Realizzato sotto l'etichetta Dreadbit dall'ex sviluppatore di Media Molecule Daniel Leaver, senior designer di titoli di successo alla stregua di Little Big Planet e Teraway, Seraph è il classico prodotto indipendente che, forte di un gameplay particolarmente solido e raffinato, ha guadagnato il consenso dei giocatori sin dal suo debutto in Accesso Anticipato su Steam, dal quale è uscito con successo dopo circa sei mesi di aggiornamenti e rifiniture. Il gioco, un action/platform acrobatico a scorrimento orizzontale che strizza l'occhiolino alle dinamiche di Bayonetta e Devil My Cry, all'inizio di novembre è approdato anche su PlayStation 4, dove viene venduto a un prezzo leggermente superiore rispetto alla versione PC. Dopo le buone impressioni scaturite dalla nostra precedente prova, siamo tornati nei panni dell'angelo caduto per portare a compimento la sua drammatica avventura, una fuga attraverso livelli procedurali infestati da orde di spietati demoni.
Tutta l'eleganza del "Gun-fu" in Seraph, action-platform con livelli procedurali di Dreadbit
L'arte della schivata
Seraph, come specificato, è un angelo caduto, intrappolato nel corpo di una ragazza di nome Talia tenuta prigioniera all'interno di una nave-fortezza (il Corangelus) che naviga al largo del Mar Arabico. Per oscure ragioni, il natante viene attaccato da un'orda di demoni che eliminano tutti i passeggeri a bordo, eccetto un paio di criptiche figure che aiuteranno Seraph nel suo ritorno verso "Origin", il piano celeste dal quale proviene.La trama, permeata da temi etici e religiosi, benché rarefatta e suffragata solo da dialoghi basilari e semplici diari da raccogliere, risulta tutto sommato piacevole da seguire sino all'atto conclusivo, che sopraggiunge dopo una manciata di ore di gioco. Come già sottolineato, il cuore pulsante dell'opera di Daniel Leaver risiede nell'eccellente gameplay sviluppato sulla falsariga dello stile "Gun-Fu", quello in cui le acrobazie tipiche delle arti marziali orientali vengono supportate dall'uso di armi da fuoco. I film d'azione del regista cinese John Woo ne sono un classico esempio.
A differenza di altri sparatutto/platform a scorrimento orizzontale, in Seraph non è necessario mirare ai propri nemici, ma essi vengono automaticamente agganciati dall'arsenale in dotazione. Del resto, tutto il divertimento ruota attorno alle abilità acrobatiche ed elusive, fatte di doppi salti, scatti repentini e la possibilità di aggrapparsi e scalare i muri (l'uso del joypad è assolutamente consigliato). L'arma di base risiede in una coppia di pistole, sufficientemente potenti e con proiettili infiniti, mentre le secondarie, da sbloccare e raccogliere in appositi armadietti sparsi per i livelli, spaziano tra mitragliette, fucili d'assalto e "railgun" più o meno efficaci. Tra gli aspetti più interessanti di Seraph vi è proprio la gestione delle armi e dei diversi poteri angelici, legata a un profondo sistema di crafting che necessita un certo periodo di pratica per essere compreso nel dettaglio. Seraph di base può eseguire due "Miracoli", potenti mosse speciali da aggiornare e potenziare attraverso il menù Trasmutazione; tra esse vi sono Repellente, che respinge proiettili e nemici, Globo che colpisce come un boomerang e Cometa, grazie al quale il protagonista, dopo un balzo, si scaglia verso il terreno producendo ingenti danni d'area. Oltre che sui Miracoli il nostro angelo può contare anche sulle Benedizioni, da guadagnare e aggiornare ogni volta che si sale di livello, e sui Giuramenti, una serie di abilità e perk passivi che aumentano sensibilmente la potenza di fuoco, la difesa, la barra della salute, i colpi critici e altro ancora. I Giuramenti, suddivisi nelle tre tipologie chiamate Munizioni, Difensivo e Sacro, sono associabili ai cosiddetti Frammenti, a loro volta organizzati per efficacia e rarità. Se ciò non bastasse, nel menù Trasmutazione con gli elementi rilasciati dai nemici sconfitti possono essere craftati anche anelli protettivi, che vengono casualmente rilasciati negli armadietti dei livelli. Questi ultimi, come anticipato, sono di natura procedurale, e pur non presentando un design studiato al millimetro risultano generalmente godibili, al netto di alcune scelte stilistiche non sempre felici. Purtroppo gli unici obiettivi per portarli a termine risiedono nella sconfitta del boss di turno o nella distruzione delle cosiddette "Fontane Terminus", i classici nidi dove i demoni vengono generati. In alcuni livelli sono presenti anche aree segrete da sbloccare, dove oltre all'immancabile bottino possono trovarsi i preziosi checkpoint; una volta ucciso, infatti, Seraph può rinascere sino a tre volte all'interno dello stesso livello, alla quarta, tuttavia, potrà risorgere solo nell'ultimo checkpoint individuato.
