Il progetto Destiny nei suoi due anni di vita ha vissuto alcuni alti, ma anche parecchi bassi. A ormai due anni dall'uscita e con l'ultima grande espansione prima del già attesissimo Destiny 2 nei negozi, è arrivato il momento di tirare le somme. Nel corso delle scorse settimane, una moltitudine di utenti ci hanno chiesto se valesse la pena prendere Destiny ora, iniziando da zero. La risposta a questa domanda è duplice. Da giocatore è chiaro che prendere in mano un titolo così solidamente ancorato al concetto di progressione online, ed entrare a farne parte quando per tutti è già rodato o addirittura concluso da tempo, non può che lasciare l'amaro in bocca. Le emozioni provate dai team durante la scoperta della prima incursione, la famosa Volta di Vetro, è qualcosa che un nuovo giocatore non potrà mai provare. Ed è anche uno degli elementi che ha reso famoso Destiny e gli ha permesso di sopravvivere ad una quantità di sentenze di morte che va oltre ogni immaginazione. Allo stesso tempo, se si è realmente convinti di entrare a far parte di questo universo e sopratutto si ha qualche compagno con cui intraprendere il viaggio, comprare la versione Collection non può che essere il modo migliore per avere tantissimo da fare ad un prezzo concorrenziale. Dal canto nostro abbiamo vissuto a fondo quest'ultimo pacchetto, e possiamo finalmente dare un giudizio complessivo.
Vale la pena acquistare anche I Signori del Ferro, la nuova espansione di Destiny?
Il tempio del Ferro
Per chi è tra i pochissimi che hanno seguito l'arco narrativo di Destiny, più articolato di quanto non si pensi, ma allo stesso tempo abbozzato e legato a stretto filo con la lettura delle famose "carte grimorio", sarà sufficiente sapere che la campagna di questa espansione cerca di mettere in luce la verità riguardo i famosi "Nove". Scordatevi di avere risposte alle vecchie domande: che fine ha fatto l'Ignota? La Regina degli Insonni è realmente morta? Tutto questo non ci è dato saperlo. Con ogni probabilità saremo costretti ad attendere il prossimo capitolo del franchise per approfondire questi dettagli, ma ciò non elimina un senso di inconcludenza che aleggia perennemente durante tutta la brevissima durata della campagna. Nonostante una nuova zona social (la prima nella quale ci si trova a combattere per liberarla) e tutto un ulteriore ambiente di pattuglia sulla Terra, le quattro o cinque missioni necessarie a chiudere l'arco narrativo dell'espansione sono una miseria, oltre ogni dire. Facendo il paragone più semplice e scontato, si può dire che la già corta campagna della precedente espansione del gioco, Il Re dei Corrotti, riusciva tranquillamente a durare il triplo e a dipanarsi attraverso una serie di missioni interessanti e sotto certi aspetti anche innovative. L'esatto contrario de I Signori del Ferro, fatta eccezione per la missione conclusiva, epica e interessante. Sappiamo bene che non è la campagna a contare di più in un espansione di un gioco di questo genere, ma qui si sfocia nell'inaccettabile, soprattutto dopo un anno di attesa.
Droppami la SIVA
Ciò su cui Il Re dei Corrotti aveva puntato per attrarre nuovi giocatore, ma anche per riportarne di vecchi, fu il cosiddetto passaggio all'Anno Due. Questo portò in dote un nuovo aumento del livello del personaggio ed uno stravolgimento totale dell'utilizzo del Livello Luce, vero e proprio punteggio dedicato al cosiddetto endgame. Se a questo si univa l'impossibilità di aumentare di potenza le proprie armi Anno Uno se non tramite una procedura specifica, si capisce bene come il tutto fosse bilanciato nella speranza di dare al giocatore un sistema di crescita duraturo.
I Signori del Ferro, al contrario, non può considerarsi un vero e proprio Anno Tre, a causa di un cap del personaggio non innalzato e la possibilità di potenziare tutto il potenziabile. La velocità di crescita si è di conseguenza rivelata esponenziale, senza più la necessità di accumulare di nuovo armi ed armature già in nostro possesso, ma aggiornate al sistema attuale. Questo può risultare positivo per tutti coloro i quali non ritengano la ricerca degli equipaggiamenti divertente e stimolante; ciò non cambia che vada ad inficiare una longevità complessiva dell'avventura che fa della ricerca di nuove armi ed armature il suo centro nevralgico. Gli altri contenuti che saltano all'occhio, tralasciando la nuova incursione alla quale arriveremo a breve, comprendono un assalto nuovo di zecca, accompagnato da altri due rivisitati ed aggiornati nelle meccaniche ed una manciata di elementi competitivi, come nuove mappe ed una nuova modalità. Proprio per quanto riguarda l'aspetto competitivo, dopo due anni e milioni di lacrime versate, finalmente Bungie ha deciso di rendere disponibile le famose partite private. Questo permetterà a tutti coloro i quali necessitano di organizzare i propri tornei o le proprie partite di gruppo, di gestire la tipologia di partita, la durata, la mappa ed un solo giocatore che farà da host, così da rendere la personalizzazione totale anche nell'ambito multiplayer. È importante notare come questo elemento non fa ovviamente parte delle aggiunte relativa all'espansione, ma si tratta di un aggiornamento disponibile già da una ventina di giorni e sfruttabile da tutti i giocatori di Destiny, senza limiti di sorta, se non per quanto riguarda le nuove mappe e la nuova modalità.
