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Tutti in balera con la recensione di Just Dance 2018

Torna l'annuale appuntamento danzante con Just Dance 2018

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   29/10/2017

Difficile trovare qualcosa che aderisca più fedelmente al principio di "more of the same" di un nuovo capitolo della serie Just Dance, come ha dimostrato anche la nuova edizione 2018 fin dalla presentazione all'E3: la regolarità con cui il rhythm game di Ubisoft si presenta sul mercato è praticamente la stessa dei titoli sportivi EA o 2K, ma mentre questi ultimi si trovano parzialmente giustificati dal progredire tecnologico delle simulazioni, nonché dalle novità portate dai cambiamenti ai vari campionati sportivi di anno in anno, per Just Dance si tratta sostanzialmente di rinfrescare un catalogo di canzoni e aggiungere qualche modalità. In effetti viene da domandarsi se tutto questo non sia un po' anacronistico, considerando che il lancio del servizio su abbonamento Just Dance Unlimited dovrebbe aver reso ormai obsoleto il ricorso a nuovi capitoli da immettere sul mercato ogni anno, ma è evidente che questa serie continui ad essere estremamente proficua per Ubisoft, tanto da non mettere in discussione la sua distribuzione attraverso i canali classici del mercato anche con una struttura su abbonamento ormai ben consolidata.

Tutti in balera con la recensione di Just Dance 2018

Altro segnale di questo grande potenziale che ha il gioco sul mercato e della volontà di sfruttarlo appieno è la quantità di piattaforme su cui Just Dance 2018 è disponibile, comprendendo oltre ovviamente alla nuova versione Switch e a quelle PlayStation 4 e Xbox One, anche le edizioni per PlayStation 3, Xbox 360, Wii U e addirittura Wii, quest'ultima una mossa curiosa ma effettivamente valida considerando la base di utenti che ancora possiedono la console Nintendo in casa e che rappresentano un pubblico potenzialmente ancora attivo per Just Dance, rimasto a lungo uno dei titoli più venduti su tale piattaforma. Nonostante questa pletora di versioni differenti, il gioco resta sostanzialmente lo stesso, cambiando solo il sistema di rilevazione utilizzato per valutare i movimenti dei giocatori. In questa recensione ci occupiamo specificamente della versione Switch, considerata probabilmente quella principale per Just Dance 2018 e dotata, a differenza di tutte le altre, anche di alcune caratteristiche peculiari.

Ballerini da salotto

Just Dance continua a rimanere sostanzialmente costante da ormai nove anni, a partire dal primo capitolo datato 2009 per arrivare a quello attuale. L'approccio di Ubisoft per ogni nuovo capitolo è incrementale, andando ad aggiungere nuove caratteristiche alla meccanica di base e svecchiare di anno in anno il catalogo di canzoni ballabili con le ultime hit del momento, tenendo sempre buono in vasto carnet di singoli storici che si prestano particolarmente bene alla danza. Sulla struttura del gioco in sé possiamo benissimo riprendere quanto detto nella recensione di Just Dance 2017, dunque: si tratta di un rhythm game che ci vede replicare le coreografie rappresentate sullo schermo in base all'utilizzo di vari sistemi di rilevazione del movimento, con una valutazione costante delle nostre performance che determina poi il punteggio finale e la possibilità di sbloccare e accedere a ulteriori contenuti o semplicemente vincere un match in multiplayer, ma lo scopo di Just Dance non è affatto la competizione. Si tratta di fornire uno stimolo a ballare, e per chi ha un minimo di predisposizione al movimento ritmico del corpo può rappresentare un ottimo metodo per alzarsi dal divano e dimenarsi un po' con della musica, divertendosi e magari imparando anche qualche passo.

Tutti in balera con la recensione di Just Dance 2018

Per questi motivi risulta chiaro come Just Dance sia sostanzialmente un titolo casual, un party game che esula da qualsiasi canone videoludico per avvicinarsi piuttosto a una sorta di gioco di società in cui la console funge esclusivamente da mezzo tecnologico attraverso il quale interfacciarsi con quanto accade sullo schermo. È nato come prodotto studiato appositamente per il Telecomando Wii ma col tempo ha saputo adattarsi bene ai vari sistemi di rilevazione di movimento, in particolare con Kinect (almeno prima della sua definitiva dipartita), ma trovando poi il modo di slegarsi anche dalle varie periferiche con l'utilizzo dell'app per smartphone, anche se lo sfruttamento di quest'ultimo resta sempre un po' dubbio considerando la pericolosità di ballare stringendo in mano il proprio telefono. Tutta questa varietà di soluzioni fa sorgere peraltro qualche sospetto sull'effettiva precisione del motion sensing: gli stessi Joy-Con di Switch non hanno un vero sistema di rilevazione spaziale come Wii o Kinect, basandosi piuttosto sull'accelerometro, dunque non è chiaro come il gioco stabilisca la coerenza dei movimenti del giocatore e il dubbio è che questo avvenga in maniera molto approssimativa.

