Dopo mesi di interminabili rumor, il velo sulla PlayStation 4 potenziata si è finalmente alzato: salutiamo PlayStation 4 NEO e diamo il benvenuto a PlayStation 4 Pro, attesa sugli scaffali il 10 novembre, un periodo strategico che permetterà di sfruttare al meglio la finestra natalizia.
La nuova macchina è stata presentata dalla stessa Sony nel corso di un evento dedicato, che si è svolto a New York e ha dato l'occasione alla casa giapponese di mostrare le caratteristiche di questa revisione generazionale. Dagli interventi di Mark Cerny, che possiamo definire il papà di PlayStation 4, risulta chiaro che il focus dell'evoluzione Pro sia l'ambito del gaming 4K, con una risoluzione raggiunta non in modo nativo - probabilmente - ma sfruttando soluzioni intermedie, e l'utilizzo dell'HDR. La presentazione, rapida ed essenziale, ha preferito focalizzare con enfasi didascalica sui dettagli tecnici, prima che i giochi stessi, probabilmente per cercare di sensibilizzare un'utenza forse più interessata al risultato piuttosto che al mezzo. Una vero sguardo sul futuro. Rimane però un dettaglio che ci ha destato una certa perplessità: non è stata fatta alcuna menzione ai 1080p, né sono stati mostrati eventuali benefici con l'utilizzo di televisori Full-HD, ovvero la maggior parte della base installata. Questo ha ovviamente creato una certa confusione, abbiamo deciso quindi di approfondire la questione, in modo di fornire un quadro maggiormente chiaro per coloro interessati ad associare la console al loro amato televisore 1080p.
Ci siamo chiesti come si comporta PlayStation 4 Pro con la risoluzione Full HD
Scegli il tuo destino
La sensazione che abbiamo maturato è che Sony abbia cercato di conferire un'identità precisa a PlayStation 4 Pro, comunicando al pubblico come questa rappresenti la soluzione ideale per il mercato 4K e arginando informazioni sensibili al più effettivo target di riferimento. Probabilmente anche mentre state leggendo avete al fianco del monitor un onestissimo televisore Full HD, pronto ad adempiere ai suoi compiti per ancora molti anni. A questo punto vi starete chiedendo, in modo assolutamente legittimo, se PlayStation 4 faccia per voi.
La risposta più ragionevole è un bel "dipende", essendo fermamente legata a benefici tecnici rilevanti soprattutto per gli appassionati. È già stato chiarito che PlayStation 4 Pro è una macchina a carattere opzionale e non l'erede del modello standard, non riceverà titoli esclusivi e presenterà un'offerta di tipo complementare. Le due console coesisteranno per l'intero ciclo generazionale, presentando una compatibilità totale. Alla luce di questo, la scelta di Sony risulta comprensibile: enfatizzare i vantaggi della scalabilità di risoluzione avrebbe finito per nuocere alla PlayStation 4 standard, che pure ha ricevuto una revisione "Slimmer & Lighter" a prezzo ridotto. In questo modo l'informazione viene assimilata dalla fascia di stretti appassionati e giocatori PC (che Sony osserva con attenzione), ovvero quelli in grado di apprezzare maggiormente i vantaggi e giustificare la spesa. L'identità delle due macchine è quindi piuttosto chiara: PlayStation 4 Pro si rivolge a chi vuole investire nel 4K, laddove il modello base rimane confinato al Full HD, collocazione tutto sommato giusta, considerando la capacità di raggiungere questa risoluzione nella maggior parte della libreria titoli. Ciò non toglie che, nonostante il risultato sia da verificare al momento dell'uscita di PlayStation 4 Pro, è improbabile che non si abbiano benefici anche sui 1080p, concretizzati nella forma di un frame rate migliore, maggiori dettagli, o entrambe le cose. Si tratta di un sistema di valutazione sostanzialmente nuovo per l'utenza console, ma ormai metabolizzato da quella PC.
Arrivano i settaggi grafici
Anche senza roboanti presentazioni, Crystal Dynamics ha già indicato una potenziale strada percorribile dagli sviluppatori. Rise of the Tomb Raider presenterà su PlayStation 4 Pro tre distinti settaggi grafici: il primo è pensato per sfruttare la risoluzione 4K, il secondo è invece confinato a 1080p, ma con un frame rate votato al raggiungimento dei 60 fotogrammi. Il terzo sfrutta ancora il Full HD, ma è rivolto a chi predilige il massimo dettaglio grafico, accettando un frame rate bloccato a 30 fotogrammi.