Ci passo o non ci passo?
Tra gli aspetti più interessanti del titolo vi è il livello di difficoltà, che si plasma in base all'abilità del giocatore; in parole più semplici, meglio si gioca e più saranno numerosi e ardui da abbattere i nemici. Benché a un certo punto si arrivi a una sorta di equilibrio, va sottolineato che alcuni passaggi risultano davvero ostici da superare: vi basti sapere che il boss finale era talmente impegnativo nelle precedenti build, che Dreadbit ha dovuto necessariamente indebolirlo.
Per quanto concerne il "bestiario", purtroppo i demoni oltre a non essere molto vari (in tutto sono una dozzina di specie) non brillano nemmeno per ispirazione artistica. Alcuni ricordano i necromorfi di Dead Space, ma la curiosa scelta cromatica - in scala di grigi - li rende tutti simili fra loro e un poco anonimi, pur essendoci qualche variazione più interessante, soprattutto sotto il profilo degli attacchi speciali. Anche le ambientazioni, se si eccettuano alcuni specifici livelli, si assomigliano un po' tutte, soprattutto a causa della palette e dell'eccessiva sfocatura degli sfondi; in taluni casi il design può persino essere confusionario, dato che non si riesce a intuire rapidamente la differenza tra passaggi chiusi e aperti. Nonostante i suddetti difetti, amplificati dalla natura procedurale dell'opera, il delizioso gameplay e la natura frenetica degli scontri riesce comunque a far chiudere un occhio sugli aspetti meno riusciti, al netto di una inevitabile ripetitività sul medio/lungo termine. Al di là della campagna principale è possibile giocare le sfide giornaliere e le sfide di sopravvivenza settimanali, le quali, accompagnate da classifiche online, mettono in palio interessantissimi oggetti per la crescita di Seraph/Talia. Curiosamente, il gioco non dispone di alcuna opzione grafica, ad eccezione della gamma, della risoluzione e della possibilità di implementare lo schermo intero o la finestra. Ciò, come si evince dai requisiti, permette di far girare Seraph anche su sistemi datati, pur mantenendo una grafica piacevole, che si distingue soprattutto per le animazioni acrobatiche del protagonista (o sarebbe meglio dire della protagonista, dato che Seraph è imprigionato nel corpo di Talia). Buonissimo il comparto audio, supportato da una colonna sonora orecchiabile e campionamenti cristallini per gli effetti. Con l'uscita dall'Accesso Anticipato, sottolineiamo infine l'introduzione dei sottotitoli in italiano.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 10
- Processore: Intel Core i7-4790 3,60 GHz
- Memoria: 16 GB RAM
- Scheda Video: GigaByte 1070 G1 Gaming
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 7 o superiore
- Processore: Intel i3 3.0GHz
- Memoria: 4 GB RAM
- Scheda video: Nvidia GeForce GT 450
Requisiti consigliati
- Windows 7 o superiore
- Processore: Intel i5 3.0GHz
- Memoria: 4 GB RAM
- Scheda video: Nvidia GeForce GTX 560
Conclusioni
Realizzato da un ex senior designer di Media Molecule, Seraph è un titolo che punta fortissimo sulla raffinatezza del gameplay, plasmato sulle abilità acrobatiche del protagonista e sull'eleganza degli scontri a fuoco. I livelli procedurali talvolta confusionari, la longevità non esaltante e il bestiario poco ispirato sono gli unici difetti di un'opera complessivamente divertente da giocare e intrigante, che può inoltre contare su un profondo sistema di crescita del personaggio e una trama tutto sommato gradevole, seppur poco approfondita. Se amate gli action/platform tenetelo d'occhio, soprattutto in questo periodo di saldi.
PRO
- Gameplay solido e ben strutturato
- Le animazioni di Seraph/Talia
- Sistema di crescita e crafting
- Comparto audio
CONTRO
- Purtroppo finisce, presto
- Level design con qualche sbavatura