Una cornucopia di contenuti

I primi minuti di gioco possono far pensare a una certa limitatezza di contenuti, ma basta completare qualche sessione per sbloccare il catalogo e far letteralmente esplodere i menù di modalità e canzoni. Ora, chi scrive questa recensione non è propriamente un appassionato di musica dance o derivati, ma il catalogo di canzoni presenta una grande varietà di artisti e influssi musicali, quanto basta per poter dire che si adatta veramente un po' a tutti i gusti. Questo anche solo per ciò che riguarda i 40 brani presenti nella tracklist di base, mentre le possibilità diventano praticamente infinite considerando le oltre 300 canzoni nel servizio su abbonamento Just Dance Unlimited, disponibile gratuitamente per tre mesi con l'acquisto del gioco per poi passare alle sottoscrizioni (4,99, 9,99 e 29,99 euro per rispettivamente un mese, tre mesi o un anno). Inutile mettersi qui a fare listoni, vi rimandiamo al sito ufficiale per l'elenco completo delle tracce presenti nel gioco e le informazioni sul catalogo di Unlimited e giudicate voi, quello che possiamo dire è che l'assortimento è davvero notevole e perfettamente adattato al gioco attraverso ottime coreografie.

Tutti in balera con la recensione di Just Dance 2018

La modalità di gioco principale resta Just Dance, che consente di affrontare i brani separatamente in singolo o in multiplayer locale, mentre il multiplayer online è accessibile nella modalità World Dance Floor. Sebbene la meccanica resti la stessa, in linea di massima, ci sono diverse varianti che che incrementano l'interesse nel gioco: una novità assoluta è rappresentata dalla modalità Kids, che semplifica un po' le cose e presenta un repertorio adatto ai più giovani, confermando la natura da titolo adatto a tutta la famiglia. La modalità Machine è stata sostituita da Dance Lab, che ci pone di fronte a una serie di prove alquanto bizzarre, nelle quali ci troviamo a simulare una serie di gesti e movenze a tema all'interno di livelli progressivi. Ancora presente anche la modalità Fitness che consente di visualizzare le calorie bruciate a ritmo di musica, donando dunque un elemento "salutista" al tutto.

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Non esiste ovviamente un sostrato narrativo in tutto questo, ma un senso di progressione è dato dall'avanzamento in livelli di esperienza e dalla raccolta di "mojo", raffigurato da monete d'oro che possono essere utilizzate dentro una sorta di macchinetta distributrice per ottenere vari premi come avatar, elementi cosmetici, brani, livelli di Lab e altro. Il fatto che il gioco proponga delle quest giornaliere da affrontare, con richieste particolari in termini di performance da completare per poter ottenere ulteriore mojo, è anch'esso un sistema per dare un senso di evoluzione al tutto e ravvivare ulteriormente l'interesse nel gioco anche a lungo andare. Una particolare attenzione è stata riposta nella versione Switch, che emerge rispetto alle altre come una sorta di edizione di punta per Just Dance 2018. Si tratta effettivamente di un gioco particolarmente adatto alla console Nintendo, tra la presenza dei Joy-Con come periferiche standard e le sue note potenzialità multiplayer.

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Non stupisce dunque l'introduzione di un paio di brani extra, tra cui uno basato su Mario a ulteriore dimostrazione del legame tra Ubisoft e Nintendo dopo l'esperienza di Mario + Rabbids, e soprattutto la presenza di una modalità chiamata "Double Rumble", che si basa sull'utilizzo simultaneo dei due Joy-Con da parte di un singolo giocatore. Questo apre la porta a coreografie e movimenti più complessi e particolari, che in questo caso assumono delle caratteristiche tematiche nell'imitazione di vari lavori attraverso gestualità tipiche, ovviamente tutto sempre a ritmo di musica. Altro elemento distintivo della versione Switch è il supporto per l'HD Rumble, con la vibrazione interna dei Joy-Con che risulta sempre presente e attiva nel corso del gioco, donando un ulteriore senso del ritmo al tutto. Sul piano tecnico, per il resto, non si rilevano marcate differenze rispetto agli ultimi capitoli della serie, con il solito stile grafico estremamente colorato e contrastato, in modo da focalizzare l'attenzione sulle silhouette per capire meglio i movimenti da fare ma senza rinunciare a una certa spettacolarità delle coreografie in video.

Tutti in balera con la recensione di Just Dance 2018

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (3)
6.7
Il tuo voto

Passano gli anni ma Just Dance rimane sostanzialmente lo stesso, anche perché non sembra aver bisogno di grossi scossoni per fare al meglio quello che deve fare. Just dance 2018 è un more of the same per antonomasia, un'estensione quantitativa del capitolo precedente che si limita a mettere sul piatto nuove canzoni e qualche variazione sui temi già proposti nelle varie modalità secondarie, portandosi dietro comunque tutti i punti di forza storici della serie. In tutto questo appare comunque ottimo, in particolare, il debutto su Switch, con le sue caratteristiche peculiari e una fruizione sicuramente preferenziale sulla console Nintendo, sebbene la precisione nella rilevazione di movimento dei Joy-Con risulti quantomeno dubbia. Viene comunque da domandarsi se non sia meglio, a questo punto, ripensare tutta la struttura della serie in termini di servizio su abbonamento, vista l'esistenza di Unlimited, piuttosto che continuare con il lancio di nuovi capitoli a cadenza annuale che si limitano a rinnovare il repertorio di canzoni o poco più.

PRO

  • È sempre un ottimo stimolo a ballare
  • Repertorio di canzoni ampio e variegato
  • Tante modalità, tra cui Kids e il Double Rumble per Switch

CONTRO

  • Novità limitatissime rispetto all'anno precedente
  • Gran parte del catalogo richiede l'abbonamento
  • Rilevazione di movimento approssimativa