Probabilmente vi starete chiedendo perché, qui su Multiplayer.it, un portale dedicato ai videogiochi, abbiamo recensito la prima puntata della nuova stagione de Il Trono di Spade. La risposta alla vostra domanda è un'altra domanda: e perché no? La serie TV ispirata ai romanzi di George R. R. Martin è diventata praticamente un fenomeno culturale e le sue radici, che affondano nel fantasy e nell'avventura, si intrecciano profondamente con gli interessi dei nostri lettori appassionati di videogiochi. La nuova stagione - che dovrebbe essere anche la penultima - ha debuttato poche ore fa e noi l'abbiamo vista e rivista in lingua originale: l'appuntamento con questa prima puntata doppiata interamente in italiano è la prossima settimana, quando la serializzazione comincerà regolarmente anche nel nostro paese. Vi ricordiamo che questa stagione conterà soltanto sette episodi, invece dei soliti dieci, anche se la maggior parte sarà un po' più lunga del normale: la premiere, per esempio, è durata quasi un'ora. Nelle prossime righe riassumeremo e commenteremo quanto accaduto nell'episodio, perciò è chiaro che questa recensione conterrà molte anticipazioni sulla premiere in questione: se non avete ancora visto questo episodio - o i precedenti, se per questo - chiudete subito questa pagina. Vi abbiamo avvertito!
Roccia del drago
Nonostante il titolo, la prima puntata della settima stagione de Il Trono di Spade indugia fisicamente sull'omonima roccaforte solo sul finale, quando Daenerys Targaryen fa finalmente ritorno al castello della sua casata dopo aver viaggiato per mare insieme ai suoi draghi, ai Dothraki, agli Immacolati e ai suoi nuovi alleati. La scena che chiude la puntata è davvero potente: segue in silenzio l'attesissimo, ambito ritorno di Dany nel Continente Occidentale e il suo ingresso nella sala del trono che era appartenuta alla sua famiglia prima che Robert Baratheon la sterminasse per consegnare la rocca a suo fratello Stannis. Tyrion accompagna la Madre dei Draghi per tutto il tempo senza dire una parola e l'episodio si conclude davanti alla mappa di Westeros con un'unica battuta di Daenerys: "Cominciamo". In realtà, la Roccia del Drago che dà il titolo alla premiere non è importante solo per il ritorno di Daenerys, ma anche e soprattutto per la scoperta di Samwell Tarly, intrappolato in un loop di disgustose mansioni alla Cittadella dei Maestri. Un loop sul quale, a nostro parere, la regia si è concentrata qualche secondo di troppo: diciamo che potevamo fare a meno di tutti quei pitali pieni di feci o di qualche conato di vomito, l'idea l'avevano resa benissimo nei primi venti secondi del montaggio. Anche la conversazione tra Sam e l'arcimaestro Ebrose (un Jim Broadbent che si ritrova a negare l'accesso a una libreria proibita proprio come aveva fatto nei panni del professor Lumacorno di Harry Potter, casomai vi fosse sfuggito questo piccolo easter egg) durante una macabra autopsia ha indugiato un tantino troppo sui particolari raccapriccianti dell'operazione, pur chiarendo il ruolo distaccato di questi saggi nel mondo de Il Trono di Spade. In ogni caso, trafugando i libri, Sam ha scoperto che sotto Roccia del Drago si trova una montagna di vetro di drago, il rarissimo materiale capace di ferire gli Estranei. Probabilmente il furto gli costerà caro, ma siamo abbastanza sicuri che Sam non si sia già imbattuto in Jorah Mormont per caso, anche se l'ex guardia del corpo di Daenerys - che era partito in cerca di una cura per il Morbo Grigio che lo stava lentamente divorando - non ci è sembrato messo molto bene.
