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La recensione di Dragon Quest Builders su Switch

Uno dei migliori Minecraft-like sbarca sulla console casalinga Nintendo, un acquisto obbligato?

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   07/02/2018

Si dice spesso che la Nintendo Difference venga principalmente creata dai fan, da tutta quella schiera di sostenitori della grande N in adorazione costante per la compagnia e per i giochi che approdano sulle piattaforme, ignorandone i limiti. Era così su Game Cube, lo è stato su Wii e l'episodio sembra ripetersi senza sosta anche con Nintendo Switch. È indubbio che ogni titolo arrivato sull'ultima console casalinga Nintendo sia riuscito a creare esperienze nuove grazie alla portabilità, e il parco titoli che attualmente è stato scelto per rimpolpare la libreria sembra svolgere bene il suo compito. Dal feroce Doom al vorace Skyrim, la portabilità ha sempre rappresentato quell'appiglio indispensabile per giustificare e osannare versioni che tecnicamente non erano all'altezza delle loro controparti viste su PlayStation 4 e Xbox One. Da una parte la mera potenza bruta e dall'altra la possibilità di godere appieno dei contenuti in movimento, in piena libertà mentre si affrontano lunghi viaggi o brevi tragitti sui mezzi pubblici. La varietà di esperienze su Switch è davvero interessante e questo Dragon Quest Builders, purtroppo, fallisce nel compito di sdoganare il genere sulla console, visto che solo qualche settimana fa vi aveva già fatto capolino il più che discreto Portal Knights. La concorrenza è dunque agguerrita e il porting non sembra presentare alcuna novità rilevante tale da giustificarne un nuovo acquisto. Varrà lo stesso la spesa?

La recensione di Dragon Quest Builders su Switch

Nebbia nera

Dragon Quest Builders è già stato recensito ai tempi della sua uscita sulla console di casa Sony e sono ben poche le modifiche apportate all'impalcatura di gioco per la nuova iterazione. Anzi diremmo quasi nulle, tanto da far sembrare questa versione un porting uno a uno delle sue precedenti apparizioni. E a ben guardare non si va poi tanto lontano: in termini contenutistici sono stati aggiunti pochi nuovi materiali, utili ad abbellire il mondo di gioco e dargli sembianze 8bit, e il vero elemento di spicco è una creatura cavalcabile che vi permetterà di spostarvi più velocemente per la mappa di gioco, oltre che una modalità limitata in termini di spazio per la costruzione libera. Né più né meno. Dragon Quest Builders è insomma il medesimo gioco che avete apprezzato sulle console Sony e che, nel passaggio a Nintendo Switch, è andato poi a perdere in risoluzione passando dai 1080p e 60 fps fissi ai 720p e 60 fps in modalità dock, per scendere ulteriormente ai trenta frame per secondo quando la console passa in modalità portatile. Dopo averci giocato a lungo però ci sentiamo di rassicurarvi: l'esperienza globale non è stata intaccata e la lentezza del gameplay permette di godere appieno anche di una minor fluidità. Al solito poi non vi è alcun problema con la risoluzione ridotta, visto che sullo schermo della console le differenze risultano quasi impercettibili rispetto al passato. A voler cercare il pelo nell'uovo si nota un uso meno vibrante degli effetti, ombre leggermente meno definite e anche la linea di visuale è leggermente ridotta, piccoli compromessi per adattare il titolo alla limitata potenza di Switch. Qualche leggero miglioramento è invece stato fatto sulla telecamera, che ora impazzisce con molta meno frequenza durante le vostre scorribande nei dungeon, pur non essendo ancora assolutamente perfetta. Non abbiamo nemmeno apprezzato tantissimo la visuale in terza persona durante la costruzione delle case, che spesso ci ha portato erroneamente a piazzare un blocco non desiderato e a doverlo velocemente distruggere per ricostruire nel punto giusto. Un'inezia probabilmente, ma che ci è capitata un po' troppo spesso per non segnalarla in fase di recensione. Difetti per l'appunto tollerabili nel quadro generale.

Ne vale ancora la pena?

Senza girarci troppo intorno, Dragon Quest Builders è un gioco uscito ormai sei mesi fa e comprarlo nuovamente su Switch non porterà in dote alcun valore aggiunto. Se lo avete già divorato su PlayStation 4 o PlayStation Vita l'acquisto è quindi superfluo, ma se è la prima volta che ne sentite parlare o che avete intenzione di metterci le mani sopra beh, le cose cambiano drasticamente. Dragon Quest Builders è infatti una sorta di Minecraft ben confezionato, un Portal Knights dalla storia affascinante e semplice da seguire, un titolo capace di prendere il meglio delle attuali produzioni concorrenti e miscelarle sapientemente in un mix che funziona e diverte sin dai primissimi minuti, tutorial escluso. La storia narrata è invece piuttosto banale inizialmente ma si sviluppa velocemente attraverso scelte interessanti. Il Dragonlord ruba all'umanità la capacità di costruire e solo voi, un prode sconosciuto risvegliatosi da un misterioso sonno, sembrate aver mantenuto questa capacità. Da qui in poi avrete tutta una serie di quest ben definite e lineari da seguire per riportare la luce sul mondo, ricostruire villaggi e città e mettere al sicuro tutti i cittadini dispersi. Il titolo non offre la stessa libertà di Minecraft e proprio per questo però si ritaglia una sua nicchia ben specifica, delineando una struttura che accompagna sempre per mano il giocatore, lasciandogli ovviamente la possibilità di sbizzarrirsi ma permettendogli altresì di non sentirsi mai perso durante l'evolversi delle vicende. C'è un altro grande punto di forza ed è la coerenza con il brand, la riconoscibilità del character design e dei mostri che andremo ad affrontare e anche un sistema di combattimento semplicistico ma in grado ugualmente di divertire i giocatori, pur senza brillare. Seguire con cura le missioni è un modo utile per giungere preparati ad affrontare lo scontro finale che si presenterà alla fine di ogni capitolo e al cui culmine, purtroppo, si paleserà la necessità di abbandonare tutto ciò che avete fatto fino a quel momento per passare alla regione successiva: l'unico vero grosso rammarico di una produzione che riesce tranquillamente a camminare sulle sue gambe.

La recensione di Dragon Quest Builders su Switch

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 49.90 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (9)
8.1
Il tuo voto

Dragon Quest Builders per Nintendo Switch è un porting diretto della sua versione PlayStation 4, che si trascina dietro tutti i difetti e i pregi della precedente apparizione. La modalità portatile, questa volta, non coglie alla sprovvista e non può rappresentare il "fattore wow" come era stato per tanti altri titoli, visto che su PlayStation Vita la produzione Square Enix aveva già trovato la sua dimensione. Dobbiamo quindi accontentarci di una versione a 720p sia in docked che portatile, versione che comunque riesce a brillare grazie alle qualità indiscusse del gioco. La storia si segue volentieri, i livelli scorrono piacevolmente e non ci si sente mai persi per tutta la durata dell'avventura, cosa che invece su Minecraft accade spesso. Poco soddisfacenti e marginali invece le aggiunte contenutistiche per questa versione, troppo limitate forse per giustificare appieno i 50 euro di prezzo, contado che ormai su qualsiasi store si può recuperare la versione PlayStation 4 a meno di 30 euro.

PRO

  • Il gioco è sempre valido
  • Nuovi contenuti e una modalità libera per costruire a vostro piacimento

CONTRO

  • Risoluzione e frame rate ridotti
  • Prezzo eccessivo