A volte il mondo è crudele, e titoli molto validi non ricevo il successo e le attenzioni che meritano. È quello che è accaduto nell'ormai lontano 2011 a L.A. Noire, frutto di un travagliato sviluppo e del lavoro del mai troppo compianto Team Bondi in coppia con Rockstar Games. L.A. Noire però ha avuto anche la fortuna di vivere, durante questa generazione di console, non una ma ben due rivalse. La prima ve l'abbiamo raccontata ieri, ed è avvenuta grazie alla potenza bruta di PlayStation 4 e di Xbox One. La seconda, invece, la si deve al sapientissimo lavoro di porting e di adattamento su un hardware completamente diverso: quello di Nintendo Switch.
Getta la pistola e tieni i Joy-Con bene in vista
Finora il rapporto tra i titoli third party e Nintendo Switch ha intrapreso la direzione giusta, in vista di un supporto sempre maggiore, ma è stato anche segnato da risultati contrastanti. Si va dall'ottimo The Elder Scrolls V: Skyrim che arriva proprio in questi giorni, a RiME, che è già tanto se riesce ad avviarsi. L.A. Noire dimostra che l'approdo sulla console ibrida è assolutamente possibile, che sono necessari compromessi, corposi lavori di revisione e adattamento, ma che il risultato può ripagare abbondantemente l'attesa, richiedendo tra l'altro un prezzo onesto (in questo caso circa 40 euro).
Forse di L.A. Noire saprete già tutto se frequentate le nostre pagine, ma vale la pena rinfrescare ancora una volta la memoria. Il gioco pensato da Brendan McNamara ci trasporta nell'affascinante e oscura Los Angeles del Secondo Dopoguerra, città imprenditoriale, sede del nascente cinema, dell'attività bancaria e dello spirito intraprendente, ma anche della malavita, della prostituzione e della droga. In questo connubio di dignità e corruzione, vestiamo i panni di Cole Phelps, accompagnandolo di promozione in promozione dal ruolo di semplice agente di pattuglia a quello di veterano tra i detective losangelini. Il tutto all'interno di un open world che ricostruisce fedelmente luoghi, edifici e persino il vestiario degli anni Quaranta, grazie ad una minuziosa opera di documentazione storica.
Sparatorie, adrenalinici inseguimenti e casi investigativi più meditati possono essere affrontati in Modalità Tv con una risoluzione in 1080p e 30 fps; passando in modalità portatile, i primi scendono a 720, conservando un identico frame rate. Ma vi abbiamo già anticipato che non è la potenza a segnare la differenza rispetto alle controparti, quanto l'eccellente lavoro di adattamento dei controlli di gioco. Tutte le potenzialità dei controlli di Nintendo Switch e tutte le feature esclusive della console sono chiamate in causa, nessuna esclusa. Possiamo, ad esempio, utilizzare i Joy-Con sfruttando i comandi di movimento e il giroscopio, per "mettere le mani" nel vero senso della parola sulla scena del crimine, raccogliendo e ruotando gli oggetti d'interesse. È solo una delle possibilità: anche utilizzando i Joy-Con con i sistemi di controllo tradizionali, è stato introdotto il pieno supporto al Rumble HD, per ricevere un fedele feedback tattile in tempo reale. Arrampicandoci su una grondaia avvertiremo i movimenti delle mani, avviando una vettura il rombo e lo scoppiettio del motore. Sono piccoli dettagli, ma che potenziano l'immedesimazione del giocatore nelle determinate azioni che è chiamato a compiere.
Los Angeles sempre con noi
I controlli di gioco in Modalità TV e Tabletop sono un gradito valore aggiunto, ma ciò che potrebbe indurre all'acquisto di L.A. Noire su Nintendo Switch è chiaramente il fattore portabilità. Sfilando la console dal dock possiamo avere Los Angeles e i casi di Cole sempre con noi, un'esperienza al pari di Skyrim e di Doom altamente straniante: non ci siamo ancora abituati all'idea di giocare in treno o a passeggio con titoli di questo calibro, dalle dimensioni così significative. E allo stesso tempo è ancora fonte di meraviglia vedere come l'esperienza di gioco ne esca quasi rinnovata, corroborata: come se fossero titoli nuovi, mai visti prima.
In modalità portatile è anche possibile sfruttare il touch screen di Nintendo Switch per un'esperienza impossibile da realizzare altrove, che di fatto arricchisce L.A. Noire di meccaniche da vero punta e clicca, spingendone il genere verso l'ibridazione. Le meccaniche touch tornano particolarmente utili durante le sessioni degli interrogatori, dove potremo selezionare le azioni eseguibili da Cole mediante testi a schermo, ora ingranditi rispetto all'edizione originale. Questo senza contare la possibilità, altrettanto funzionale, di ruotare l'inquadratura con la semplice pressione (e poi il trascinamento) di un punto qualsiasi dello schermo.
La modalità portatile, tuttavia, ha anche un pregio non particolarmente nobile: camuffare una resa tecnica che per forza di cose sente il peso dei suoi sei anni di vecchiaia, e che è stata potenziata in misura minore rispetto alle versioni dedicate a PlayStation 4 ed Xbox One. In Modalità TV L.A. Noire soffre, negli ambienti aperti, di fastidiosi ed evidenti effetti di pop up, texture in determinati casi molto grossolane, notevoli cali di frame rate nei luoghi affollati e nei momenti più concitati. Va un po' meglio spostandosi al chiuso degli edifici, con effetti di luce ed ombre studiati alla perfezione. Tutto questo sul piccolo schermo portatile fortunatamente si nota meno, e il modo migliore per godere del titolo su Nintendo Switch è quindi quello di giocarlo on the road, console alla mano. Ma i difetti restano, e dobbiamo farli presente. Anche se, notando tutto l'impegno profuso per la conversione, forse potremmo anche chiudere un occhio.
Conclusioni
L.A. Noire è un graditissimo ritorno, che su Nintendo Switch guadagna alcuni valori aggiuntivi. Si parte dai comandi di gioco che rendono il gameplay ancora più immersivo e accattivante, per arrivare alla portatilità, il vero e proprio "fattore Switch". È un prodotto che sente il peso dei suoi anni in un mondo che va sempre più di corsa, e a livello tecnico e grafico la console Nintendo riesce a mascherarlo molto meno bene rispetto a PlayStation 4 ed Xbox One. Ma è un compromesso accettabile, soprattutto considerando la trama magistrale e la tecnologia del MotionScan applicata ai volti dei personaggi, tecnica ancora oggi ineguagliata.
PRO
- La versione Nintendo Switch sfrutta HD Rumble, sensori di movimento e touch screen
- La portatilità è sicuramente un punto a favore
- Trama, personaggi e ambienti indimenticabili
CONTRO
- Tecnicamente datato, e si vede
- In Modalità TV graficamente mostra tutti i suoi punti deboli
- La versione digitale richiede ben 29 giga di spazio, la console di base ne ha 32