Il vetro di drago comincia a diventare molto importante: lo menziona anche Jon Snow nella sua riunione a Grande Inverno, durante la quale cominciano ad affiorare i primi contrasti con la sorellastra Sansa Stark. I due sembrano avere punti di vista differenti su come si dovrebbe regnare ed esercitare la giustizia. Nonostante l'affetto reciproco che li lega, questa tensione potrebbe causare non pochi problemi a Jon, specialmente perché nell'ombra abbiamo sempre il solito, viscido Ditocorto che non riesce a staccare gli occhi di dosso da Sansa. Le ragazze Stark comunque sono diventate delle vere furie: Sansa sembra aver imparato davvero molto, come dice lei stessa, dalla crudeltà di Cersei, mentre Arya, tornata anche lei nel Continente Occidentale, è diventata di una ferocia inaudita. La puntata, in effetti, si apre con un ennesimo massacro che rievoca quello delle Nozze Rosse, anche se al contrario: la regia astutamente lo fa sembrare un flashback, ma in realtà non lo è affatto. Arya si è sbarazzata della casata Frey da sola, e tanti saluti. Anche se lei non lo sa, la sua vendetta sta già colpendo gravemente il bersaglio finale: la regina Cersei. Ad Approdo del Re, infatti, gli ultimi due Lannister sono a corto di alleati. Mentre Jaime lamenta quella che sembra essere sempre più chiaramente la fine della loro casata, Cersei è solo intenzionata a distruggere ogni nemico o traditore, includendo persino il suo defunto figlio Tommen nell'elenco. La loro unica speranza potrebbe essere Euron Greyjoy, un personaggio che abbiamo cominciato a conoscere nella scorsa stagione e che, purtroppo, finora si è rivelato abbastanza diverso dalla sua controparte cartacea, molto più carismatica e misteriosa. Nella serie TV, Euron è uno spaccone e una faccia tosta che si offre in marito a Cersei in cambio della sua potentissima flotta. È talmente fastidioso che persino Cersei rifiuta l'offerta, ma la promessa di Euron di tornare con un dono degno di lei ci fa temere davvero il peggio: due pazzi come loro potrebbero essere facilmente i "boss finali" di questa stagione. Chissà che la loro unione non sia finalmente la proverbiale goccia che farà traboccare il vaso di Jaime.
Altre due sottotrame hanno costituito la colonna vertebrale di questa prima puntata. Una è stata davvero abbozzata, ma avrà ripercussioni molto importanti: Bran Stark è finalmente tornato alla Barriera insieme a Meera e ha incontrato Edd l'Addolorato, rimasto a guidare i Guardiani della Notte al posto di Jon. Questo significa che il giovane Stark potrebbe presto rincontrare il resto della sua famiglia e aiutarli a combattere il Re della Notte con le sue visioni. L'altra sottotrama riguarda l'adorabile Mastino, in viaggio insieme alla combriccola di Beric Dondarrion: la casetta in cui trovano rifugio apparteneva al fattore che aveva offerto un lavoro a Sandor nella terza stagione. Casomai non ve lo ricordaste, era andata a finire che il Mastino - all'epoca insieme ad Arya - aveva derubato il fattore dei suoi pochi averi ed era fuggito all'alba. Il suo furto deve aver probabilmente contribuito alla miserabile fine di quel poveretto e di sua figlia, una consapevolezza che lo ha evidentemente ferito in profondità: a questo punto siamo entrati nel vivo di quello che sembra proprio essere un "cammino di redenzione" per Sandor Clegane, ora consapevole a sua volta della minaccia degli Estranei grazie alla visione concessagli da Thoros attraverso il focolare. La scacchiera comincia ad assumere una forma sempre più precisa.
Il Trono di Spade gratis su PlayStation Plus
Gli utenti PlayStation Plus a luglio possono ingannare l'attesa tra un episodio e l'altro giocando a Game of Thrones - A Telltale Series, disponibile per tutto il mese di luglio. Si tratta di un prodotto in linea con le altre avventure Telltale, che ben sfrutta l'ambientazione della saga per creare intrighi e un cast di personaggi vecchi e nuovi... imperdibile per i fan!
Conclusioni
Le premiere de Il Trono di Spade offrono raramente grandi colpi di scena e servono più che altro a ricapitolare le posizioni e i ruoli dei personaggi, spianando la strada alle puntate successive. Nonostante ciò, il ritmo di questa prima puntata è stato serrato e la sceneggiatura ha preparato rapidamente i legami e i conflitti principali della nuova stagione, offrendo anche alcuni momenti di forte impatto. Al netto di qualche incertezza registica, i semi piantati in questa prima puntata della settima stagione promettono sviluppi monumentali: le battaglie e i momenti epici arriveranno, per adesso godiamoci il ritorno dei nostri beniamini. Finché sono vivi.
PRO
- Il ritorno a casa di Daenerys, silenzioso e potente
- La sottotrama del Mastino
- MVP: Arya Stark
CONTRO
- Il montaggio di Sam tra sbobba e diarree
- Euron Greyjoy che gigioneggia
- Il cammeo un po' inutile del cantante Ed Sheeran