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Ugole d’oro per la recensione di SingStar Celebration

Il karaoke targato Sony cerca riscatto nella collana PlayLink di PlayStation 4

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   23/11/2017

C'era una volta SingStar. Nata nel 2004 su PlayStation 2, la serie musicale realizzata da London Studio è rimasta per diverso tempo sulla cresta dell'onda durante lo scorso decennio, prima di finire nel dimenticatoio in tempi più recenti. Quelle che erano tre, quattro o anche più versioni differenti nella stessa annata sono diventate man mano sempre meno frequenti, fino a rendere l'arrivo di un nuovo SingStar un evento raro. Nonostante i quattro anni di vita di PlayStation 4, sulla console di attuale generazione si contava finora un unico episodio, tra l'altro per niente fortunato: stiamo parlando di SingStar: Ultimate Party, che nel 2014 ha convinto Sony a mettere il franchise nel congelatore in attesa di tempi migliori. L'occasione per riaprire il freezer si è presentata negli ultimi mesi con l'arrivo su PlayStation 4 della collana PlayLink: dopotutto, il karaoke resta ancora uno degli strumenti più divertenti per animare una serata tra amici, e un titolo come SingStar Celebration non poteva di certo mancare nell'elenco di giochi dedicati ai cosiddetti casual gamer.

Tutti i brani

-Adele Hello
-ABBA Dancing Queen
-Amy Winehouse Rehab
-Avicii Wake Me Up
-Blondie One Way Or Another
-Brandi Carlile The Story
-Britney Spears Oops!... I Did It Again
-Calvin Harris & Disciples How Deep Is Your Love
-Ella Henderson Yours
-Elle King Ex's and Oh's
-Fun. Some Nights
-Hilary Duff All About You
-Iggy Azalea feat. Charli XCX Fancy
-Jason Derulo Want To Want Me
-Kings Of Leon Use Somebody
-Lost Frequencies Are You With Me
-Marvin Gaye & Tammi Terrell Ain't No Mountain High Enough
-Meghan Trainor All About That Bass
-Oasis Wonderwall
-OMI feat. Nicky Jam Cheerleader
-One Direction What Makes You Beautiful
-Roxette It Must Have Been Love
-Shawn Mendes Stitches
-Sia Cheap Thrills
-Tegan And Sara Closer
-The Chainsmokers feat. Halsey Closer
-U2 I Still Haven't Found What I'm Looking For
-Wham! I'm Your Man
-Young Rising Sons High
-Zara Larsson Lush Life

Uno smartphone per microfono

Proprio la caratteristica principale di PlayLink è tra le novità più interessanti offerte da SingStar Celebration, che a differenza del passato non richiede più l'uso di un microfono per funzionare. Dopo avere acquistato il gioco, si può infatti scaricare sul proprio smartphone l'app chiamata SingStar Mic, accoppiandola con la propria PlayStation 4 per iniziare immediatamente a usare il telefono come microfono. Si tratta di un'idea senza dubbio indovinata, che comunque non esclude la possibilità di usare altre soluzioni come il microfono integrato di PlayStation Camera o quelli di tipo classico abbinati ai vecchi SingStar, sia col filo sia senza. Qualora si scelga di usare SingStar Mic per cantare, il suo funzionamento è praticamente impeccabile non solo per l'uso primario per il quale l'app è nata, ma anche per la creazione veloce di playlist personalizzate che richiederebbero più tempo per essere generate all'interno del gioco tramite controller. Non c'è comunque il rischio di perdersi tra i menu di SingStar Celebration, che in pochi secondi permette di lanciarsi insieme alle proprie corde vocali in uno dei trenta brani inclusi all'interno della tracklist. La selezione di canzoni pesca un po' da tutti i generi e annate, affiancando gli U2 dei tempi d'oro ai più recenti One Direction, mettendo alla prova con Adele e la sua Hello fino a catapultarci al 1995 con gli Oasis e la loro inconfondibile Wonderwall. Quasi inutile dirlo, i brani selezionati fanno da trampolino verso il SingStore, luogo al quale rivolgersi per trovare la propria canzone preferita tra le tante proposte da Sony: al netto di alcuni pacchetti speciali presenti nel negozio, il prezzo per il singolo brano è pari a 1,39 euro. Preventivate quindi qualcosina in più da aggiungere ai 20,99 euro necessari per portarvi a casa la versione base di SingStar Celebration.

Ugole d’oro per la recensione di SingStar Celebration

Da soli ma soprattutto con gli altri

Anche se non è di certo vietato cantare da soli a squarciagola, così come i suoi predecessori SingStar Celebration offre diversi modi per interagire con le altre persone. Ogni prestazione canora viene accompagnata da un punteggio, che adesso sembra tenere maggior conto delle note vocali toccate durante il canto invece di considerare la sola emissione di rumore. La valutazione ottenuta può essere confrontata con quelle dei propri amici, tenendo comunque presente la possibilità di chiamare tutti a raccolta presso la propria abitazione per darsi da fare nella modalità Party. Nonostante essa sia un po' castrata rispetto ai tempi d'oro, questa rimane sempre un punto di riferimento per le festicciole casalinghe a base di karaoke, lasciandosi andare in medley e sfide di altro tipo da giocare insieme per un massimo di otto persone. Nelle canzoni che lo prevedono si può inoltre dare vita a un duetto, per poi magari mettere su Internet il filmato catturato tramite PlayStation Camera. Nella componente social di SingStar Celebration si trovano video che vanno dallo stonato senza alcuna vergogna a vere e proprie cover band improvvisate nel salotto di casa, finendo per apprezzare tutto.

Ugole d’oro per la recensione di SingStar Celebration

Conclusioni

Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 20,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (2)
7.9
Il tuo voto

Insieme a Hidden Agenda e Sapere è Potere, SingStar Celebration compone il trittico di nuove uscite PlayLink di questo periodo. Nonostante non reinventi nulla e anzi necessiti di un lifting in alcune sue aree, la fatica di London Studio riesce comunque a divertire, tappando un buco nella collana che aveva già da tempo il suo nome. Da non sottovalutare l'integrazione con l'app SingStar Mic, grazie alla quale la modalità multigiocatore diventa potenzialmente fruibile da chiunque in modo immediato.

PRO

  • Ottima integrazione con l'app
  • Tracklist di base piuttosto varia

CONTRO

  • Brani un po' troppo costosi
  • Meno in forma rispetto al passato