Annunciato lo scorso agosto, Tekken è finalmente disponibile su iOS e Android. Non è la prima volta che i personaggi del picchiaduro Bandai Namco fanno la propria comparsa sui dispositivi mobile, anche se Street Fighter X Tekken non ci aveva fatto impazzire. Colpa probabilmente della pretesa, da parte degli sviluppatori Capcom, di trasportare su touch screen l'iconico sistema di controllo del loro titolo, dando vita in questo modo a meccanismi troppo complicati e spesso soggetti a frustranti imprecisioni; ma anche a numeri striminziti, che vedevano un roster composto da appena otto personaggi, collocati all'interno di una struttura relativamente povera.
Errori che stavolta non sono stati fatti, visto che Tekken Mobile non solo vanta oltre venti combattenti sbloccabili e svariate modalità, ma anche e soprattutto un approccio in stile picchiaduro gestuale, con controlli molto immediati che spostano il focus dalla forma d'esecuzione al timing, sulla falsariga dei più recenti esponenti del genere. Dopo la sequenza introduttiva, il tutorial del gioco ci insegna infatti che basta una pressione nella parte destra dello schermo per far partire la combo predefinita, mentre uno stick virtuale invisibile nella parte sinistra consente di muovere il personaggio avanti e indietro, nonché di attivare la parata (tenendo premuto). Nella parte bassa a destra del display trovano invece posto le carta da battaglia, un elemento che asseconda la tradizione di tanti titoli freemium e permette di disporre di un set di mosse speciali che si alternano in maniera casuale, sulla base di un deck che possiamo assegnare a ognuno dei nostri guerrieri.
Spessore o banalità?
Non c'è dubbio che l'approccio "gestuale" adottato da Bandai Namco per la versione mobile di Tekken cambi le carte in tavola, facendo perdere al picchiaduro la sua proverbiale profondità, anche in combinazione con il fatto che in questo caso il combattimento si svolge rigorosamente entro le due dimensioni, senza scarti laterali. Tuttavia le sensazioni che l'esperienza trasmette sono quelle tipiche della serie, il che significa che gli autori sono stati molto bravi a effettuare dei sostanziali cambiamenti alla formula senza però perdere di vista lo spirito originale, quel tratto distintivo che ha fatto la fortuna del franchise fin dal suo debutto nel 1994.
Il corposo story mode del gioco è composto da una sequenza di combattimenti a cui possiamo prendere parte dopo aver composto una squadra di tre personaggi, ma con la possibilità di attingere anche ad altri combattenti sbloccati fino a quel momento, in verità senza troppa fatica nonostante l'impostazione freemium: dopo un paio d'ore di gioco potevamo già contare su di una squadra composta da Kazuya, Nina, Feng, Xiaoyu e Dragunov, con ulteriori guerrieri ottenibili (e potenziabili) grazie alla raccolta di specifici "frammenti". La formula è semplice: si seleziona il personaggio che desideriamo utilizzare e ci si scontra con un singolo avversario per poi procedere sul "tabellone" fino al boss di turno, nell'ambito di una progressione che si fa man mano più lunga e complessa, e che sblocca livelli di difficoltà superiori.
Nel caso si venga sconfitti, è possibile utilizzare un altro combattente e ricominciare il match con il nemico già provato dallo scontro precedente, ma allo stesso modo non potremo recuperare la salute fra un duello e l'altro se non ricorrendo a kit medici che però vengono elargiti con grande abbondanza. Non ci sono inoltre limitazioni temporali o indicatori dell'energia d'azione, il che significa che è possibile giocare quanto si vuole senza dover attendere nulla, a parte l'eventuale tempo richiesto per la rianimazione di un guerriero sconfitto. Oltre allo story mode sono presenti alcuni eventi speciali, dal grado di sfida molto alto, e una modalità multiplayer online che si basa sulla sfida al dojo, e in cui la connotazione a squadre assume un significato differente: i guerrieri si scontrano alla meglio dei tre round rispettando l'ordine di posizionamento nel team.
Sembra insomma funzionare tutto alla grande, e anche dal punto di vista tecnico è stato fatto un gran bel lavoro: gli scenari sono ben differenziati, ricchi di dettagli e con qualche elemento interagibile, e allo stesso modo i personaggi vantano modelli poligonali molto ben fatti, con un'ottima effettistica a corredo e un set di animazioni convincente. Curato anche il comparto audio, sia sotto il profilo degli effetti che delle musiche.
Conclusioni
Tekken debutta su iOS e Android con un episodio spettacolare, divertente e convincente, in grado di mantenere il feeling della serie pur operando modifiche sostanziali al gameplay che ben conosciamo, sulla falsariga dei più diffusi picchiaduri "gestuali". Il sistema di controllo touch è semplice e immediato, con un focus che passa dalla precisione alla reattività, e che per forza di cose mostra il fianco a problemi di bilanciamento quando si passa a gradi di sfida superiori, con gli avversari che impongono il proprio gioco sulla base di una resistenza e di un'efficacia maggiori. In ogni caso Bandai Namco ha fatto un ottimo lavoro.
PRO
- Gameplay semplificato ma fedele all'originale
- Grafica spettacolare, fluida e dettagliata
- Story mode ricco, poche limitazioni freemium...
CONTRO
- ...ma a un certo punto il grinding è inevitabile
- Bilanciamento discutibile ai gradi di difficoltà maggiori
- Le personalizzazioni restano un po' in secondo piano