Trofei PlayStation 4
Per quanto riguarda i trofei, siamo esattamente dalle parti de Il Re dei Corrotti, con la necessità di completare le imprese e le attività principali del pacchetto. Non possono mancare i due trofei legati alla conquista dell'incursione nelle due difficoltà disponibili (quella difficile verrà sbloccata più avanti) ed una piccola chicca segreta, sbloccatile nella nuova zona social.
E ora… quando ci rivediamo?
Recensire un'espansione di un gioco appartenente a questo genere comporta spesso la necessità di aggiornare il giudizio in seguito, o perlomeno di attendere di una serie di contenuti che difficilmente vengono svelati tutti in una volta. Così come con Il Re dei Corrotti, ci aspettiamo che anche questa espansione ci riservi qualche gradita sorpresa legata a quest segrete o a tempo (vedasi esempi come il Fuso Martellante o il Simulatore Dormiente) ed eventi legati a momenti specifici dell'anno (la Festa delle Anime per Halloween o la Doppietta Scarlatta per San Valentino); ma siamo comunque tenuti a dare il nostro giudizio su ciò che è il materiale disponibile al momento.
Dopo una lunga riflessione ed una serie di cambi di percezione, non si può certo dire che I Signori del Ferro rappresenti quella grande impalcatura duratura sulla quale basare un anno di attesa in vista del nuovo capitolo. Allo stesso tempo, tutti coloro che con Destiny hanno passato gli scorsi due anni e ancora oggi riescono a divertirsi, continueranno a trovare pane per i loro denti, al netto della necessità di avere una serie di amicizie con cui godere delle nuove aggiunte. Se poi fate parte di quella schiera di giocatori che hanno trovato in Destiny (in maniera abbastanza incredibile) un gioco sul quale sfogare la propria necessità di competizione, le partite private rappresentano da sole la più importante aggiunta dai tempi del day one; aggiunta che come detto non necessità della spesa per essere vissuta. Il punto infatti resta esattamente quello: I Signori del Ferro merita il prezzo non certo esiguo che costa? Probabilmente no. Come ogni iniziativa legata a Destiny, parliamo di un prezzo assolutamente fuori parametro rispetto a ciò che offre, ma non potete non tenere in considerazione le ore di divertimento che il titolo può garantirvi. In questi due anni sono più le persone che conosciamo che si sono ritrovate nuovamente, pad alla mano, a testare le nuove attività, nonostante si fossero ripromesse di non caderci mai più, rispetto a quelle che sono riuscite realmente e "disintossicarsi". Questa resterà sempre la più grande conquista di Bungie, nel bene e nel male.
Furia Meccanica
Per quanto riguarda il nuovo raid, l'attività definitiva per sei giocatori, non possiamo che ripetere il ritornello che recita gioie e dolori. Il lancio di un'incursione in Destiny è il momento più importante dell'anno, con una serie di squadre che si lanciano tutte nello stesso momento alla ricerca della gloria, sperando di essere i primi a concluderlo e prendersi le congratulazioni della stessa Bungie. Quest'ultimo evento non è stato da meno. L'attività in sé risente chiaramente di due anni di meccaniche ormai rodate. Seppur persistano la mancanza di spiegazioni e la necessità di capire come farsi strada verso la conclusione, è chiaro che i giocatori più esperti capiranno velocemente le richieste di ogni zona della missione. La volontà di Bungie di rendere l'incursione meno dipendente dalla riuscita di ogni singolo compito dei giocatori (elemento cardine di quello presente ne Il Re dei Corrotti) ha avuto il duplice effetto di trasformarlo in un'attività meno frustrante e più immediata, ma allo stesso tempo estremamente più veloce e indolore di quanto non si sperasse. Anche qui, quindi, sta ad ognuno di voi scegliere da che parte schierarsi. Il dato oggettivo è la capacità di Bungie di realizzare un'attività sempre bellissima dal punto di vista estetico (con alcune eccellenze che superano anche la mitica Volta di Vetro) ed intensa per affiatamento. Per chi scrive la riuscita dell'incursione equivale alla riuscita della metà di un'espansione e indubbiamente si tratta della metà buona de I Signori del Ferro, nonostante sia unica e senza un lunghissimo futuro.
Conclusioni
I Signori del Ferro arriva sul mercato con la necessità di bissare il successo di una riuscitissima espansione come Il Re dei Corrotti e di dare al pubblico la sostanza necessaria a vivere per un altro anno, in attesa del secondo capitolo. Complici lo spostamento di grossa parte del team sui lavori del sequel e lo slittamento, questa espansione arriva sul mercato esattamente come ci aspettavamo: pochi contenuti e poco mordente. Fatta eccezione per una bellissima nuova zona esplorabile e un'ottima incursione, I Signori del Ferro è un pacchetto che difficilmente vale il suo prezzo e che ancor più difficilmente, a meno di sorprese da parte di Bungie, offrirà ai giocatori i contenuti adatti a tenere attivi i propri guardiani. Peccato, soprattutto dopo le buone cose fatte solamente un anno fa.
PRO
- La nuova incursione è ben realizzata
- Una nuova zona social e una nuova modalità pattuglia
- Le partite private faranno la gioia di molti...
CONTRO
- ...ma le avrete anche senza spendere un centesimo
- Campagna che sa di presa in giro
- Pochi contenuti per un prezzo alto