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La recensione di Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory

Un capitolo che manca di originalità ma farà contenti gli appassionati

RECENSIONE di Simone Pettine   —   23/01/2018

Inutile negarlo, il nostro cuore di bambini cresciuti negli anni '90 è sempre stato legato a due tipi di mostriciattoli molto differenti: i Pokémon e i Digimon. Va anche detto però che, dal punto di vista videoludico, sono stati i primi a riscuotere un vero successo commerciale, e a proporre capolavori su cartuccia che a volte tiriamo ancora fuori dal cassetto. Il primo Digimon World su PlayStation, invece, forse non lo ricordano tutti abbastanza bene. Il franchise comunque ha cercato di riprendere terreno negli ultimi anni, e grazie al supporto di Bandai Namco sono arrivati anche in Europa, uno dopo l'altro, ben tre titoli buoni, di cui Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory rappresenta l'anello finale della catena (almeno per ora). Siamo tornati a trascorrere parecchie ore nel mondo virtuale, lottando al fianco dei Digimon, e possiamo finalmente raccontarvi delle loro ultime avventure.

Trofei PlayStation 4

Portare a casa il platino di Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory non sarà un'impresa troppo ardua, quanto piuttosto minacciata dalla monotonia. A parte completare tutte le missioni secondarie e la trama principale, infatti, dovremo dedicarci al reperimento di 700 collezionabili (le medaglie dei Digimon) e all'ottenimento di particolari digievoluzioni. Bisognerà anche partecipare a una manciata di scontri online per ottenere determinati titoli nella partite classificate. Ad occhio e croce una quarantina di ore, comunque, dovrebbero essere sufficienti.

Ritorno nell’EDEN

Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory è il sequel diretto di quel Digimon Story: Cyber Sleuth pubblicato nel 2016, sempre in esclusiva su PlayStation 4 e PlayStation Vita. Il capitolo dello scorso anno invece, Digimon World: Next Order, fa parte di un altro filone ambientato a Digiworld, collegato solo con blandi richiami alla nuova avventura. Poco importa, ad ogni modo, che manchi la terra natale dei mostriciattoli digitali, dal momento che ogni fan della serie che si rispetti si troverà subito a casa. La trama ha luogo in un futuro più o meno lontano, dove la tecnologia è progredita a tal punto da rendere reale un mondo virtuale già immaginato in Sword Art Online, chiamato EDEN. Qui gli esseri umani possono incontrarsi per vivere un'esistenza parallela, mentre il loro corpo fisico resta ancorato al proprio pc di casa. Il problema è che EDEN, a dispetto del nome paradisiaco, è minacciato più del dovuto dagli esseri umani. Gruppi di hacker senza scrupoli si contendono i suoi territori digitali, rubano l'identità degli internauti e li rivendono al mercato nero. E negli ultimi tempi hanno cominciato anche a gestire una compravendita illegale di Digimon, identica al nostro bracconaggio, trattandoli come semplici ammassi di dati e creature da far lottare per piacere personale. Naturalmente noi non resteremo con le mani in mano: vestendo i panni di Keisuke Amazawa, giovane ragazzo dal volto forse a tratti troppo inquietante per essere il protagonista, entreremo a far parte di un gruppo di hacker votati al bene, intenzionati a fermare la criminalità di EDEN.

La recensione di Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory

E in fondo la questione ci tocca dal vivo: qualcuno ci ha sottratto l'identità rubandoci l'account personale, atto gravissimo nella Shibuya del futuro dal momento che agli occhi della società siamo diventati peggio dei reietti. Naturalmente nel corso dell'avventura incontreremo tanti personaggi comprimari, ognuno con una personalità in stile con il canonico canovaccio degli RPG di stampo nipponico, nonché un numero impressionante di digimon con cui fare amicizia e combattere. Il problema di Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory fondamentalmente è solo uno: si tratta di un copia incolla del primo Digimon Story: Cyber Sleuth. E non stiamo esagerando, dal momento che il titolo ricicla aree, digimon, e persino i personaggi del primo capitolo della serie, proponendoci una sorta di storia parallela che inizia bene o male dove il primo trovava la sua conclusione. Per chi si approccia al franchise per la prima volta sarà uno splendido RPG a tema Digimon, con qualche difetto ma sufficientemente solido. Chi ha già giocato il primo Cyber Sleuth invece difficilmente riuscirà a liberarsi da una sensazione di angosciante déjà vu, e qualcuno giustamente potrebbe puntare il dito verso Bandai accusandola di palese riciclo.

