 e Xbox One scese a 350€. Inoltre l'impossibilità di upgrade potrebbe portare più di un giocatore a intraprendere la via del PC basato su scheda madre mini-ITX da assemblarsi autonomamente in base alle proprie esigenze, andando sicuramente ad avere una macchina più voluminosa e meno curata nell'estetica, ma da aggiornare a piacimento e con Windows come sistema operativo, che la renderebbe compatibile con tutti i giochi sul mercato e adatta all'intrattenimento. Se invece preferite restare sulle soluzioni compatte e già assemblate, l'Alienware Alpha che utilizza praticamente lo stesso chassis e la stessa componentistica rimane preferibile perlomeno per l'utilizzo di Windows che ne farebbe un sistema molto più versatile.

Conclusioni

Prezzo 599 € / 939 €

Analizzando i piatti della bilancia, la sensazione è che le carenze della Steam Machine Alienware arrivino più dalla parte di Valve che dal produttore della Florida, capace comunque di mettere insieme una macchina molto poco ingombrante, silenziosa e bella da vedere, che soffre per una GPU non all'altezza delle produzioni più recenti ma che sarà comune a tutti i modelli di Steam Machine. Inevitabilmente la soluzione Alienware risente da un sistema operativo ancora acerbo che offre un catalogo di titoli limitato e nessuna possibilità di intrattenimento al di fuori dei videogiochi, mettendo a questo punto in seria considerazione l'ipotesi di volgere lo sguardo verso l'acquisto dello Steam Link per lo streaming diretto al televisore, oppure di un mini PC in ambiente Windows.

PRO

  • Piccola e molto silenziosa
  • Ottimo design
  • È possibile aggiornare le componenti...

CONTRO

  • ... ma non la scheda video
  • Steam OS non riesce ad offrire un'esperienza di intrattenimento completa
  • Catalogo giochi con mancanze eccellenti
  • Prestazioni altalenanti