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Quest è la volt buon

Combo Quest 2 mette una pezza a tutti i difetti del prequel

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   07/07/2016

Gli sviluppatori di Combo Quest 2 sono evidentemente degli avidi lettori di Multiplayer.it: nel corso della nostra recensione del primo capitolo, avevamo sottolineato come il titolo mostrasse delle buone intuizioni e un gameplay accattivante ma lamentavamo che l'assenza di profondità e soprattutto di un senso di progressione finisse per svilire oltremodo un'esperienza che risultava ripetitiva dopo un breve periodo di tempo. A distanza di un anno, ecco dunque che Tapinator se ne esce con un sequel che si impegna nella costruzione di una vera e propria struttura attorno alle medesime meccaniche ludiche, colmando fondamentalmente tutte le lacune che avevano impedito a Combo Quest di raggiungere una valutazione più elevata su queste pagine.

Grazie a una struttura più consistente, Combo Quest 2 è un titolo decisamente migliore del prequel

Imparare dagli errori

Le premesse alla base di Combo Quest 2 sono le stesse del primo episodio: nei panni di un anonimo eroe, bisogna salvare il regno affrontando in successione mostriciattoli e nemici vari, combattendo attraverso un sistema che ricorda quello dei rhythm game.

Quest è la volt buon

Nella parte bassa dello schermo fa bella figura di sé una barra sul quale scorre avanti e indietro un indicatore, e il compito del giocatore è quello di eseguire un tap sullo schermo quando questo si sovrappone ai blocchi colorati che corrispondono a una specifica azione: quelli gialli e verdi indicano la possibilità di infliggere rispettivamente colpi medi e forti all'avversario, quelli rossi consentono di bloccare il fendente del duellante e quelli contrassegnati da uno specifico simbolo hanno effetti diversi sulla battaglia, ad esempio aumentando la velocità dell'indicatore o ripulendo temporaneamente la barra da tutti i blocchi. Insomma, tutto come nel prequel, compresa la modalità di accumulo dell'attacco speciale, eseguibile con uno swipe dopo aver infilato un minimo di cinque tap andati a segno e gli upgrade che si ottengono per ogni scontro vinto. Una formula vincente che non andava stravolta ma soltanto arricchita, aspetto che gli sviluppatori di Tapinator hanno preso molto sul serio, a cominciare dal già citato senso di progressione: mentre il primo capitolo si rifaceva al mondo degli endless runner, con avversari casuali e l'obbligo di ricominciare dall'inizio in caso di sconfitta, Combo Quest 2 mette sul piatto una vera e propria avventura in stile rpg, con stage composti da un numero predefinito di scontri il cui completamento premia l'utente con monete, cristalli e scrigni da aprire per ottenere diverse ricompense. Tutto si lega a doppio filo con sistemi di personalizzazione e potenziamenti nuovi di zecca che fungono da ideale corredo all'azione ludica principale: è dunque possibile migliorare le caratteristiche di base dell'eroe, sostituirlo con un altro personaggio (sia questo un mago, un arciere, un ladro e via discorrendo), affiancargli un compagno che lo aiuta nelle battaglie e persino concedergli un'arma speciale che gli garantisce determinati bonus in attacco.

Quest è la volt buon

Ognuno di questi elementi può essere fatto salire di livello spendendo delle apposite gemme verdi, mentre con le monete d'oro si possono comprare altri oggetti e upgrade: come in tutti i free to play dell'universo, gli acquisti in-app fanno la loro bella figura e chi non vuole spendere soldi veri deve darci dentro col grinding, ma la situazione è abbastanza mitigata dalla possibilità di guardare annunci pubblicitari, ripetere stage già completati o affrontare gli appositi scenari di sfida per ottenere nuove ricompense. Non guasta poi che il gioco sia sempre molto divertente, anche più del predecessore grazie a un rinnovato bilanciamento delle meccaniche che hanno reso la curva di difficoltà meno ripida e l'esperienza generalmente più godibile. Apprezzabile anche il ritocco dal punto di vista tecnico, con una grafica ancora in pixel art ma decisamente più ricca e rifinita e un sonoro che conta su accattivanti musiche chiptune ed effetti che sembrano usciti direttamente da una console 8-bit. L'unico reale appunto che rivolgiamo agli sviluppatori che ci leggono con così tanta attenzione è di rendere meno sensibile la rilevazione dello swipe che attiva il colpo speciale, che spesso e volentieri viene confuso con un semplice tap.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.1)
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.5
Lettori
ND
Il tuo voto

Parlando del precedente Combo Quest l'anno scorso dicevamo che con qualche accorgimento in più il prodotto Tapinator avrebbe potuto imporsi come un ottimo titolo mobile, e ora che queste migliorie sono arrivate nel qui presente secondo capitolo non possiamo che confermare il nostro giudizio: Combo Quest 2 è in tutto e per tutto il gioco che il prequel sarebbe dovuto essere, divertente, impegnativo e finalmente dotato di una struttura degna di questo nome. Le arcinote meccaniche di grinding tipiche dei free to play fanno storcere un po' il naso, ma ciò non inficia più di tanto il valore di questo action/rhythm/RPG che merita senza dubbio di essere scaricato.

PRO

  • Molto più profondo del prequel
  • Gameplay sempre divertente
  • I contenuti non mancano...

CONTRO

  • ...ma nemmeno gli acquisti in-app
  • C'è sempre di mezzo del grinding
  • Ogni tanto vengono confusi tap e swipe