La recensione di Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory

Digimon vincente non si cambia

Proporre un nuovo Digimon Story che abbia al suo arco poco più di una trama riscritta è in realtà una mossa molto saggia. Ha permesso di ridurre al minimo i rischi, offrendo ancora una volta un RPG in terza persona piuttosto valido, che conserva tutti i punti di forza del primo capitolo. Il primo è il sapiente equilibrio tra le fasi narrative/esplorative e quelle dedicate al combattimento. La storia principale di Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory è estremamente lineare e priva di grossi colpi di scena, ma fa il suo lavoro e permette al giocatore di ambientarsi progressivamente con un mondo molto particolare, in cui il confine tra il reale e il virtuale è estremamente labile. Per proseguire sarà sufficiente leggere di tanto in tanto gli obiettivi in corso dal menù di gioco, e selezionare dalla nostra postazione pc (che si trova ad Hudie, il covo degli hacker) le missioni contrassegnate dalla dicitura "importante". Naturalmente saremo anche liberi di dedicarci alle secondarie, discretamente numerose, che ci ricompenseranno con oggetti curativi, premi in denaro e digimon per arricchire la nostra collezione.

La recensione di Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory

Sia Shibuya che EDEN si articolano in varie aree (la maggior parte anch'esse riciclate dal primo capitolo), che verranno sbloccate poco a poco proseguendo nella trama. Ognuna di esse ha delle dimensioni piuttosto asfittiche, e solitamente non dovremo fare altro che proseguire da un punto all'altro per ottenere un determinato oggetto. Molto più interessante è il mondo virtuale di EDEN, articolato in server all'interno dei quali si annidano pericolosi avversari e digimon via via sempre più potenti, e a volte pericolosi. Questi ultimi, in fondo, rappresentano il cuore della produzione, e sarete felici di sapere che il loro numero adesso è pari a 336, dato che sono stati aggiunti altri 87 esemplari a quelli del primo capitolo. La gestione dei Digimon è praticamente identica a quella di un qualsiasi titolo della serie Pokémon: possiamo portarne con noi fino ad un massimo di undici esemplari. I mostri digitali non vanno però catturati nell'erba alta, ma scansionati dopo averli trovati a caso in EDEN. Questo significa che se avete sempre desiderato accudire un Agumon, avrete due possibilità: cercarlo in giro, fino a raggiungere un livello di scansione pari al 100% (ogni incontro vi garantirà una percentuale pari al 20-25% a seconda della rarità della specie), oppure far evolvere una delle sue pre-evoluzioni. Perché naturalmente i Digimon si digievolvono e de-digievolvono a seconda dei desideri del loro partner. Trasformandosi guadagnano poteri aggiuntivi e diventano molto più resistenti, ma ognuno di essi può ambire a ben quattro o cinque percorsi di evoluzione differente, a seconda delle sue statistiche e del livello che possiede in un determinato momento.

La spinta al collezionismo ci porterà pazientemente a sperimentare un po' tutti i percorsi, facendo aumentare a dismisura quella ventina di ore di gioco necessarie a portare a termine la trama. Il combat system di Hacker's Memory resta ancorato a un efficace scontro a turni, in cui potremo schierare tre digimon alla volta contro quelli degli avversari. Il nostro primo beniamino è stato Tentomon, ma il gioco vi permetterà di scegliere anche un Betamon o un Gotsumon, noi abbiamo preferito seguire il cuore e la prima serie animata. Il compito sarà quello di impartire gli ordini ai mostriciattoli invitandoli ad attaccare, difendersi, o eseguire una mossa speciale (che consumerà punti stamina). L'ordine di esecuzione dei turni viene indicato da una barra verticale sulla destra dello schermo, ed è influenzata dalle statistiche dei digimon: solitamente i più grossi e veloci attaccano sempre per primi. Ogni digimon possiede inoltre archetipi particolari (virus, vaccino, dati, neutro) che renderà i suoi attacchi più o meno efficaci contro quello delle altre specie. Questo sistema influenza da vicino la realizzazione delle combo di squadra, dal momento che l'affinità tra i membri del party è fondamentale per la loro messa a segno. Se per qualche motivo il sistema di combattimento vi annoia, potete sempre chiedere all'intelligenza artificiale di combattere in automatico, ma naturalmente vi perdereste il lato strategico del titolo.

La recensione di Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.2
Lettori (11)
8.0
Il tuo voto

Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory ripropone tutti i contenuti del primo capitolo della serie, aggiungendo trama e protagonisti inediti, e 87 nuove creature. Tutto quello che avete già visto tornerà immutato: combattimenti, aree di gioco, e la DigiFarm dove accudire le vostre creature. Tornano anche i limiti tecnici che lo fanno assomigliare più ad un gioco per PlayStation 3 che ad un capitolo per current gen: ma a fronte di un gameplay solido, combattimenti funzionali, personaggi interessanti e una grande spinta al collezionismo, si può perdonare.

PRO

  • Di Digimon ce ne sono davvero tanti
  • Parecchie cose da fare, tra storia, allevamento e scontri
  • I personaggi principali non sono semplici macchiette

CONTRO

  • Più che un sequel, è un vero e proprio riciclo
  • Dungeon e ambienti spogli, soprattutto in EDEN
  • I sottotitoli in italiano sarebbero stati graditi