Il resto è affidato a deduzioni logiche: PlayStation 4 Pro presenta una CPU con frequenza aumentata, ma soprattutto una GPU con capacità computazionale doppia rispetto al vecchio modello. Questo, in ambito 1080p, focalizza il campo di interesse alla seconda opzione, considerando l'aumento di prestazioni derivato, non è difficile pensare che Crystal Dynamics dovrebbe mantenere senza troppe preoccupazioni il target dei sessanta fotogrammi. Ma anche prendendo in esame la terza opzione, sarebbe l'occasione per godersi le avventure di Lara Croft sfruttando i benefici dei filtri grafici, solitamente assenti o ridotti a qualità media nel passaggio tra la versione PC alle controparti console. Se altri sviluppatori seguissero questo esempio, PlayStation 4 Pro diventerebbe la prima macchina in grado di sdoganare le opzioni grafiche nel mercato console. La considerazione del fatto che non tutti sono necessariamente interessati a tali differenze, e amano semplicemente giocare un titolo, finisce per irrobustire la convivenza tra i due modelli di PlayStation 4, in fin dei conti chiunque potrà giocare a titoli del calibro di Horizon: Zero Dawn, caratterizzato da un comparto grafico di grande impatto, ma che non sembra sfigurare sul modello meno potente. Ritornando al campo di interesse dei 1080p su PlayStation 4 Pro, nonostante Sony non sembra troppo interessata ad approfondire l'argomento, la console potenzialmente può rivelarsi un acquisto molto interessante per coloro intenzionati a giocare la maggior parte dei titoli in Full HD e sessanta fotogrammi al secondo, sicuramente un limite sull'attuale macchina, essendo confinati soprattutto a determinati (e meno onerosi) generi.
Un PC di fascia alta in salotto?
Gamespot ha fatto un curioso esperimento, assemblando un PC con le specifiche di PlayStation 4 Pro e analizzando le prestazioni con i titoli in 4K. La macchina in questione cerca di rispecchiare le specifiche conosciute della console Sony, ovvero sfruttando una CPU octacore AMD x86-64, un processore grafico AMD Radeon Polaris (il modello utilizzato è una RX 480) e 8 GB di RAM DDR3 (quella PlayStation 4 è GDDR5, più veloce). I risultati mostrano la capacità della configurazione di far girare qualche titolo a risoluzione 2160p, quindi 4K nativi, accettando qualche compromesso grafico e un frame rate confinato a 30 fotogrammi al secondo. Un confronto che suggerisce come la console Sony potrebbe non essere limitata a tecniche di uspcaling per raggiungere l'agognato target. Ma limitandoci al nostro specifico campo di interesse, cosa ci suggerisce questo test? Considerando che PlayStation 4 Pro sfrutta una memoria più veloce e può avvalersi di specifiche ottimizzazioni, non è assolutamente da escludere, scendendo a 1080p, il raggiungimento dei 60 frame in una larga fetta di titoli, oppure 30 stabili, aumentando i dettagli grafici. Si ritorna quindi formula delle tre soluzioni adottate da Crystal Dynamics.
La parola agli sviluppatori
Chiudendo il nostro piccolo excursus, possiamo affermare con una certa sicurezza che PlayStation 4 Pro ha le caratteristiche per rappresentare un valore aggiunto anche per gli utenti limitati al gaming 1080p, ammesso siano interessati ai miglioramenti grafici, ma la misura effettiva dei benefici rimane esclusivamente in mano agli sviluppatori.
I titoli futuri saranno focalizzati probabilmente sul supporto 4K e l'implementazione dell'HDR, migliorie già identificate nel bollino "PlayStation 4 Pro Enhanced" che farà bella figura nelle confezioni, ma come già detto, altri potrebbero ipoteticamente seguire la strada delle configurazioni grafiche, avvicinandosi quindi all'universo PC. Comunque vada, il supporto al Full HD nativo dovrebbe diventare una costante. Discorso più complesso è quello legato alla libreria già esistente; in questo caso lo scenario non è ancora ben definito ed è obbligatoria una certa cautela. Sony ha annunciato il supporto per alcuni titoli già pubblicati, come The Last of Us, inFAMOUS: Second Son e Uncharted 4: Fine di un Ladro, ma nella lista mancano ancora diversi esponenti, mentre la situazione terze parti si presenta ancora poco chiara, essendo gli sviluppatori costretti a tornare sul codice implementando le modifiche attraverso patch, un'operazione onerosa se non sostenuta da incentivi economici. Chi pensa di acquistare PlayStation 4 Pro con la sicurezza di rivivere tutti i vecchi giochi sotto una nuova luce potrebbe avere delle brutte sorprese, esponenti di rilievo come CD Projekt hanno declinato la possibilità di un aggiornamento "Pro" per The Witcher 3: Wild Hunt, essendo completamente impegnati in altri progetti. Non ci resta che valutare quindi le decisioni delle varie case.