Call of Duty: Black Ops III segna un cambiamento molto importante per il franchise blockbuster di Activision. Dopo anni di fruttuosi accordi con Microsoft, anzi con Xbox 360, per la prima volta l'esclusività temporale dei contenuti aggiuntivi passa a Sony. Di conseguenza Awakening, il primo dei DLC che vedremo nel corso del 2016, arriva con un mese di anticipo su PlayStation 4. La formula è quella collaudata: quattro mappe, più la solita ambientazione zombi. Tutto come da manuale, anche il prezzo di 14.99 €.
Arriva il primo DLC di Call of Duty: Black Ops III... vediamo come è andato!
Tanti alti e qualche basso
Le quattro mappe fanno buon uso del rinnovato sistema di movimento di Black Ops III, ma non sono tutte inedite. Skyjacked è un rifacimento della "vecchia" e apprezzata Hijacked del secondo capitolo della serie Treyarch, solo che non siamo più su uno yacht in mezzo al mare, ma a bordo di una sorta di trasporto volante sopra i cieli di Zurigo.
Il design della mappa è virtualmente lo stesso, una piazza centrale circondata da strutture su più livelli e camminamenti laterali, ma non mancano anche piccole aggiunte per aggiornarla alla corsa sui muri e allo sfruttamento del salto potenziato. Inutile dire che gli spazi stretti ne fanno una mappa estremamente frenetica e "caciarona". Splash è invece la più colorata del pacchetto: è ambientata all'interno di un parco acquatico, tra piscine, scivoli, tunnel, spruzzi e corsi d'acqua, il tutto all'insegna di uno stile piratesco da cartone animato. La mappa non è enorme ma ha un design piuttosto intricato, con numerosi angoli ciechi, percorsi al coperto che tagliano zone intere e affacci sui punti caldi di raccordo, da dove godere di lunghe linee di tiro sgombre da ostacoli.... ma attenzione a chi può sbucare da uno scivolo o da una piscina! Senza dubbio la mappa migliore del pacchetto, sia per lo stile scelto, sia per il design vero e proprio, anche se ad onor del vero non rende molto giustizia al rinnovato sistema di movimento dei giocatori. Più che la corsa sui muri e il salto potenziato, in Splash è la parte subacquea a "spiccare". C'è da segnalare un glitch che alcuni giocatori sfruttano a loro vantaggio e che è inutile dire possa sbilanciare le partite: Treyarch ne è a conoscenza ed è al lavoro per sistemarlo, mentre dal canto nostro non ci è parso determinante ai fine della valutazione dell'esperienza. Rise ci porta nella grigia Zurigo, ma non più nei cieli, bensì all'interno di un cantiere: è una mappa decisamente "media" e funzionale, non brutta né noiosa ma difficilmente la sceglierete tra un partita e l'altra. È comunque di dimensioni generose, di conseguenza ha linee di tiro lunghe e pulite, ma all'esterno ci sono zone letteralmente invase da container e materiali del cantiere che ci danno la possibilità di "simulare" un combattimento ravvicinato.
Non mancano defilamenti, sezioni subacquee e parti indoor su più livelli. C'è insomma tutto quello che ci si può aspettare da un'ambientazione di Call of Duty, ma nulla brilla particolarmente.
Gauntlet è riduttivo chiamarla mappa, di fatto sono tre arene in una, tre ambientazioni racchiuse all'interno di un singolo setting: paesaggio innevato, foresta rigogliosa e grigio sobborgo cittadino. Il tutto racchiuso tra le due estremità di una grande struttura di ricerca. La porzione verde è piuttosto lineare, offre veloci corridoi dalle lunghe linee di tiro: fa sorridere l'effetto carta da parati della foresta, è una texture a tutti gli effetti! La zona centrale è riservata alla nevi perenni. Qui troviamo un bel mix delle nuove abilità di Black Ops III, che è possibile mettere alla frusta intorno ad un burrone circondato da aperture su strutture, corse sui muri e salti potenziati. La porzione cittadina è ricca di angoli ciechi e spazi stretti, tutto a favore di scontri ravvicinati. Insieme a Splash, Gauntlet è la mappa migliore del pacchetto: più vasta delle altre, non soffre la sua diversificazione in tre setting che anzi risultano ben amalgati tra di loro, grazie anche a corridoi di passaggio che ci permettono di tendere agguati e imboscate con grande soddisfazione. E poi c'è la nuova ambientazione zombi. Messa da parte la città noir del gioco base, Le ombre del male, si torna al classico, alla Seconda Guerra Mondiale con i tanto amati nazisti non morti. Der Eisendrache è il seguito diretto di The Giant, la mappa presente nella Collector's Edition di Black Ops III. Le meccaniche sono le solite: si combattono orde di non morti dentro e fuori un gigantesco castello austriaco. Il level design è di gran classe e l'ambientazione, ricca di segreti, è molto ben costruita tra cortili, salite, funivie, enormi stanze e grandi spazi all'aperto dove attivare macchinari elettrici. Siamo dalle parti del nazismo occulto in stile Hellboy, insomma; un setting tanto affascinante quanto dannatamente divertente da sviscerare a dovere. C'è ovviamente tutto quello che ci si aspetta, Gobblegum compresi per "personalizzare" ancor di più la nostra partita all'insegna della cooperazione più serrata e fruttuosa.
Conclusioni
PRO
- L'ambientazione zombi è come al solito di gran classe
- Gauntlet e Splash sono mappe davvero originali
CONTRO
- Splash soffre di un glitch che può destabilizzare le partite
- Skyjacked è sempre divertente ma è non è inedita